Data Pubblicazione:

Alta velocità Salerno-Reggio Calabria: allo studio soluzioni per rispondere alle richieste dei territori

Il Ministro Giovannini ha risposto all'interpello della Camera dei Deputati - 3-02931 in merito a Rete ferroviaria italiana s.p.a., autorizzata alla redazione del progetto di fattibilità tecnico -economica degli interventi di potenziamento, con caratteristiche di alta velocità, della direttrice ferroviaria Salerno-Reggio Calabria. Ecco il testo.

Il Ministro Enrico Giovannini ha risposto al question time n. 3-02931 dell’onorevole Conte e altri (LEU).

"La nuova linea AV Salerno-Reggio Calabria costituisce un’opera estremamente complessa, che, una volta completata, ridefinirà l’assetto infrastrutturale del Sud d’Italia allineandolo a quello esistente in altre parti del territorio italiano.

Essa produrrà rilevanti benefici in termini sociali, ambientali ed economici, attraverso la velocizzazione degli spostamenti e dei collegamenti, la riduzione delle emissioni inquinanti e la progressiva decarbonizzazione della mobilità ma soprattutto una maggiore attrattività dei territori attraversati, anche dal punto di vista turistico e sono particolarmente lieto che questo governo abbia deciso di stanziare di stanziare risorse straordinarie al di fuori del pnrr, proprio per realizzare quest'opera di cui si parlava da molto, molto tempo.

In linea con i target e gli obiettivi previsti per la realizzazione della nuova linea, RFI ha avviato l'iter autorizzativo del Lotto 1A relativo ad una tratta funzionale di 33 km compresa tra la località di Battipaglia, sulla esistente linea ferroviaria tirrenica, e la località di Romagnano, dove - segnalo - è previsto un bivio per garantire l’interconnessione con l’esistente linea che da Battipaglia va verso Potenza e Metaponto che verrà ulteriormente potenziato.

Il progetto di fattibilità tecnico-economica predisposto da RFI secondo criteri orientati a garantire la sostenibilità economica e non solo economica dell’intervento, riducendo al minimo le interferenze sul territorio, prevede la realizzazione della linea in parallelo con la linea ferroviaria dismessa Sicignano-Lagonegro, impegnando il sedime abbandonato per un tratto di circa 6 km.

Come evidenziato dagli Onorevoli interroganti, è stato indetto sul progetto di fattibilità tecnico-economica predisposto un dibattito pubblico, e vorrei sottolineare da questo punto di vista un cambiamento normativo per assicurare dibattito pubblico su queste opere contrariamente a quanto era stato fatto dai governi precedenti. Il dibattito pubblico ha evidenziato problemi in relazione alle quali RFI ha comunicato di aver avviato specifici approfondimenti finalizzati ad individuare una soluzione condivisa che consenta un inserimento armonico delle opere nei territori.

Quanto alle integrazioni progettuali inerenti lo studio di impatto ambientale richieste dal Ministero della transizione ecologica, RFI, in data 28 aprile 2022, ha provveduto a trasmettere quanto richiesto.

Tutta questa documentazione è dunque allo studio del ministero tero per confrontarsi con i territori e trovare appunto una soluzione condivisa."