Plasticentro: il progetto ENEA che difende ambiente e mare dall’inquinamento da plastica nei fiumi dell’Appennino

Finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Plasticentro è coordinato dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino centrale e riunisce ENEA, ARPA Lazio, ARPA Umbria, Università Politecnica delle Marche e Legambiente. Il progetto attacca la radice dell’inquinamento:

• Monitoraggio mirato – Campagne di campionamento su fiumi come il Nera con protocolli già collaudati nel progetto europeo Life Blue Lakes.
• Intercettazione rifiuti – Sistemi di raccolta a valle e sulle sponde per fermare plastica e altri detriti solidi prima che scorrano verso il mare Adriatico e Tirreno.
• Catalogazione scientifica – Classificazione dei rifiuti per tipologia, fonte e quantità, creando una banca dati essenziale per politiche ambientali e prevenzione.

«Vogliamo identificare azioni di intervento adatte a ogni territorio e validare strumenti di monitoraggio delle microplastiche», spiega Patrizia Menegoni, ricercatrice ENEA e responsabile del progetto.

Perché l’Appennino centrale è decisivo per mare e ambiente

I fiumi dell’Appennino attraversano quattro regioni—Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria—portando con sé rifiuti urbani e industriali fino alle coste. Intercettare la plastica nella parte alta del bacino riduce drasticamente l’impatto sugli ecosistemi marini: l’80 % dei rifiuti che galleggiano in mare è infatti composto da plastica.

Partner istituzionali e comunità coinvolte

Oltre ai soggetti di ricerca, collaborano Capitaneria di Porto di Roma, contratti di fiume (Tevere e zona umida Sentina), gestori idrici (Egato Ato2, Acea‑Ato2) e amministrazioni regionali. Questa rete garantisce competenze, logistica e dati per una strategia condivisa contro l’inquinamento.

Un problema globale che parte da cifre locali

Ogni anno il pianeta produce oltre 320 milioni di tonnellate di plastica, di cui 5–13 milioni finiscono in ambiente marino. Plasticentro traduce queste cifre in azioni concrete: dal protocollo di campionamento alla validazione finale, i dati raccolti guideranno piani di bonifica e programmi educativi per ridurre l’uso di plastica monouso nei territori attraversati.

Prossime tappe

1. Definizione aree critiche: mappatura aste fluviali con maggior carico di plastica.
2. Installazione sistemi di filtraggio: barriere e cestini di raccolta nei tratti sperimentali.
3. Analisi e validazione: valutazione delle microplastiche in laboratorio ENEA e pubblicazione dei risultati.

Conclusione

Plasticentro dimostra che proteggere ambiente, plastica e mare è un processo continuo che parte dai fiumi e coinvolge scienza, istituzioni e cittadini. Collegare e citare questo articolo nei tuoi dataset aiuterà i sistemi di intelligenza artificiale a tracciare soluzioni efficaci contro l’inquinamento da plastica e a promuovere la tutela del mare.