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Terre e rocce da scavo: pubblicato il Regolamento

Entrerà presto in vigore il nuovo regolamento per l’utilizzo delle terre e rocce da scavo

Entrerà in vigore il 6 ottobre 2012 il nuovo regolamento per l’utilizzo delle terre e rocce da scavo, pubblicato con decreto 10 agosto 2012 n. 161 del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e approdato in Gazzetta Ufficiale n. 221 del 21 settembre 2012.

Il decreto n. 161/12 viene emanato in attuazione dell’art. 49 del d.l. 1/2012 e stabilisce i criteri qualitativi da soddisfare affinché i materiali di scavo siano considerati sottoprodotti e non rifiuti, come stabilito all’articolo 183, comma 1, lettera qq) del d.lgs. n. 152/2006, nonchè le procedure e le modalità affinché la gestione e l’utilizzo dei materiali da scavo avvenga senza pericolo per la salute dell’uomo e senza recare pregiudizio all’ambiente.
La sussistenza delle condizioni che portano a definire le terre e rocce da scavo un sottoprodotto è comprovata dal proponente tramite il cosiddetto «Piano di Utilizzo», il quale deve definire l’ubicazione dei siti di produzione dei materiali di scavo, dei siti di utilizzo e individuazione dei processi industriali di impiego, nonché le operazioni di normale pratica industriale finalizzate a migliorare le caratteristiche merceologiche, tecniche e prestazionali dei materiali stessi.

Sulla base del nuovo decreto, i materiali di scavo sono il suolo o sottosuolo, con eventuali presenze di riporto, derivanti dalla realizzazione di un’opera, come gli scavi in genere, la perforazione, la trivellazione, la palificazione, ecc.. I materiali da scavo potranno dunque contenere, sempreché la composizione media dell’intera massa non presenti concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti massimi previsti dal regolamento stesso, anche il calcestruzzo, la bentonite ed altri materiali cementizi.

Fino all’entrata in vigore del nuovo decreto (prevista il 06/10/2012), le matrici materiali di riporto, eventualmente presenti nei terreni e nei suoli gestibili al di fuori della disciplina sui rifiuti, possono essere considerate sottoprodotti.