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Lotti interclusi: il permesso di costruire in deroga al piano attuativo
I lotti interclusi sono terreni circondati da edificazioni e caratterizzati da potenziali criticità e opportunità urbanistiche. Con la sentenza del TAR Lazio (n. 2053/2025) è chiarito che, in caso di lotti interclusi già urbanizzati, l'approvazione di un piano attuativo non è sempre necessaria per ottenere il permesso di costruire. Quindi le amministrazioni locali devono effettuare un'analisi approfondita della zona, evitando approcci automatici e garantendo una valutazione contestualizzata delle condizioni territoriali.
Soppalco: quando è necessario il permesso di costruire
I soppalchi sono delle valide soluzioni per ottimizzare lo spazio in ambienti ampi e con altezze utili significative. Con la sentenza del Consiglio di Stato n. 2373/2025 si chiariscono le condizioni per cui un soppalco rientrerebbe nella categoria di ristrutturazione edilizia, richiedendo un permesso di costruire. Inoltre la sentenza sottolinea che la costruzione di un soppalco, se non conforme alle norme, può comportare l'obbligo di ripristino dello stato originario dell'immobile.
Il certificato di esecuzione lavori (CEL): obbligatorio o facoltativo per le gare sotto i 150mila euro?
Il certificato esecuzione lavori (CEL) è un documento essenziale nel contesto delle gare pubbliche e viene rilasciato dalla stazione appaltante all'operatore economico per attestare le lavorazioni eseguite. Recenti chiarimenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) evidenziano l'assenza di una soglia minima obbligatoria per la redazione del CEL, sebbene la delibera ANAC 681/2019 stabilisca che, per appalti inferiori a 150.000 euro, il possesso del CEL rimanga fondamentale per comprovare i requisiti richiesti.
Direttori dei lavori per le opere strutturali e per le opere architettoniche: unica figura o no?
Il Direttore dei Lavori (DL) è una figura importantissima nell'ambito dell'edilizia, egli è responsabile della supervisione e del coordinamento dell'esecuzione dei progetti edilizi, garantendo la conformità alle normative vigenti e alle specifiche tecniche. Ulteriori chiarimenti su tale figura tecnica arrivano dal MIT, con il quale viene chiarito come la normativa non consenta la possibilità di designare direttori distinti per opere strutturali e architettoniche, suggerendo invece la creazione di un Ufficio di Direzione Lavori, che integri diverse competenze sotto un'unica responsabilità.
Pavimentazione del giardino ed edilizia libera
La pavimentazione in ghiaia rappresenta una soluzione vantaggiosa per i giardini, specialmente in spazi esterni ampi, poiché migliora l'estetica e l'igiene dell'area. Recentemente, una sentenza del TAR di Trento ha confermato che le opere di pavimentazione in ghiaia, non alterando sensibilmente l'indice di permeabilità, non costituiscono un mutamento della destinazione d’uso e rientrano tra gli “interventi liberi” che non richiedono pertanto alcun titolo abilitativo.
Studio associato e società di professionisti: requisiti per l’affidamento di incarichi professionali
Gli studi associati e le società di professionisti nel contesto della professione libera presentano delle differenze, soprattutto relativamente alle procedure di affidamento di incarichi professionali come riportato dal DLGS 36/2023. Ciò è stato confermato dal parere del MIT n.3061/2025, che chiarisce come le associazioni professionali debbano dimostrare il possesso dei requisiti tecnico-professionali attraverso i soli professionisti associati, mentre le società di professionisti possono includere anche le competenze di dipendenti e consulenti.
Rischio sanzioni per abuso se la SCIA in sanatoria presenta elaborati non aderenti allo stato di fatto
La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) riveste un ruolo importantissimo nel contesto edilizio, in quanto rappresenta un titolo abilitativo necessario per interventi che non rientrano nell'edilizia libera e non richiedono permessi di costruzione. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha ribadito come la SCIA, pur essendo un mezzo di semplificazione burocratica, non deve essere interpretata in modo estensivo e il suo corretto utilizzo è fondamentale per il rispetto delle normative edilizie.
Se un’area non è urbanizzata allora viene negato il permesso di costruire per il recupero del sottotetto
Le aree non urbanizzate sono porzioni di territorio prive di interventi di urbanizzazione primaria e secondaria. In quanto prive di edificazione intensiva esse contribuiscono alla biodiversità, alla sostenibilità e alla gestione del rischio idrogeologico. Attraverso l'analisi della sentenza del TAR Campania n.1926/2025, si esplora il caso di un proprietario che ha tentato di recuperare un sottotetto in un'area non urbanizzata, il cui permesso è stato negato dal Comune a causa dell'assenza di infrastrutture essenziali.
La pavimentazione del giardino per migliorare l’accessibilità è considerabile edilizia libera?
Secondo l'art. 6 (L) del DPR n. 380/2001, le opere di pavimentazione esterna possono rientrare nell'edilizia libera, a patto che rispettino l'indice di permeabilità del terreno e le ulteriori prescrizioni urbanistiche locali. La sentenza del Tar Lombardia n. 734/2025 serve da esempio in quanto riconosce che la pavimentazione parziale, per migliorare l'accessibilità abitativa, non necessiti di autorizzazione se rispettosa delle normative urbanistiche comunali.
Come il carico urbanistico incide anche sulle attività commerciali
Il carico urbanistico valuta l'impatto di edifici e delle funzioni urbane sulle infrastrutture e sui i servizi pubblici è regolato da norme nazionali e locali. La recente sentenza del Tar Lazio n. 5320/2025 sottolinea l'importanza della conformità urbanistica, evidenziando come un cambiamento di destinazione d'uso in un'attività di ristorazione possa aumentare il carico urbanistico e compromettere la regolarità edilizia, portando alla decadenza delle licenze commerciali.
Concessione edilizia annullata: occhio alla data di ultimazione dei lavori
Secondo l'articolo 31 della Legge n. 47/1985, è possibile richiedere la sanatoria per costruzioni ultimate entro il 1° ottobre 1983, anche se realizzate senza le necessarie autorizzazioni o in difformità da esse. Tuttavia, la recente sentenza del Tar della Campania n. 985/2025 evidenzia come la mancata prova della conclusione dei lavori entro la data limite possa portare all'annullamento della concessione, con conseguenti obblighi di demolizione per le opere abusive.
Recupero sottotetto: il titolo abilitativo e la conformità al progetto autorizzato
Il recupero del sottotetto rappresenta un'importante opportunità di valorizzazione immobiliare, consentendo la trasformazione di spazi inutilizzati in aree abitabili senza aumentare la volumetria dell'edificio. Tuttavia, è fondamentale rispettare i requisiti normativi e ottenere le necessarie autorizzazioni, come ribadito dalla sentenza del TAR Campania n. 1121/2025, che ha chiarito l'impossibilità di considerare legittimo il recupero senza un titolo abilitativo, soprattutto in presenza di difformità rispetto al progetto autorizzato.
Geometri: l'iscrizione all'Albo professionale implica automaticamente l’obbligo di contribuzione alla CIPAG?
La Cassa Italiana di Previdenza e Assistenza dei Geometri liberi professionisti (CIPAG) è un ente pubblico obbligatorio per tutti i geometri iscritti all'Albo professionale. Recentemente, una sentenza della Corte di Cassazione (n. 34276/2025) ha chiarito i criteri di iscrizione e gli obblighi contributivi, stabilendo che l'iscrizione all'Albo professionale comporta automaticamente l'obbligo di contribuzione alla CIPAG, indipendentemente dalla natura occasionale dell'attività professionale o dall'assenza di reddito.
Incentivi GSE: un’errata compilazione delle schede tecniche di impianto può compromettere l’agevolazione
La scheda 26T rappresenta un allegato alla richiesta di accesso alle incentivazioni fondamentale per l'installazione di sistemi centralizzati di climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria. Recentemente, la sentenza del Tar Lazio n. 5078/2025 ha evidenziato l'importanza della corretta applicazione della scheda 26T, sottolineando come un uso improprio possa influenzare significativamente la quantificazione dei risparmi energetici e l'accesso agli incentivi previsti dalla normativa.
Le modifiche edilizie interne non autorizzate giustificano sempre la demolizione?
A seconda delle tipologie di lavori edilizi esistono diverse autorizzazioni per l'esecuzione di modifiche interne agli immobili. Ecco perché diventa fondamentale una corretta qualificazione degli interventi edilizi in tal senso, ciò emerge anche dalla sentenza del Tar della Campania che ha annullato un'ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Acerra riguardante alcune modifiche interne non strutturali.
RUP e DEC: quando le figure possono coincidere?
Il DEC (Direttore Esecutivo del Contratto) è incaricato di garantire la corretta esecuzione dei contratti pubblici, mentre il RUP ha un ruolo di supervisione e controllo della qualità delle prestazioni. Il DLGS 36/2023 chiarisce i casi in cui le due figure possano o non possono coincidere. Ulteriori chiarimenti arrivano da un quesito sollevato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), il quale ha confermato che l'amministrazione può nominare un DEC distinto dal RUP anche al di fuori delle situazioni tassative, qualora le esigenze tecniche dell'appalto lo richiedano.
Quando una concessione edilizia in sanatoria può essere annullata?
Con la sentenza n. 1050/2025, il Tar Campania ha annullato una concessione edilizia in sanatoria rilasciata per un complesso immobiliare, evidenziando la mancanza di un’adeguata istruttoria e la stretta connessione tra due condoni successivi, di cui uno già annullato. L’intervento torna così a essere considerato abusivo.
Norme urbanistiche ambigue: il Tar Marche ferma la demolizione di un impianto fotovoltaico
Una normativa urbanistica ambigua non può giustificare ordinanze punitive. Il Tar Marche, con la sentenza n. 155/2025, ha annullato l’ordinanza del Comune di Fano che imponeva la rimozione di un impianto fotovoltaico in centro storico, evidenziando l’insufficienza dei criteri cromatici previsti dal Piano Particolareggiato. Il caso riafferma l’importanza di norme chiare, proporzionate e compatibili con la legislazione sulle energie rinnovabili, nel rispetto del principio di sviluppo sostenibile.
Tutela del decoro architettonico e autorizzazione paesaggistica annullata
Il decoro architettonico rappresenta un principio essenziale che unisce estetica e funzionalità, fondato su armonia, proporzione e coerenza stilistica degli elementi architettonici. Un caso emblematico è rappresentato dalla sentenza del Tar Campania n. 1813/2024, che ha annullato un'autorizzazione paesaggistica, ritenendo che le modifiche apportate all’immobile avrebbero alterato significativamente la sua configurazione originale e compromesso l'armonia visiva del contesto urbano.
L’aspetto architettonico e la sopraelevazione non vanno d’accordo
La sopraelevazione nei condomini è un tema complesso che coinvolge sia le leggi nazionali e regionali sia i regolamenti condominiali, il cui parere diventa fondamentale soprattutto quando l'intervento potrebbe compromettere la stabilità e/o il decoro architettonico. Con la sentenza della Corte di Cassazione n. 30856/2024 disquisisce un caso controverso di sopraelevazione, evidenziando l'importanza di considerare l'impatto architettonico dell'intervento sull'intero edificio e non solo sulla facciata interessata.
Impianti a fonti rinnovabili, attenzione al catasto: una variazione può influenzare gli incentivi statali
La variazione catastale rappresenta un procedimento fondamentale per l'aggiornamento dei dati relativi agli immobili, essa è necessaria in caso di modifiche strutturali, cambi di destinazione d’uso, frazionamenti, fusioni e rettifiche di errori. L’importanza della variazione catastale è emerso anche in relazione agli incentivi per impianti a fonti rinnovabili, come evidenziato nella sentenza del Tar Lazio n. 3235/2025, dove si evince come le modifiche catastali possano influenzare l'accesso agli incentivi.
Vincolo culturale e mappa catastale: custodi del patrimonio storico e strumenti essenziali per la tutela
La mappa catastale rappresenta uno strumento per la gestione del territorio, fungendo da rappresentazione grafica delle particelle e delle proprietà immobiliari. Recentemente, la sentenza del Tar Lazio n. 4836/2025 ha evidenziato il suo ruolo fondamentale nella tutela del patrimonio culturale, in particolare in riferimento a una tenuta di grande valore storico e paesaggistico.
Riconoscimento del rapporto di lavoro: ispettore di cantiere e contratti di collaborazione coordinata e continuativa
I contratti di collaborazione coordinata continuativa sono una forma di lavoro parasubordinato che offrono ai liberi professionisti un significativo grado di autonomia nella gestione delle modalità e dei tempi di lavoro, pur mantenendo la necessità di un coordinamento con il committente. La discussione si approfondisce con la recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 30649/2024), che ha affrontato la questione della qualificazione di un contratto a progetto di un geometra come rapporto di lavoro subordinato.
Come il Salva casa diventa uno strumento di risoluzione delle controversie edilizie
Il Decreto Salva Casa (Decreto-legge 69/2024) rappresenta un'importante iniziativa legislativa volta a semplificare le procedure edilizie e a regolarizzare lievi irregolarità nel patrimonio immobiliare esistente. Un caso emblematico di applicazione del Decreto Salva Casa è rappresentato dalla sentenza del Tar del Lazio n. 2729/2025, in cui un'ordinanza di demolizione del Comune di Monterotondo è stata annullata grazie all'intervento normativo.