Alfonsina Capone

Ingegnere Civile Ambientale

Archivio

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Condoni e Sanatorie

La richiesta di condono non blocca i canoni sull’occupazione di suolo pubblico

Il condono edilizio e le autorizzazioni di occupazione di suolo pubblico, sono due procedimenti autonomi e non intercambiabili. Con il condono si vogliono sanare irregolarità e ripristinare la legalità delle opere realizzate, senza tuttavia autorizzare comportamenti scorretti o elusivi delle norme. La Corte di Cassazione chiarisce che la richiesta di condono edilizio non sospende o esenta dal pagamento dei canoni per l’occupazione abusiva di suolo pubblico. Infatti, l’occupazione illegittima di aree demaniali o comunali, ancorché in presenza di istanze di condono per strutture realizzate su tali aree, debba essere affrontata separatamente e con le dovute autorizzazioni.

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Urbanistica

I limiti del Certificato di Destinazione Urbanistica (CDU)

Il Certificato di Destinazione Urbanistica (CDU) è un documento rilasciato dal Comune che indica le regole urbanistiche applicabili a un terreno o immobile, come l’uso consentito, i parametri edilizi e i vincoli paesaggistici. Tuttavia, l’ordinanza della Corte di Cassazione n. 6469/2025, evidenzia che il CDU non può prevalere sui piani urbanistici ufficiali già approvati e pubblici, né può modificare vincoli pubblici di inedificabilità.

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Appalti Pubblici

Il ruolo della patente a crediti nelle gare pubbliche

Il sistema della patente a crediti è uno strumento di prevenzione e controllo in materia di salute e sicurezza nei cantieri edili, obbligatorio dal 1° ottobre 2024. Si basa su un sistema a punti che può variare da 30 a 100 crediti, richiedendo il mantenimento di almeno 15 crediti attivi per poter operare in cantiere. Punti che possono essere decurtati in caso di violazioni o infortuni. La sentenza del TAR Campania n. 3670/2025 ha evidenziato l’importanza della patente a crediti per garantire la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili sottolineando il ruolo fondamentale di tale sistema nel settore edile.

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Sicurezza Lavoro

Sicurezza nei cantieri: decisioni estemporanee del committente possono esonerare il direttore dei lavori da ogni responsabilità

Tra le responsabilità del committente, ai sensi dell’art. 90 del Decreto Legislativo 81/2008, vi è la valutazione dei rischi, la scelta di misure di prevenzione e l’individuazione di figure di competenza come il coordinatore per la sicurezza. La sentenza della Corte di Cassazione n.11603/2025 ha ribadito come la mancata adozione di misure di sicurezza e la negligenza del committente, con decisioni prese all'insaputa del Direttore dei Lavori (DL), possano comportare responsabilità penali ed eventualmente sollevare il DL dalle proprie responsabilità. Infatti, la sicurezza nei cantieri rappresenta un obbligo imprescindibile che richiede attenzione, competenza e una responsabilità costante da parte del committente, affinché si garantisca la tutela della salute dei lavoratori.

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Urbanistica

Convenzioni urbanistiche e responsabilità solidale nei contratti di lottizzazione

Le convenzioni urbanistiche sono accordi di collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati nell’ambito della pianificazione territoriale. La sentenza TAR Lombardia n. 3228/2024 evidenzia la responsabilità solidale dei soggetti coinvolti nella realizzazione delle opere di urbanizzazione, anche in caso di trasferimenti di proprietà. Si evidenzia come tali convenzioni, pur avendo una veste contrattuale, abbiano un valore pubblico e siano finalizzate alla tutela del bene collettivo, impedendo ai privati di aggirare tali gli obblighi attraverso la cessione dei terreni.

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Sicurezza Lavoro

Oneri della sicurezza pari a zero: non sempre motivo di esclusione dalle gare pubbliche

Premesso che gli oneri, i costi e le norme sulla sicurezza nei cantieri edili mirano a tutelare la salute dei lavoratori, l’articolo 108, comma 9 del DLGS 36/2023 impone alle imprese di indicare tali oneri nelle offerte economiche delle gare pubbliche, salvo alcune eccezioni, garantendo così la trasparenza e la correttezza nelle procedure di aggiudicazione. La sentenza del TAR del Lazio n. 7694/2025 evidenzia che questa dichiarazione in assenza di tali oneri, se adeguatamente giustificata, non comporta automaticamente l’esclusione dalla gara, sottolineando l’importanza di un equilibrio tra rispetto delle norme e buon senso tecnico.

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Sicurezza Lavoro

La sola lettera di nomina è sufficiente per far nascere un rapporto contrattuale tra professionista e datore di lavoro?

La lettera di nomina del responsabile della sicurezza ai sensi del DLGS 81/2008 non costituisce di per sé un contratto di lavoro o di prestazione d’opera tra il datore di lavoro e il professionista incaricato. In particolare con l’ordinanza della Corte di Cassazione, si chiarisce che la nomina è un adempimento di obblighi legali non delegabili e che la creazione di un rapporto contrattuale richiede un accordo volontario tra le parti, con la definizione di diritti, doveri e compensi.

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Titoli Abilitativi

Quando l’annullamento tardivo del permesso di costruire è illegittimo

Il Comune ha il potere di revocare in autotutela un permesso edilizio errato, facendo attenzione però ai limiti temporali previsti dalla norma. La sentenza del Consiglio di Stato chiarisce che, oltre un termine massimo di 12 mesi, l’annullamento può risultare illegittimo a meno che non siano dimostrate circostanze eccezionali. Ecco perché bisogna rispettare i tempi e le procedure per garantire la tutela dei diritti dei cittadini e contemporaneamente la corretta applicazione delle norme di tutela ambientale e paesaggistica.

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Appalti Pubblici

Violazione della sicurezza in cantiere… Conseguenza: esclusione dalle gare pubbliche

Le disposizioni dell’art. 95 del DLGS 36/2023 e il loro impatto sulla tutela della sicurezza nei cantieri edili, comportano l’esclusione dalle procedure di gara pubblica in presenza di gravi infrazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tale normativa rafforza il principio secondo cui il mancato rispetto delle norme di sicurezza può comportare conseguenze severe avverso all’operatore economico, come sancito anche dalla sentenza del TAR della Toscana n.157/2025.

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Titoli Abilitativi

Cambio di destinazione senza titolo edilizio. Conseguenza: demolizione!

La normativa italiana prevede sanzioni per interventi edilizi in aree soggette a vincoli paesaggistici, storici o ambientali senza le opportune autorizzazioni. Le autorità comunali e le soprintendenze hanno il compito di vigilare sulla conformità delle opere alle norme vigenti. Ulteriori chiarimenti sono stati forniti dal TAR Campania con sentenza n. 585/2025, che precisa come interventi di variazione sostanziale di ambienti naturali, come la modifica di grotte e la loro trasformazione in locali commerciali, richieda permessi specifici e autorizzazioni, specialmente in presenza di vincoli paesaggistici o culturali.

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Condominio

Proprietà privata o bene comune? La presunzione di comunione del lastrico

In assenza di un titolo che dimostri diversamente, il lastrico solare è di proprietà comune a tutti i condomini. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 8527/2025, ha evidenziato come le vicende ereditarie, le vendite e le modifiche nelle proprietà immobiliari possano alterare questa presunzione, creando eccezioni che devono essere dimostrate con documentazione adeguata. La corretta interpretazione delle norme e dei documenti è fondamentale per evitare controversie e garantire una gestione efficace del lastrico solare, bene di rilevante importanza nell’ambito condominiale.

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Condoni e Sanatorie

Una lottizzazione abusiva realizzata nel passato blocca i futuri permessi di costruire anche se le opere sono state sanate

L'abusivismo edilizio costituisce una violazione delle normative urbanistiche ed edilizie, che si configura attraverso lavori di trasformazione o frazionamento di terreni senza autorizzazione o in contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti. La sentenza del Consiglio di Stato n. 1254/2025 ribadisce il principio fondamentale che vieta nuove edificazioni su aree già oggetto di lottizzazione abusiva, anche quando la proprietà sia stata successivamente sanata o regolarizzata. Questo principio conferma che gli interventi edilizi in aree illegittimamente lottizzate sono generalmente vietati a tutela del “governo del territorio” e dell’ordine pubblico edilizio.

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Previdenza Professionale

L’obbligo di contribuzione per i professionisti iscritti agli albi vale anche per lavori occasionali

L’obbligo contributivo nel lavoro autonomo occasionale, caratterizzato da attività saltuarie e non professionali, si distingue da quello delle professioni abituali, le quali, anche se svolte in forma non continuativa, comportano l’iscrizione obbligatoria alla relativa cassa previdenziale. La sentenza della Corte di Cassazione n. 8825/2025 ha riaffermato che questa obbligatorietà deriva non dalla frequenza o dalla continuità dell’attività, ma dalla scelta volontaria di esercitare la professione e dall’iscrizione all’Albo, assumendo così obblighi di solidarietà e contribuzione minima.

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Superbonus

CILAS incompleta implica la decadenza dei benefici Superbonus

La corretta compilazione del quadro F della CILAS è essenziale per usufruire delle agevolazioni fiscali, come il Superbonus, se ciò non accade L'AE chiarisce che si incorre nella decadenza automatica. Tuttavia, l’Agenzia chiarisce che, anche in caso di decadenza, è possibile ricorrere al ravvedimento operoso per regolarizzare la posizione e usufruire di altre detrazioni fiscali, come l’Ecobonus, rispettando le norme e le scadenze vigenti.

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Condominio

È possibile accedere ai documenti condominiali relativi a pratiche edilizie sull’edificio?

L’articolo 22 della legge 241/1990 disciplina il diritto di accesso ai documenti amministrativi, delineandone i fondamenti, le definizioni chiave, i limiti oggettivi e soggettivi. La sentenza del TAR Lombardia n. 57/2025 sottolinea come il diritto di accesso sia fondamentale per garantire la sicurezza, la corretta gestione delle spese condominiali e la tutela dei beni comuni, affermando la prevalenza di tale diritto rispetto alla riservatezza dei controinteressati quando si tratti di salvaguardare l’integrità e la sicurezza dell’edificio.

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Condoni e Sanatorie

Gli edifici a destinazione d’uso mista o non residenziale possono essere condonati?

Il Terzo Condono Edilizio, introdotto dalla L. 326/2003, introduce le categorie di opere sanabili e ulteriori limitazioni imposte alla regolarizzazione degli abusi. Le opere abusive realizzate prima del 31 marzo 2003 possono essere sanate solo se rientrano in specifiche tipologie. La sentenza n. 1850/2025 del TAR Campania rafforza questa interpretazione, evidenziando che le opere a destinazione mista o non residenziali non sono ammesse al condono, a meno che non si tratti di ampliamenti che però non superino specifici limiti volumetrici.

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Titoli Abilitativi

Doppio titolo edilizio in presenza di vincoli paesaggistici o in caso di demolizione

L’analisi del ruolo del doppio titolo edilizio nell’ambito della tutela del patrimonio paesaggistico italiano evidenzia come la normativa vigente, rappresentata dal DLGS 42/2004 e dal DPR 31/2017, imponga un regime autorizzativo molto articolato per le opere realizzate in aree sottoposte a vincolo paesaggistico. La sentenza n. 775/2025 del TAR della Campania rafforza questa prospettiva, confermando che operazioni edilizie abusive o prive del necessario doppio titolo siano soggette a sanzioni demolitorie, anche in contesti di interventi apparentemente minori come la SCIA o la CILAS.

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Gestione e trattamento Acqua

Le gronde e le sottogronde sono considerate parti comuni se collocate sotto balconi di proprietà esclusiva?

Le gronde e le sottogronde dei balconi condominiali hanno il ruolo fondamentale per il deflusso delle acque meteoriche e la tutela delle strutture edilizie. L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 10371/2025 sancisce la natura condominiale di tali elementi, anche se collocati sotto a balconi di proprietà esclusiva. La normativa e la giurisprudenza confermano che la manutenzione di questi elementi spetta all’intera collettività condominiale, poiché svolgono funzioni di protezione e salvaguardia dell’edificio e delle sue parti comuni, evitando il degrado della parte strutturale.

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Condoni e Sanatorie

L’autorizzazione paesaggistica postuma è sempre applicabile? Vediamo cosa dice la legge…

L'autorizzazione paesaggistica postuma, disciplinata dall’art. 167 del DLGS 42/2004, rappresenta uno strumento di sanatoria che consente di ottenere un provvedimento di compatibilità paesaggistica per interventi edilizi già realizzati senza il preventivo rilascio dell'autorizzazione necessaria. Tuttavia, essa non è sempre applicabile. Il Consiglio di Stato sottolinea che questa sanatoria costituisce un’eccezione alla rigorosa regola generale di irrecuperabilità degli abusi edilizi in aree vincolate, applicabile solo in casi di abusi minori e privi di incidenza significativa sui valori paesaggistici.

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Condominio

Infiltrazioni d’acqua: l’importanza delle perizie tecniche per determinare le responsabilità

Il condominio è oggettivamente responsabile delle infiltrazioni provenienti da elementi comuni, come il lastrico solare, salvo dimostrare che si tratti di caso fortuito o che vi sia la responsabilità esclusiva di un singolo condomino. In particolare, con l'ordinanza della Corte di Cassazione n. 5791/2025, si sottolinea l'importanza di individuare correttamente l'origine delle infiltrazioni per determinare il soggetto responsabile, chiarendo come la responsabilità condominiale sia esclusa quando il danno derivi da una proprietà privata.

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Ristrutturazione

Oblazione doppia per ristrutturazioni con significative variazioni di forma o volume

L'analisi degli interventi ammessi nella ristrutturazione edilizia evidenzia come la normativa vigente, in particolare l'art. 3 del DPR n. 380/2001, definisca i limiti e le condizioni per poter qualificare un intervento come ristrutturazione edilizia. Con la sentenza del TAR Marche, si sottolinea come le variazioni significative di sagoma e volumetria non possano essere considerate ristrutturazioni edilizie, ma nuove edificazioni. Questa distinzione è fondamentale per l’applicazione corretta delle normative urbanistiche e fiscali, garantendo un’interpretazione coerente e uniforme degli interventi edilizi.

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Titoli Abilitativi

Bollette e allacciamenti non sono prove sufficienti ad accettare un cambio di destinazione d’uso ante-67!

Il cambio di destinazione d’uso degli immobili è un approccio consapevole e rispettoso del contesto urbanistico e con l’introduzione del Decreto Salva Casa (DL 69/2024) sono state introdotte procedure più semplificate, permettendo cambi tra categorie funzionali diverse anche attraverso strumenti come SCIA e CILA, purché siano rispettate le condizioni stabilite dai regolamenti comunali. Tuttavia, il mero decorso del tempo o la produzione di documenti generici non possono giustificare un cambio di destinazione. La sentenza del Consiglio di Stato n. 3179/2025 ha, infatti, ribadito l’obbligo di ottenere un titolo edilizio valido per modificare la destinazione d’uso.

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Salva Casa

Decreto Salva Casa e gazebi: nessuna retroattività per gli abusi edilizi

Il Decreto Salva Casa (legge 105/2024) introduce una serie di novità in materia di edilizia libera, dando la possibilità di realizzare strutture leggere come tende, pergole e coperture, purché non comportino la creazione di spazi chiusi o variazioni volumetriche significative. La sentenza del TAR Lazio n. 869/2025, sottolinea che le opere di notevole dimensione, come strutture autonome e chiuse, non possono beneficiare delle semplificazioni del decreto, sottolineando che il decreto non costituisce una sanatoria retroattiva valida per tutti gli abusi edilizi passati.

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Condoni e Sanatorie

Legge n. 47/1985: senza prove certe della realizzazione ante-1983 niente condono!

La legge n.47/1985 fissa il 1° ottobre 1983 come data entro la quale le opere devono essere ultimate per poter accedere alla sanatoria, sottolineando come la prova dell’avvenuto completamento sia fondamentale per il “successo” della richiesta. La sentenza del Consiglio di Stato n. 1118/2025 sottolinea l’onere del privato di dimostrare, con documenti certi, la data di ultimazione delle opere e la loro conformità ai requisiti richiesti, in assenza di ciò non può palesarsi il condono.

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