Il DDL di Bilancio 2019 prevede la proroga, sia pure in misura diversa, delle agevolazioni riguardanti gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0.
In particolare, l’iper ammortamento riguarderà anche agli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2019, ovvero fino al 31 dicembre 2020 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019:
Rispetto al passato, però, l’intensità del beneficio si differenzia, in maniera decrescente, in funzione dell’ammontare dell’investimento.
Difatti, la disposizione prevede che la maggiorazione del costo si applichi:
Infine, per gli investimenti eccedenti il limite di 20 milioni di euro non si applica alcuna maggiorazione.
Malgrado la previsione di aliquote diverse in ragione dell’importo dell’investimento agevolabile, è facile comprendere come per la generalità delle piccole imprese nulla cambierà, rimanendo la percentuale fissata al 150%. La nuova norma avrà un impatto risonante, invece, sulle grandi imprese, le sole a potersi permettere di destinare svariati milioni di euro a nuovi investimenti.
Il DDL prevede altresì la proroga della maggiorazione, nella misura del 40%, del costo di acquisizione dei beni immateriali (software) ricompresi nell’Allegato B alla L. 232/2016, per le imprese che usufruiscono dell’iper ammortamento.
Il periodo agevolabile coincide con quello dell’iper ammortamento; ciò significa che, per poter beneficiare dell’estensione al 31 dicembre 2020, anche per gli investimenti in beni immateriali devono essere soddisfatte, entro il 31 dicembre 2019, le due condizioni sopra indicate.
Ai fini dell’applicazione della maggiorazione del costo dei beni materiali e immateriali, l’impresa è tenuta ad acquisire:
La dichiarazione del legale rappresentante, l’eventuale perizia e l’attestato di conformità devono essere acquisite dall’impresa entro il periodo di imposta:
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