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Giovannini: La transizione ecologica è una grande opportunità e non una minaccia per l’economia

“Il Mims – ha dichiarato Giovannini - è in prima linea nell’attuazione dei progetti previsti dal Pnrr e quasi il 76% dei 62 miliardi di euro di competenza del Ministero sono destinati a investimenti e progetti che contribuiranno a contrastare la crisi climatica e accelerare la transizione ecologica”.

Giovannini: “La transizione ecologica deve essere percepita come una grande opportunità e non come una minaccia per l’economia”

Ripartire dalla sostenibilità vuol dire cambiare i comportamenti e domandarsi se alla base di ogni azione e decisione politica si sia tenuto conto dello sviluppo sostenibile nei suoi aspetti economici, sociali e ambientali”.

Così il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, aprendo il suo intervento a Roma, alla X Conferenza Italia– America Latina e Caraibi.

Durante il panel “Ripartire dalla sostenibilità: l’economia circolare e la transizione energetica al centro della ripresa”, il Ministro Giovannini, secondo quanto riportato da una nota ufficiale, ha sottolineato come la pandemia Covid-19 abbia evidenziato, da un lato, la necessità di migliorare il rapporto con il pianeta e ridurre l’impatto sull’ambiente, dall’altro la necessità di cambiare l’attuale modello di sviluppo - basato sulla cultura dello scarto sia fisico sia sociale - tenendo conto anche, e soprattutto, degli effetti sociali della transizione. 

Sui temi della transizione energetica e dell’economia circolare, il Ministro ha ricordato che sulla base dei principi del Green Deal europeo e del Next Generation EU, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano adotta una visione innovativa di sviluppo capace di stimolare la resilienza trasformativa del sistema socioeconomico per rendere il Paese meno vulnerabile a possibili altri shock. 

Il Mims – ha dichiarato Giovannini - è in prima linea nell’attuazione dei progetti previsti dal Pnrr e quasi il 76% dei 62 miliardi di euro di competenza del Ministero sono destinati a investimenti e progetti che contribuiranno a contrastare la crisi climatica e accelerare la transizione ecologica”.

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Il Ministro ha quindi elencato alcune nuove iniziative avviate per perseguire tali obiettivi, tra cui la creazione del Centro per l’Innovazione e la sostenibilità di infrastrutture e sistemi di mobilità (Cismi) che per la prima volta doterà il Ministero di competenze per lo studio, la ricerca e lo sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità, dell’innovazione tecnologica, organizzativa e dei materiali; l’istituzione della Commissione sulla finanza per le infrastrutture sostenibili, per identificare nuovi strumenti finanziari e modelli di investimento capaci di attrarre capitali privati e la Commissione sui cambiamenti climatici, che presenteranno le loro relazioni conclusive nei prossimi giorni. 

Il Mims ha inoltre adottato nuovi modelli di progettazione che richiedono analisi più attente sulla sostenibilità delle opere e una valutazione del rispetto del principio «non danneggiare significativamente l’ambiente» sancito dall’Unione Europea”, ha aggiunto il Ministro. “Abbiamo inoltre istituito una struttura dedicata all’attuazione del pacchetto Fit for 55 dell’UE e all’elaborazione di un piano italiano per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti al 2030 e al 2050. Sono convito che la transizione ecologica debba essere percepita come una grande opportunità e non come una minaccia per l’economia. E questo richiede una forte cooperazione internazionale e un approccio inclusivo e solidale”. 

 


Misurare la sostenibilità delle infrastrutture con il Protocollo Envision

Quali elementi considerare per definire la sostenibilità di una infrastruttura? Come misurarla in modo oggettivo per privilegiare un progetto rispetto ad un altro? La risposta è il Protocollo Envision.

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Il Ministro ha infine auspicato un rafforzamento della collaborazione tra Italia e Paesi dell’America Latina e dei Caraibi per favorire lo sviluppo di iniziative comuni e di progetti di investimento economici per affrontare insieme le sfide poste dalla transizione energetica, verso un’economia a basse emissioni di carbonio e un nuovo paradigma di economia circolare, ricordando il forte impegno dell’Italia in questo senso anche nella sua attuale veste di Presidente del G20 e di co-Presidente della conferenza sul clima CoP26. 

FONTE: Le Strade dell'Informazione  / ANAS