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BANKITALIA, ANCE: Bene Visco, più risorse per pagamenti e infrastrutture

Positivo il commentodi Buzzeti (ANCE) al discorso di Visco (Bankitalia) su pagamenti alle imprese e sviluppo infrastrutture.

"Pagare le imprese è la prima manovra anticrisi: lo diciamo da tempo e siamo soddisfatti che lo abbia riaffermato con forza il Governatore Visco. Ma per avere effetti concreti bisogna pagare tutti i 15 miliardi di pagamenti in conto capitale che riguardano principalmente le opere pubbliche necessarie alla competitività e al rilancio del Paese”.
E’ il commento del Presidente dell’Associazione nazionale costruttori, Paolo Buzzetti, alla relazione del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. “Condivido pienamente il giudizio di Visco secondo il quale la prima tranche di pagamenti alle imprese ha consentito di arginare la crisi in atto dal 2008 ed è proprio per questa ragioneche bisogna pagare ogni impresa fino all’ultimo centesimo”, sottolinea Buzzetti.
Positivo secondo il Presidente dei costruttori è anche il riferimento al ruolo chiave delle infrastrutture come volano per la crescita: “il settore dell’edilizia è fondamentale per la ripresa del mercato interno che è in asfissia da oltre 6 anni, strangolato dal credit crunch, dal blocco dei pagamenti, da una tassazione iniqua e dal dimezzamento degli investimenti pubblici”. In questo senso, secondo Buzzetti, devono essere salutate positivamente tutte le misure per il sostegno dei mutui alle famiglie e alle imprese.
Di grande importanza è anche la politica fiscale che secondo Buzzetti non può e non deve essere usata come una clava “contro il bene più prezioso delle famiglie: la casa. Sono fiducioso che le amministrazioni pubbliche conterranno gli aumenti della Tasi per evitare un nuovo aggravio sulle tasche dei cittadini”.

Infine, secondo Buzzetti, è condivisibile anche il richiamo alla politica europea perché sappia guardare lontano e favorire gli investimenti e la crescita. “Quando due anni fa abbiamo osato mettere, molto solitariamente, in discussione i rigidi parametri di Bruxelles che, senza intelligenti clausole di flessibilità, avrebbero portato al declino siamo stati giudicati troppo radicali, finalmente oggi vedo con soddisfazione che il Governo sta giustamente rimettendo al centro dell’agenda Ue la crescita e l’occupazione”.