Data Pubblicazione:

ISTeA e le Politiche Industriali del Settore della Costruzione e dell’Immobiliare

ciribini-oggetto-bim-gemello-digitale-02.jpg

Si è svolta il 10 Dicembre 2019 l’Assemblea Annuale di ISTeA presso la Sala Aldo Moro del MIUR.

Si è trattato di un evento rifondativo nel senso che il dominio del SSD ICAR 11 Produzione Edilizia si orienta ormai sulla componente gestionale del settore della costruzione e dell’immobiliare, digitalmente abilitata.

È proprio qui, in realtà, che si incentra la sfida che il comparto e il mercato dell’ambiente costruito stanno vivendo, sullo sfondo del Green Deal comunitario.

Essa, in effetti, si gioca su più piani: il primo dei quali riguarda la natura medesima dei processi che, divenendo numerici, computazionali, «ontologici», «semantici», fa sì che il flusso informativo divenga immediatamente, in tempo reale, evento decisionale, fa sì che il «modello del processo» sia simulazione operativa.

Ciò comporta il fatto che la detenzione stessa del potere decisionale assuma sembianze differenti, poiché si verifica, nella istantaneità e nella concomitanza, una con-divisione dello stesso, che, ad esempio, mette in discussione la nozione di autorialità, ma anche quella di responsabilità, nella progettazione e, più in generale, nelle catene di fornitura che pertengono alle diverse fasi del processo immobiliare o infrastrutturale.

Gestione dei processi edilizi e infrastrutturali al centro della quarta rivoluzione industriale

Se tutto questo fosse vero, il SSD si porrebbe nel cuore della quarta rivoluzione industriale, sulla scorta dei principi della sincronizzazione e dell’autonomazione.

A questa considerazione occorre aggiungere che la piattaformizzazione del settore dell’ambiente costruito pone al centro delle value proposition e dei business model la persona, o meglio i servizi al ciclo di vita della persona, che, nella intersezione tra real world e social networks, funge da soggetto-oggetto.

È palese che tutto ciò implichi una ipotesi radicale dal punto di vista dell’innovazione nel settore e che, di conseguenza, il SSD si ponga l’esigenza di proporsi come fautore di nuovi percorsi formativi, non solo scientifici.

In definitiva, il fatto che il SSD si focalizzi sulla gestione dei processi edilizi e infrastrutturali assume un significato ben diverso da quello che avrebbe avuto un tempo, poiché non si tratta semplicemente di traslare la specificità del settore della costruzione e dell’immobiliare nelle scienze economiche e sociali, quanto, al contrario, di riconoscere come la digitalizzazione della cultura e della prassi industriali, non solo manifatturiere, richieda nuovi modelli e nuove strutture professionali e imprenditoriali.

Per questa ragione, già da tempo, ISTeA ha istituito un rapporto semi istituzionale con le forze governative e parlamentari, come referente delle politiche industriali.