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Il BIM spiegato semplice: ecco la guida ad hoc degli Architetti

"Bim Bang: breve introduzione all'era digitale nel mondo delle costruzioni" è la nuova guida a cura del Consiglio nazionale degli architetti sulla nuova dimensione della progettazione

BIM BANG: il BIM spiegato dagli Architetti

Una guida rapida, fresca e soprattutto 'semplice' sul BIM: con questo obiettivo il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) ha realizzato per tutti gli iscritti un breve documento che introduce al tema del BIM e della rivoluzione digitale dell’ambiente costruito e che vuole mettere in condizione gli Architetti italiani di avere una visione di scenario sul cambiamento in atto.

BIM: cos'è e cosa non è per gli Architetti

Tanto per cominciare, dicono gli architetti, il Bim "non è solo un'applicazione software"; e non è neanche "solo un modello 3D". Inoltre il Bim "non è solo per i grandi progetti" e "non limita la creatività". Soprattutto, il Bim "non è solo una nuova moda".

«Il Bim - per il CNAPPC - si inserisce in un fenomeno sociale e culturale più ampio, conosciuto come quarta rivoluzione industriale o rivoluzione digitale. Questa rivoluzione riguarda tutti i settori e, in particolar modo, quelli più indietro nel processo di digitalizzazione come è appunto il settore delle costruzioni. Si tratta di un fenomeno globale, ormai inarrestabile, che sta trasformando modelli di business consolidati in tutti settori. Si pensi a come sono cambiati la logistica, il commercio, l'informazione. Riguarda tutti noi. È importante, quindi, avere una visione di scenario sul cambiamento in atto per poterlo affrontare nei tempi giusti».

La guida al Bim degli architetti è quindi un libretto che si legge in pochi minuti, la bibliografia è ridotta a pochissimi nomi, in cui non manca il massimo teorico italiano del Bim e collaboratore di Ingenio, Angelo Ciribini. Lo scopo del libretto non è fornire un ausilio tecnico-operativo, ma quello di abbattere una barriera mentale.

Per questo si cerca di disinnescare pregiudizi e paure, richiamando l'attenzione su un piccolo-grande evento, cioè "il passaggio da una impostazione analogica a una digitale" che implica un cambiamento che attraverserà le generazioni. La prima cosa da fare, dice il CNAPPC, è aprire la porta (mentale) al futuro e cominciare a conoscerlo.

BIM: deposito digitale di informazioni e figure professionali

Il CNAPPC sottolinea che il settore delle costruzioni sconta un ritardo nella adozione di soluzioni e tecnologie innovative, dovuto proprio all’impossibilità di disporre di un prototipo. L’uso della prototipazione virtuale durante la fase di sviluppo di un prodotto è stato finora ostacolato, nel settore delle costruzioni, da alcuni limiti oggettivi quali: risorse computazionali costose, scarsa integrazione degli strumenti software
 
Il BIM in tal senso non è un software né una tecnologia ma un metodo per l’ottimizzazione dei processi, ma un repository (un deposito) digitale centralizzato di informazioni relative agli aspetti fisici e funzionali di un progetto. Il repository di tali informazioni computabili si evolve lungo il ciclo di vita del progetto. La tecnologia ICT, su cui si fonda la metodologia BIM, ha un orientamento di tipo object-based (cioè basata sugli oggetti). In sintesi, il metodo BIM può essere considerato una raccolta di oggetti “smart” in un database “intelligente”.
 
La guida scende inoltre nel dettaglio, spiegando ai neofiti il funzionamento del metodo e le nuove figure professionali richieste dal mercato, come BIM manager e BIM coordinator

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