Appalti Pubblici
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Appalti Pubblici: RPT, soddisfatta per la centralità data al Progetto, fa il punto sulle novità del (ex) ddl

Con una circolare la Rete delle Professioni Tecniche fa il punto sugli aggiornamenti al testo del disegno di legge per la riforma degli Appalti Pubblici approvato lo scorso 17 novembre alla Camera dei Deputati e confermato oggi 14 gennaio al Senato.

Con una circolare la Rete delle Professioni Tecniche fa il punto sugli aggiornamenti al testo del disegno di legge per la riforma degli Appalti Pubblici approvato lo scorso 17 novembre alla Camera dei Deputati e confermato oggi 14 gennaio al Senato.
 
In attesa che il disegno di legge proseguisse il suo iter parlamentare conclusosi oggi 14 gennaio 2016 con l’approvazione del Senato, lo scorso dicembre la Rete delle Professioni Tecniche ha diffuso un interessante documento riepilogativo degli aggiornamenti fino a tale data presenti sul testo del ddl AC 3194 inerente "Delega al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture".
 
Lo scorso 17 novembre la Camera dei Deputati ha approvato il nuovo testo della c.d. Delega appalti in cui sono state introdotte ulteriori importanti modifiche rispetto a quello licenziato dal Senato il 18 giugno 2015 e approvato oggi al Senato.
Come è noto la finalità principale del provvedimento, è l’attuazione delle direttive europee presentate, nel 2011, dalla Commissione europea in materia di appalti pubblici e concessioni allo scopo di favorire il perfezionamento ed il completamento del mercato unico.
 
Il disegno di legge, presentato dal Governo il 18 novembre 2014, è stato ampiamente modificato durante l’esame parlamentare, prima al Senato e poi alla Camera oggi tornato e approvato in Senato.
 
Alla Camera, dopo l’approvazione della prima lettura al Senato, si è voluto garantire un quadro di coerenza, di semplificazione e di trasparenza al sistema degli appalti anche sostituendo il previsto regolamento di attuazione con strumenti più flessibili e quindi con una soft law, come avviene nei Paesi anglosassoni. Si è quindi deciso di separare in due fasi ravvicinate il percorso di riforma del sistema mediante due decreti legislativi: il recepimento delle nuove direttive UE avverrà mediante decreto entro il 18 aprile 2016, mentre il riordino complessivo del codice dei contratti avverrà con un secondo decreto, entro il 31 luglio.
 
La priorità di semplificare il sistema e di attuare una drastica riduzione dell’apparato normativo ha portato al superamento dello strumento del regolamento e alla scelta di linee guida di carattere generale adottate di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e l’ANAC che forniranno una base certa ed omogenea di comportamenti alle amministrazioni pubbliche e alle imprese.
La flessibilità di questo tipo di regolazione consentirà, invece, di restare al passo con il mercato e le esigenze dei singoli settori.
La Camera, prima in Commissione Ambiente e successivamente durante l’esame in Aula ha confermato l’impianto del Senato ed ha rafforzato alcuni degli aspetti innovativi presenti nel provvedimento, tra i quali:
- la semplificazione del sistema del sistema degli appalti
- la trasparenza dell’azione amministrativa e la celerità dei procedimenti
- il divieto di deroghe nel nuovo sistema di appalti
- l’innovazione tecnologica
- il green public procurement
- l’attenzione ai livelli occupazionali e alle micro piccole e medie imprese
- il superamento della legge obiettivo.
 
I PUNTI IMPORTANTI. I punti salienti del nuovo testo possono così riassumersi:
1. Divieto di gold plating
2. Flessibilità
3. Semplificazione e riordino nel sistema degli appalti
4. Razionalizzazione della spesa
5. Trasparenza
6. Pubblicità
7. Anticoruzione
8. Innovazione tecnologica e Italia digitale
9. Aggiudicazione gare con offerta più vantaggiosa green public procurement – divieto di aggiudicazione con criterio del massimo ribasso
10. Stazioni appaltanti
11. Oneri documentali
12. Superamento legge obiettivo
13. Pubblicità nei contratti sotto soglia
14. Né deroghe né varianti in corso d’opera
15. Direzione lavori
16. Procedure 17. Giudizi innanzi al giudice amministrativo
18. Concessioni
19. Subappalto
20. Clausola sociale
21. Comunità locali e dibattito pubblico
22. Esercizio della delega.
 
TORNA LA CENTRALITA’ DEL PROGETTO. Il documento della RPT mette in evidenza un’aspetto molto importante per i progettisti ossia la centralità del Progetto nella realizzazione dell'Opera Pubblica, compresa la possibile deroga per il ricorso all'appalto Integrato.
 
LE ALTRE NOVITA’. Altra novità, tanto auspicata dalla RPT, la non applicazione dell'incentivo alla progettazione che riporta la PA al suo ruolo di controllo delle fasi progettuali ed esecutive.
A questa ne seguono altre che si riportano di seguito lasciando al lettore la lettura dettagliata del documento scaricabile in fondo alla pagina web.
seguenti:
a) radicale ridimensionamento dell'appalto integrato, il cui uso sarà subordinato ad una rilevante incidenza del contenuto innovativo o tecnologico delle opere oggetto dell'appalto in rapporto al valore complessivo dei lavori;
b) notevole ridimensionamento degli affidamenti in house: i concessionari saranno obbligati ad affidare lavori, servizi e forniture per una percentuale non inferiore all'80% dell'importo complessivo. Ciò alimenterà nuove opportunità di lavoro per i liberi professionisti;
c) rilancio del concorso, come strumento per l'affidamento di servizi di progettazione e per la valorizzazione del progetto, elemento centrale della realizzazione delle opere pubbliche;
d) snellimento delle procedure di gara e del sistema AVCPASS per la verifica dei requisiti degli operatori economici.

  

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