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AIPE e PlasticsEurope Italia contrarie all'ipotesi di una tassa sulla plastica

Le anticipazioni circa un’eventuale tassazione della plastica trovano la netta contrarietà dei produttori di tale materiale. Ecco le ragioni del NO

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Le anticipazioni circa un’eventuale tassazione della plastica trovano la netta contrarietà dei produttori di tale materiale.

Anche AIPE-Associazione Italiana Polistirene Espanso è in prima linea per contrastare questo provvedimento e sostiene la posizione di PlasticsEurope Italia, l’Associazione di Federchimica che raggruppa i produttori di materie plastiche.

Siamo contrari a questa misura – dice Massimo Covezzi, Presidente di PlasticsEurope Italia – essenzialmente per due ragioni:

  1. La plastica è un materiale d’eccellenza ad altissima efficienza energetica e l’industria sta ulteriormente investendo per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di economia circolare.
    La nostra industria riconosce che l’utilizzo degli imballaggi in plastica, essenziali per ridurre gli sprechi di cibo, va responsabilmente gestito anche nella sua fase terminale. Per questo è disponibile a supportare programmi educativi e a continuare lo sviluppo tecnologico di soluzioni ancora più sostenibili.
  2. La seconda ragione è che si penalizzerebbe un’intera filiera produttiva (produzione, trasformazione, macchinari e riciclo) che conta in Italia oltre 10.000 aziende con 150.000 addetti e un fatturato di oltre 40 miliardi di euro. La filiera delle materie plastiche in Italia è in assoluto la seconda a livello Europeo, dopo quella tedesca, e presenta imprese di assoluta eccellenza mondiale, alcune di queste proprio per quegli imballaggi che la plastic tax colpirebbe”.