Acquisto di box: il bonus fiscale rende allettante l’investimento
Il mercato edilizio ancora stagnante presenta, per chi ha la disponibilità di liquidità da investire, notevoli opportunità: tra queste va segnalato l’investimento in autorimesse e posti auto. A rendere particolarmente allettante questa forma di investimento è la possibilità di portare in detrazione il 50% del costo di costruzione: considerando che molte imprese si trovano a vendere al di sotto del costo di costruzione, in molti casi l’intero costo sostenuto per l’acquisto del box risulta interamente agevolato, con la conseguenza che, trascorso il decennio in relazione al quale è previsto il recupero della detrazione, l’autorimessa risulta essere stata pagata veramente con somme modeste.
A cura di EUROCONFERENCE – Articolo di Fabio Garrini
Il mercato edilizio ancora stagnante presenta, per chi ha la disponibilità di liquidità da investire, notevoli opportunità: tra queste va segnalato l’investimento in autorimesse e posti auto. A rendere particolarmente allettante questa forma di investimento è la possibilità di portare in detrazione il 50% del costo di costruzione: considerando che molte imprese si trovano a vendere al di sotto del costo di costruzione, in molti casi l’intero costo sostenuto per l’acquisto del box risulta interamente agevolato, con la conseguenza che, trascorso il decennio in relazione al quale è previsto il recupero della detrazione, l’autorimessa risulta essere stata pagata veramente con somme modeste.
I requisiti per fruire del bonus
Ciò premesso, è bene ricordare le regole per poter fruire di tale beneficio.
Prima di tutto è necessario che il fabbricato sia di nuova costruzione e venga ceduto dall’impresa che lo ha realizzato; quindi, acquisti da altri soggetti non permettono di beneficiare dell’agevolazione. Sarà la ditta cedente che dovrà certificare l’importo dei costi di costruzione sostenuti, importo sul quale l’acquirente potrà calcolare la detrazione (che, attualmente, è pari al 50%). Il pagamento deve necessariamente avvenire con “bonifico parlante”, bancario o postale, come per le altre spese che danno diritto alla detrazione del 50%: tale bonifico deve infatti prevedere la specifica causale del recupero del patrimonio edilizio, deve contenere il codice fiscale del soggetto pagatore nonché il codice fiscale e la partita IVA del soggetto beneficiario del pagamento. In caso di pluralità di soggetti interessati a fruire dell’agevolazione fiscale, il bonifico dovrà contenere il codice fiscale di ciascuno di essi.
Attenzione anche alla data del pagamento: è necessario che il pagamento sia successivo dall’atto di acquisto nel quale viene stabilito il vincolo pertinenziale, anche se è concesso provvedere al pagamento con l’emissione del bonifico nella stessa giornata della stipula del rogito senza perdere il diritto alla detrazione, anche nelle ore precedenti all’atto (risoluzione n 7/E/2011). In alternativa, qualora fosse necessario versare una parte del prezzo prima del rogito, per assicurarsi il diritto alla detrazione su tali somme, occorrerà un preliminare di vendita registrato (circolare n. 38/E/2008); in tale compromesso deve essere già evidenziato il vincolo pertinenziale.
La fruizione del beneficio è analoga a quella relative alle spese di recupero del patrimonio edilizio, quindi occorrerà riferirsi alla data del pagamento e ripartire la spesa detraibile sull’arco di 10 anni. ...
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