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Data Pubblicazione:

Capitolato informativo standard BIM per piccole e medie stazioni appaltanti: la proposta di OICE

Il progetto di OICE per supportare le Stazioni Appaltanti nel settore delle Costruzioni con il Capitolato Informativo BIM Standard. Analisi normativa, struttura documentale, e documenti prodotti, incluso il Capitolato Informativo, le Linee Guida e gli Allegati.

Rivoluzione modellazione informativa nel settore edilizio (OICE): nuovo capitolato BIM standard

Le prescrizioni normative sempre più stringenti in merito alla digitalizzazione del settore delle Costruzioni ed il conseguente continuo evolversi delle relative competenze professionali in seno alle società di ingegneria italiane, hanno stimolato OICE a strutturare un progetto finalizzato a supportare le Stazioni Appaltanti “medio/piccole” nell’orientarsi in un ambito estremamente tecnico, variegato e mutevole come quello della Modellazione
Informativa
.

OICE, a tal fine, ha istituito un Gruppo di Lavoro, composto da professionisti afferenti ad importanti Società di Ingegneria e Architettura italiane con esperienza consolidata nel settore BIM, deputato alla predisposizione e redazione di un “Capitolato Informativo BIM Standard Oice” con l’obiettivo di renderlo pubblico, a libera disposizione degli utenti e scaricabile dal proprio sito istituzionale.

Il Documento si pone l’obiettivo di rispondere alle specifiche esigenze delle Stazioni Appaltanti in materia di Modellazione Informativa, sia per quanto concerne la modellazione BIM di “opere puntuali” che quella di infrastrutture.

 

Il metodo di lavoro

Il Gruppo di Lavoro1 (di seguito GdL), già incaricato in passato dell’analisi critica dei Capitolati Informativi messi a disposizione dalle maggiori Stazioni Appaltanti nel settore delle Costruzioni, ha deciso di dar seguito al lavoro svolto, prendendo come riferimento i Capitolati Informativi delle seguenti Committenze:

  • Agenzia del Demanio per le Opere Puntuali (Settore Building);
  • ANAS per le Opere Lineari (Settore Infrastrutture).

Il metodo di lavoro ha comportato, in circa sei mesi di attività, l’attuazione di tre fasi distinte:

  • PRIMA FASE – Analisi dei Capitolati Informativi delle maggiori Stazioni Appaltanti nazionali e delle normative di settore;
  • SECONDA FASE – Definizione della struttura documentale del Capitolati informativi e dei relativi indirizzi strategici generali;
  • TERZA FASE – Redazione del Capitolato Informativo, delle Linee Guida e dei Documenti Annessi.

 

1. Il Gruppo di Lavoro è composto dai seguenti professionisti:
Arch. Elisa A.E. Crimi – Coordinamento generale – Cooprogetti Soc. Coop.
Ing. Simone D’Ortenzi – Supporto al Coordinamento - Speri
Ing. Luca Galloni – Politecnica
Ing. Alessio Gori – Politecnica
Ing. Gianfranco Laezza – Aires ingegneria
Ing. Marzia Liò – Cooprogetti Soc. Coop.
Ing. Alice Morabito – Ai Group
Ing. Sean Ollearo – Ai Group
Ing. Eliana Perrucca - Ai Group
Ing. Alessandro Pianigiani – Ati Project
P.I. Antonio Scognamiglio – Tecnosistem
Ing. Elisa Spallarossa – Studio Archimede

 

L’analisi dei capitolati informativi delle maggiori stazioni appaltanti nazionali e delle normative di settore

Nella prima fase, il GdL ha verificato l’aderenza dei due Capitolati Informativi, presi in riferimento, alle normative di settore valutandone eventuali modifiche e/o integrazioni necessarie per far fronte agli aggiornamenti legislativi e normativi in vigore procedendo, nello specifico, con le seguenti attività:

  • Analisi dettagliata del Capitolato Informativo Anas per le opere infrastrutturali
  • Analisi dettagliata del Capitolato Informativo Demanio per le opere puntuali (Building)
  • Analisi dei riferimenti normativi in vigore sull’argomento e nello specifico:
  • Regolamento (UE) 2016/679
  • Decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023 “codice dei contratti pubblici”;
  • Decreto del ministero delle infrastrutture e dei trasporti n. 560, 1° dicembre 2017
  • Decreto del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili n. 312, 2 agosto 2021.
  • Decreto del ministero delle infrastrutture e dei trasporti n. 430, 8 ottobre 2019
  • UNI EN ISO 16739:2016
  • UNI EN ISO 19650
  • UNI EN 17412-1:2020
  • Norma UNI 11337:2017
  • Linee guida ANAC
  • BS EN ISO 19650/2019

 

La definizione della struttura documentale del ci e dei relativi indirizzi strategici generali

A valle delle analisi svolte preliminarmente, il GdL ha definito i principali indirizzi strategici per la redazione dei documenti afferenti al Capitolato Informativo, e nello specifico:

  • A) data la varietà dei livelli di conoscenza in materia BIM degli utenti ai quali è indirizzato, il Documento dovrà risultare essenziale, compatto e di semplice consultazione, modifica e/o integrazione; la struttura complessiva del “capitolato Informativo” è pertanto costituita da 3 parti distinte:

CAPITOLATO INFORMATIVO;
LINEE GUIDA;
ALLEGATI ALLE LINEE GUIDA.

  • B) il CAPITOLATO INFORMATIVO è trasversale alle discipline tecniche, ed utilizzabile sia per Opere Puntuali che per Infrastrutture; viene fornito in formato editabile con specifiche sezioni che potranno essere personalizzate sulla base delle necessità della Stazione Appaltante per la specifica Commessa;
  • C) le LINEE GUIDA, con le quali OICE propone un proprio “standard” nazionale per la creazione di modelli informativi, è un documento fornito su supporto non editabile. Come il Capitolato Informativo, le Linee Guida saranno applicabili indistintamente a opere puntuali e lineari.
  • D) CI e LINEE GUIDA dovranno essere necessariamente utilizzati congiuntamente; il Capitolato Informativo farà quindi sempre riferimento alle Linee Guida, che rimangono di proprietà di OICE;
  • E) CI e LINEE GUIDA saranno oggetto di modifiche e/o integrazioni sulla base degli aggiornamenti normativi e/o necessità/opportunità tecniche imposte dal mercato.

  

La redazione del capitolato informativo, delle linee guida e dei documenti annessi

Strategie di sviluppo del CI, delle Linee Guida e dei relativi Annessi

Per la redazione del CI, delle Linee Guida e dei relativi annessi, le strategie di azione del GdL possono essere così sintetizzate:

  • a) Adeguamento del Capitolato informativo alla UNI EN ISO 19650
  • b) Strutturazione dell’articolato da Norma UNI 11337:2017 con particolare attenzione alle argomentazioni superate dalla UNI EN ISO 19650
  • c) Adeguamento del Capitolato Informativo al Codice degli Appalti D.lgs 36/202
  • d) Adattamento del Capitolato informativo in modo da essere applicabile alle casistiche più frequenti, pur mantenendo fissi alcuni elementi di riferimento, cardini per l’esecuzione del servizio BIM.
  • e) Mantenimento della correlazione tra concetto di BIM e Project management
  • f) Coordinamento del rapporto tra le informazioni necessarie e i processi decisionali
  • g) Allineamento dello sviluppo geometrico e informativo con lo sviluppo relativo alla fase progettuale
  • h) Affermazione e impostazione dell’importanza del formato aperto e approfondimento della struttura gerarchica IFC
  • i) Produzione dei riferimenti che potessero essere trasversali a Opere puntuali e lineari, vagliatura quelli non editabili dagli altri e scissione del contenuto del documento in due elaborati complementari.
  • j) Rimando ad allegati tabellari specifici per building e infrastrutture relativamente ai contenuti strettamente operativi e peculiari.
  • k) Sviluppo di template di modello come risultato del servizio oggetto di appalto.

 

Principali criticità riscontrate e soluzioni attuate per risolverle

La stesura del Capitolato Informativo ha presentato diverse criticità, riguardanti aspetti tecnici, organizzativi, normativi e comunicativi. Le criticità riscontrate possono essere sintetizzate come di seguito riportato:

  •  Definizione degli obiettivi: la mancanza di dati in input da parte dei destinatari del Documento, e l’assenza di un progetto simile a cui fare riferimento, hanno comportato la difficoltà iniziale nell’indirizzamento del processo. Il problema è stato superato grazie alla sensibilità e all’esperienza di tutti i professionisti coinvolti nel GdL.
  • Complessità nella definizione delle normative di settore: l’abbondanza e la complessità delle normative di settore tra norme nazionali e norme comunitarie è stata sicuramente un’ulteriore criticità affrontata dal GdL, che si è ritrovato a dover svolgere un’attività preliminare di sintesi e verifica della compatibilità tra le varie tipologie normative.
  • Terminologia chiara ed unificata: altra criticità sfidante per il GdL è stata la necessità di creare un insieme di documenti chiari e facilmente leggibili. In tal senso è stato fondamentale assicurarsi che la terminologia utilizzata nei documenti fosse uniforme e ben definita, Evitando ambiguità nelle definizioni e fornendo chiare spiegazioni
    dei termini tecnici.
  • Adattabilità alle Fasi del Progetto: i documenti redatti sono stati immaginati per essere adattabili alle diverse fasi di progetto, in linea con le nuove prescrizioni fornite dal Decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023.
  • Definizione di un sistema univoco di codifica: il GdL ha riscontrato complessità nell’individuazione di un sistema univoco di codifica di elaborati, opere ed elementi tra le discipline Building e quelle Infrastrutture. L’approccio critico alle indicazioni ricomprese nei CI delle grandi Stazioni Appaltanti, ha permesso lo sviluppo di un
    sistema di codifica ben strutturato, semplice e di immediata comprensione.
  • Definizione degli standard di classificazione degli elementi in formato IFC: il GdL ha lavorato per organizzare e semplificare il processo di esportazione in formato IFC, generalmente critico sia per le Stazioni Appaltanti che per i progettisti, assemblando linee guida e standard procedurali per la classificazione di elementi e dati da esportare in formato aperto, adattandoli alle varie esigenze progettuali.
  • Strutturazione e organizzazione dell’opera informativa: l’organizzazione delle parti d’opera in livelli di informazione ordinati e gerarchizzati risulta generalmente critica e quasi sempre formalmente non corretta. Il GdL si è dato quindi come obiettivo chiaro e univoco quello di scomporre l’opera in parti, secondo livelli di informazione legati sia alla geometria e alla posizione che alla funzionalità dei singoli elementi, introducendo nei documenti i concetti di PBS e WBS.

 

Documenti prodotti

I documenti costituenti l’insieme del dossier afferenti al Capitolato Informativo BIM standard sono:

  1. Capitolato informativo standard (valido per Building e Infrastrutture)
  2. Linee guida (valide per Building e Infrastrutture)
  3. Allegati Tecnici alle Linee Guida

Generali

  • Allegato01-GEN-NomenclaturaContenitoriInformativi
  • Allegato03-GEN-CodificaMateriali
  • Allegato04-GEN-NomenclaturaElementi

Building

  • Allegato02a-BLD-ContenutoInformativoAlfanumerico
  • Allegato02b-BLD-SpecificheInserimentoOggetti

Infrastrutture

  • Allegato02a-INF-ContenutoInformativoAlfanumerico
  • Allegato02b-INF- SpecificheInserimentoOggetti

 

Il capitolato informativo

Lo scopo del CI è quello di gestire il processo informativo attraverso l’utilizzo della metodologia BIM, definendo i requisiti informativi richiesti dalla Stazione Appaltante (SA).

In esso vengono specificati i requisiti informativi strategici generali e specifici per lo svolgimento dell’appalto in oggetto, nonché aggregati tutti quei paragrafi in cui la Stazione Appaltante fornisce o richiede all’Affidatario informazioni specifiche relative alla Commessa in oggetto.

Per la stesura del documento denominato “Capitolato Informativo” i concetti e principi della normativa internazionale ISO 19650 parte 6 sono stati un importante riferimento. La struttura e logica dei capitoli è derivata dalla normativa, tuttavia, nella sua declinazione, assume un carattere proprio che identifica un elaborato nuovo, snello e rispondente alle esigenze più attuali.

Nel dettaglio, il documento si compone di tre sezioni, nell’ordine:

  1. sezione generale,
  2. sezione tecnica,
  3. sezione gestionale.

Nella prima sezione si introducono in primis le informazioni necessarie per la lettura del documento stesso, quindi: scopo, riferimenti normativi e glossario per le terminologie tecniche presenti; a seguire, si introduce il servizio richiesto con scopi ed obiettivi. La seconda sezione presenta i capitoli tecnici, con una selezione per quelli specifici delle attività previste per il servizio.

Si trattano informazioni riguardo l’infrastruttura hardware e software, permessi e autorizzazioni, ACDat, scambio dati e interoperabilità, georeferenziazione ed esperienze pregresse, per quest’ultimo caso, dell’affidatario. La terza ed ultima sezione presenta informazioni e richieste riguardanti i modelli informativi.

Nel dettaglio, riporta gli eventuali modelli informativi messi a disposizione dalla Stazione Appaltante, il contenuto informativo da raggiungere, il sistema di classificazione degli elementi da adottare, la struttura informativa degli interessati esplicandone ruoli e responsabilità, e le modalità di gestione di incoerenze, interferenze, tempi, costi, manutenzione fino ad arrivare alla modalità di consegna e archiviazione ed alla trattazione sulla proprietà intellettuale del modello.

 

L'articolo è estratto dal  7° Report OICE sulla Digitalizzazione e sulle Gare BIM 2023  pubblicato a marzo 2024.

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- Capitolato Informativo Standard BIM per appalti: le linee guida e i relativi allegati (OICE)


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