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Decreto Sostegni, ecco la bozza pdf: come funzionano i bonus per le Partite Iva! Assegno medio 3.700 euro

Nella bozza finale: bonus una tantum per le Partite Iva che nel 2020 hanno perso il 30% dei ricavi rispetto al 2019. Assegno medio di 3.700 euro

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Il Decreto Sostegni (o Sostegno) è realtà. Il Consiglio dei Ministri, infatti, lo approverà definitivamente nella riunione di oggi 19 marzo 2021 (con conferenza stampa a seguire del presidente Mario Draghi), anche se per 'partire' coi ristori bisognerà aspettare 10 giorni dopo la pubblicazione del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale.

Secondo l'ultima bozza disponibile (18 marzo 2021, SCARICALA IN FONDO ALL'ARTICOLO IN PDF), saranno circa 2,8 milioni di soggetti tra i quali, secondo le stime del Governo, 800 mila liberi professionisti tra ingegneri, architetti geometri, avvocati, commercialisti, ecc.

Quel che più interesserà i nostri lettori e in genere i professionisti è che:

  • la misura riguarderà tutti i professionisti 'ordinistici' (cioè iscritti alle Casse di previdenza private come Inarcassa), che saranno rimborsati come gli autonomi e le altre Partite Iva;
  • ci saranno 5 fasce di indennizzo e aliquote diversificate sulle differenti perdite di fatturato;
  • l'accredito, da parte dell'Agenzia delle Entrate, 'dovrebbe' arrivare - si aspetta il testo finale per confermarlo - tra l'11 aprile e il 30 aprile 2021. Si procederà con una autocertificazione da presentare entro 60 giorni dalla apertura del canale (Sogei licenzierà la piattaforma informatica entro il 30 marzo).

I criteri per 'prendere' l'indennizzo del Decreto Sostegni

  • essere in possesso della partita Iva;
  • dimostrare il calo del fatturato, con autocertificazione di una perdita del 33% sulla media mensile del fatturato 2020 rispetto allo stesso periodo 2019

Le percentuali dei ristori

Nelle ultime bozze il meccanismo è il seguente: il sistema degli aiuti sarà diviso in cinque scaglioni, sulla base dei ricavi 2019:

  • fino a 100mila euro;
  • fra 100mila e 400mila;
  • fra 400mila e 1 milione;
  • fra 1 e 5 milioni;
  • fra 5 e 10 milioni.

Per ogni scaglione è previsto un importo proporzionale alle perdite del 2020, con una percentuale che scende all’aumentare del fatturato. Il calcolo partirà dalla perdita mensile media: a questo valore ciascuno scaglione dovrà applicare una percentuale: 60% il primo, 50% il secondo, e così via 40%, 30% e 20%.
 
Secondo le stime, i destinatari della misura riceveranno da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche (2.000 per le persone giuridiche) a un massimo di 150mila euroin media circa 3.700 euro per attività, sotto forma di bonifico o credito d’imposta, a scelta dell’interessato.

 

Licenziamenti e Cig

Nel testo figura anche la proroga fino al 30 giugno 2021 del blocco dei licenziamenti per i lavoratori che dispongono di cassa integrazione ordinaria. Per tutti gli altri la proroga varrà fino a ottobre.

SCARICA LA BOZZA IN PDF DATATA 18 MARZO 2021 (NON ANCORA IN VIGORE) PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE!

 

Articolo integrale in PDF

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