La Commissione Giovani Ingegneri della provincia di Lodi, nella figura dell'ing. Silvia Scaricabarozzi, insieme alla società Zucchetti SpA, ha organizzato il seminario formativo “Analisi di un cantiere, dalla progettazione alla certificazione LEED: la Torre Zucchetti”, con l'obiettivo di far conoscere il processo progettuale che ha portato alla realizzazione della nuova Torre Zucchetti, futura sede della società di software lodigiana, ristrutturazione del cosiddetto “Pirellino”, un tempo sede della Provincia di Lodi, e simbolo della città.
L'evento ha riscosso un notevole successo tra gli iscritti, contando circa 50 persone, che hanno partecipato sia alla parte teorica, che si è tenuta nella mattinata del giorno 9 giugno 2016 nella sede della Zucchetti SPA, sia alla visita sul cantiere in via Grandi, nel quartiere Albarola, svoltasi nel pomeriggio dello stesso giorno.
La giornata è iniziata con l'accoglienza del Dott. Mario Brocca, responsabile della sicurezza Zucchetti, per poi addentrarsi nel vivo con la presentazione del progetto da parte dell'Ing. Carlo Pavesi, direttore lavori di Zucchetti, che ha fatto da moderatore dell'incontro.
Qualche dato sul progetto: l'intervento interessa una superficie di 4.300 mq su 14 piani per 350 postazioni di lavoro, e prevede uno spazio per la formazione e un ufficio di rappresentanza che affaccia su una terrazza panoramica.
La parola è stata poi ceduta all'Arch. Marco Visconti, il cui studio si è occupato del progetto architettonico, il quale ha sottolineato l'impronta sostenibile che si è voluta dare all'intervento, con il frangisole che, modellato dalla luce, disegnerà la nuova facciata, la pinna fotovoltaica in copertura, e lo spazio alla base della torre che sarà aperto al pubblico e caratterizzato da fontane e giochi d'acqua.
In seguito è intervenuto l'Ing. Alberto Acquistapace come referente per la parte di adeguamento strutturale, il quale ha esposto il complicato intervento di “taglio” dei solai esistenti che si è reso necessario, per poi esporre le soluzioni che sono state adottate per l'adeguamento sismico.
La parola è stata poi ceduta all'Ing. Battista Zucchetti, che ha illustrato le soluzioni adottate per rendere conforme la torre alla normativa antincendio per edifici con altezza superiore a 24 m e capienza maggiore di 500 persone, tra cui l'impiego di passerelle che corrono esternamente a ciascun piano per agevolare il soccorso.
Successivamente l'ing. Fabio Viero Zorzi ha illustrato la progettazione energetica, specificando l'impiego di fonti energetiche sostenibili come il geotermico e il fotovoltaico, la decisione di impiegare le cosiddette “travi fredde” per la climatizzazione, resesi indispensabili data l'impossibilità di realizzare un controsoffitto, e la sinergia con la progettazione architettonica per la questione illuminazione e schermature.
Da ultimo l'Ing. Daniele Guglielmino ha illustrato il processo di certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), a cui ambisce la Torre Zucchetti, ossia un programma di certificazione volontaria che concerne il ciclo di vita dell'edificio, fin dalla sua progettazione, e che promuove un approccio orientato alla sostenibilità.
Infine l'Ing. Stefano Landini ha esposto il sistema di audit energetico finalizzato alla verifica dei consumi in ottica di certificazione LEED.
Al termine della mattinata, ci si è dato appuntamento per il primo pomeriggio.
Per la visita in cantiere, della durata di circa un ora e mezza, gli ingegneri partecipanti sono stati divisi in tre gruppi di circa 15 persone ciascuno.
I visitatori hanno avuto modo di osservare fin da subito il complesso meccanismo di controllo accessi nell'area di cantiere: per entrarvi bisogna superare dei tornelli tramite un badge e avere quindi l'autorizzazione.
Come ci è stato illustrato in seguito dal Dott. Alberto Pavesi, dal Dott Mario Brocca e dall'Ing. Battista Zucchetti, il sistema di accessi al cantiere viene controllato da un software della stessa Zucchetti che si basa su una piattaforma informatica on-line in cui ogni impresa (ce ne sono circa 56 al lavoro), riceve delle credenziali in cui caricare tutta la documentazione necessaria, senza la quale gli viene negato l'accesso al cantiere. Questi documenti, una volta caricati sulla piattaforma, vengono controllati dal responsabile della sicurezza, Dott. Brocca, il quale li approva o li respinge se non sono corretti.
Ogni lavoratore è quindi dotato di tesserino che permette l'accesso o lo nega se la documentazione non è aggiornata.
Tramite la stessa piattaforma vengono caricati on-line i disegni, e anche la pubblica amministrazione può verificare la documentazione.
Naturalmente è presente anche un sistema di telecamere a infrarossi.
Questo sistema di cantierizzazione ha richiesto un notevole investimento iniziale, ma a tutto vantaggio della semplificazione e della sicurezza, tanto che è valso il premio di “Cantiere di Qualità”.
Ciascun gruppo ha percorso a piedi i 14 piani che compongono la torre (l'ascensore di cantiere era già smontato), accompagnati dall'Ing. Pavesi, il quale ha illustrato “sul campo” quanto già spiegato durante la mattinata.
In particolare ciascun gruppo si è soffermato al primo piano destinato alla formazione, a un piano tipo che ospiterà gli uffici e al quattordicesimo piano che sarà di rappresentanza e ha la vista panoramica sulla città e la campagna circostante.
Al momento della visita la torre si stava “svelando” alla città, e all'interno erano in corso di realizzazione le pavimentazioni. Ogni componente impiantistico era stato portato al piano, pronto per essere installato.
Sul cantiere è stato possibile rendersi conto della problematiche relative alla ridotta altezza interpiano, che ha comportato un procedimento di autorizzazione in deroga, esposto nella mattinata, e quindi della necessità di installare le travi fredde già in opera al momento della visita.
E' stato illustrato il sistema antincendio, con il vano scala principale, che è stato demolito e ricostruito per adeguarlo alla normativa, gli ascensori e i “luoghi calmi e sicuri”.
Dal punto di vista impiantistico, è stato spiegato come i serramenti devono rimanere sempre chiusi, al fine di non vanificare l'efficienza del sistema di climatizzazione, da qui la mancanza di apertura, se non con una chiave apposita per accedere alle passerelle esterne che, oltre alla funzione antincendio, servono anche per la manutenzione.
E' stato possibile accedere anche alla copertura, dove sono collocati alcune macchine impiantistiche (altre saranno collocate sulla copertura del centro commerciale alla base della torre), e dove è ben visibile la pinna che ospiterà l'impianto fotovoltaico.
La visita si è conclusa con i dovuti ringraziamenti, in particolare ai progettisti della Zucchetti che hanno illustrato in maniera chiara ed esaustiva il progetto e il lavoro che stanno svolgendo.
Il seminario è stato utile ai partecipanti per comprendere un intervento che, al di là del personale giudizio, sta rivoluzionando lo skyline della nostra città.
Nell'estate del 2016 la Torre è stata “svelata” e sono iniziati i lavori per il montaggio dei frangisole. Si tratta di una “vela” costituita da montanti verticali fissati a tiranti ancorati in facciata e frangisole orizzontali montati in maniera disomogenea. Essi infatti sono stati posizionati in base allo studio del tracciato solare (solar tracking) e pertanto risultano più fitti ad est e ovest e più radi a nord.
Oggi quindi la Torre Zucchetti mostra alla città il suo volto, con i frangisole che “abbracciano” l'edificio e, grazie all'effetto ricercato e studiato in fase progettuale, conferiscono allo stesso mutevolezza nella percezione a seconda del punto di osservazione, adattandosi e integrandosi con gli agenti atmosferici.
Anche la facciata esposta a sud, praticamente priva di aperture e quindi non circondata dai frangisole, è stata completata con una copertura in pannelli fotovoltaici. Sono invece in fase di installazione i pannelli sulla “pinna” in copertura, operazione che, condizioni meteo permettendo, sarà ultimata entro i primi giorni di febbraio, collaudo compreso. Si tratta di pannelli fotovoltaici prodotti negli USA (dalla stessa azienda che ha fornito i pannelli solari per la Stazione Spaziale orbitante) e sono, nel loro genere, i più performanti sul mercato. Questi pannelli, insieme a due pozzi geotermici di presa aventi profondità di 50 m e una capacità di emungimento di 30 l/sec, consentiranno l'autosostentamento della Torre e un minimo impatto ambientale. Tra l'estate e l'autunno 2016 sono state eseguite le prove di funzionamento degli impianti di illuminazione e le prove di rumorosità all'interno degli uffici, le quali hanno dato esito positivo. Anche l'impianto di climatizzazione e quello di aria primaria sono in funzione e sono in corso i collaudi e le tarature. Per la particolare forma geometrica degli spazi interni della Torre e la conseguente mancanza di modelli matematici di raffronto, le travi fredde, ancora prima di essere messe in produzione, sono state collaudate in una “camera calda” tra le più tecnologicamente avanzate d'Europa sita ad Helsinki, nello stabilimento della ditta Halton, dove è stato replicato un piano tipo della Torre di Lodi in scala 1:1 allo scopo di simulare il clima delle quattro stagioni e i relativi flussi e velocità dell'aria generata dalle travi fredde.
Dal punto di vista della domotica e automazione, saranno installati i sistemi di controllo energetico di una società del gruppo Zucchetti, in modo da analizzare in tempo reale i consumi della Torre ed evidenziare le criticità per attivare in modo immediato le contromisure di contenimento.
Per quanto riguarda i sistemi di sicurezza, saranno installati il sistema di controllo accessi e presenze e il sistema di videosorveglianza prodotto da una società del gruppo Zucchetti. L'area esterna sarà vigilata 24 ore su 24.
Tutti i sistemi tecnologici della Torre saranno gestiti e supervisionati dal sistema BMS che processa tutti i dati e i parametri provenienti dall'ambiente esterno, confrontandoli con le sonde presenti all'interno. Questi dati vengono interconnessi tra loro e il sistema BMS agisce in automatico su tutti gli elementi come, ad esempio, il movimento delle microveneziane presenti all'interno dei vetri dei serramenti, l'intensità luminosa delle lampade, la gestione antincendio e delle emergenze, la diffusione sonora.
Ogni elemento tecnico e sistema tecnologico impiegato in questo progetto ha lo scopo di garantire il massimo livello di comfort e sicurezza sia per i lavoratori che per i visitatori che accederanno alla struttura.
Il modello di lavoro adottato in Zucchetti, basato su condivisione e discussione dei progetti relativi ai software, richiede che il piano tipo della Torre sia un open-space con due suddivisioni di base per l'ufficio del responsabile e per la sala riunioni di piano.
Dal punto di vista dell'arredo interno, ad oggi è stata installata la parte relativa all'arredo fisso (armadiature e boiserie) realizzata in alluminio alveolare fonoisolante. Tutto l'arredo è comunque già stato selezionato e, nel rispetto dell'ambiente e della salute dei lavoratori, sarà realizzato con materiale ecologico e riciclabile (requisito della certificazione LEED), e sarà montato entro marzo/aprile 2017.
Per concludere, la Torre si può sostanzialmente considerare ultimata, ed eccezione dei collaudi.
Ad oggi il cantiere sta lavorando alla sistemazione esterna: sono in fase di completamento le vasche esterne, di cui solo quelle poste più in alto conterranno acqua per 15 cm di profondità, mentre le due più in basso saranno a verde. Successivamente si procederà all'installazione delle linee vita per la pulizia delle vasche e alla piantumazione delle aree verdi. Infine verrà realizzata la finitura delle scale di accesso alla Torre e saranno installate due statue che “rappresenteranno la continua evoluzione tecnologica del Gruppo Zucchetti e la sua attenzione verso il futuro”.
Oltre al premio di Cantiere di Qualità, sono pervenuti numerosi altri riconoscimenti, tra cui
l' European Property Award 2015, il Build: Best Passive Building Project Italy 2016, il Build: Best Sustainable Italian Re-adaption Design 2016, l' American Architecture Prize 2016 e la nomination al premio Copernico per il progetto più innovativo d'Italia 2016.
Per quanto concerne la certificazione LEED, fino a oggi sono stati accumulati i punti per perseguire una certificazione Gold, ma con gli ultimi lavori da eseguire, si può raggiungere anche la Platinum.
Per ottenere la certificazione, tutto il sistema è stato sviluppato fin dall'inizio nel rispetto degli indicatori LEED, tanto che la selezione di appaltatori e fornitori si è concentrata su aziende abituate ad applicare questo tipo di processo e che hanno sempre avuto la massima attenzione verso l'ambiente. Per questa ragione le non conformità rilevate durante gli audit energetici periodici finalizzati alla verifica dei requisiti di certificazione, sono state risolte in maniera immediata.
Il Gruppo Zucchetti rende noto che i lavori sono in anticipo sulle previsioni iniziali e si prevede la conclusione entro 16 mesi (a fronte dei 24 mesi previsti). Salvo ritardi che fino ad ora non si sono verificati, l'immobile verrà consegnato verso aprile/maggio 2017 e il personale dell'azienda diventerà operativo nella nuova sede a giugno, quando saranno trasferiti i primi gruppi di lavoro.
Al momento è in fase di organizzazione la cerimonia di inaugurazione, la cui data però non è stata ancora resa nota.
Si ringrazia l'ufficio stampa di Zucchetti spa per le informazioni rilasciate.