Bonus Ristrutturazioni al 50% fino al 31 dicembre 2024: tutti gli interventi agevolabili
Il Bonus Ristrutturazioni è attualmente al 50% per interventi di recupero del patrimonio edilizio, con massimale di 96 mila euro, ma dal 2025 tornerà nell'aliquota ordinaria del 36% e dal 2028, in virtù di quanto disposto dal DDL di conversione in legge del Decreto Superbonus, scenderà ulteriormente al 30%.
Il ddl di conversione Decreto Superbonus approvato dal Senato, di fatto, ha segnato una linea definitiva coi bonus edilizi: in attesa che venga studiata una forma di agevolazione unica alternativa, ad oggi sappiamo che Bonus Ristrutturazioni al 50%, Ecobonus e Sismabonus (oltre al Bonus Verde) 'termineranno' il 31 dicembre 2024.
In particolare, il Bonus Ristrutturazioni dal 2028 passerà al 30%, nella sua versione 'standard', che oggi sarebbe al 36% ma, in virtù della proroga della Manovra 2022 - a questo punto difficile che si ripeta - fino al 31 dicembre 2024 è al 50% con massimale raddoppiato.
Verrebbe da dire: meglio sbrigarsi! Vediamo allora, con l'aiuto della guida più recente dell'Agenzia delle Entrate, quali sono i lavori che possono beneficiare del Bonus, dopo un breve riepilogo generale.
Bonus Ristrutturazioni: cos'è
Si tratta di un'agevolazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio, disciplinata dall'articolo 16-bis del Dpr 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi - TUIR), che consiste in una detrazione dall'IRPEF 'a regime' (cioè senza scadenza), da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo non superiore a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Ma al momento, in virtù del regime speciale per ultimo prorogato dalla Legge di Bilancio 2022, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, il beneficio è elevato al 50% e il limite massimo di spesa è innalzato a 96.000 euro per unità immobiliare.
Gli interventi agevolabili nelle singole unità abitative
Gli interventi che possono beneficiare del Bonus Ristrutturazioni sono quelli elencati nelle lettere b), c) e d) dell'art.3 del dpr 380/2001, cioè:
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia.
Gli interventi devono essere effettuati su immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze.
Non sono ammessi al beneficio fiscale delle detrazioni gli interventi di manutenzione ordinaria (spettanti solo per i lavori condominiali), a meno che non facciano parte di un intervento più vasto di ristrutturazione.
Esempi di lavori agevolabili: manutenzione straordinaria
Si può prendere l'agevolazione per questi tipi di lavori:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
- rifacimento di scale e rampe;
- interventi finalizzati al risparmio energetico;
- recinzione dell'area privata;
- costruzione di scale interne.
Esempi di lavori agevolabili: restauro e risanamento conservativo
Si può beneficiare del Bonus Ristrutturazioni per questo tipo di lavori:
- interventi mirati all'eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado;
- adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti;
- apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.
Esempi di lavori agevolabili: ristrutturazione edilizia
Si può beneficiare dell'agevolazione, tra l'altro, per questi tipi di interventi:
- demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente;
- modifica della facciata;
- realizzazione di una mansarda o di un balcone;
- trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda;
- apertura di nuove porte e finestre;
- costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
Altri interventi agevolabili
Sono altresì agevolabili anche gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a
seguito di eventi calamitosi, anche se detti lavori non rientrano nelle categorie sopra-indicate, e a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
Inoltre, prendono il Bonus Ristrutturazioni i lavori finalizzati:
- all'eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi (per esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione). In questo caso, attualmente esiste il Bonus Barriere Architettoniche al 75% fino al 31/12/2025;
- alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità gravi, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992.
Infine, sono agevolabili anche gli interventi:
- relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi;
- finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
- effettuati per il conseguimento di risparmi energetici (ovvio che fino alla fine dell'anno per questi interventi conviene beneficiare dell'Ecobonus);
- per l’adozione di misure antisismiche (stessa cosa di sopra col Sismabonus),
- di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici.
Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, è possibile portare in detrazione anche:
- le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse;
- le spese per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento;
- le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del Dm n. 37/2008 - ex legge n. 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (leggen. 1083/71);
- le spese per l’acquisto dei materiali;
- il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;
- le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi;
- l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni;
- le autorizzazioni e le comunicazioni di inizio lavori;
- gli oneri di urbanizzazione.
Bonus Ristrutturazioni: come si paga e quali documenti bisogna conservare
Per ottenere il Bonus Ristrutturazioni, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale, anche online. Tra la documentazione da conservare, la ricevuta del bonifico e le fatture o ricevute fiscali relative alle spese sostenute per i lavori, ma anche i titoli abilitativi richiesti dalla normativa edilizia vigente.
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Gli interventi agevolabili in condominio
Gli interventi sulle parti comuni degli edifici residenziali, per i quali ogni condomino può richiedere la detrazione, sono quelli indicati alle lettere a), b), c) e d) dell'art.3 del dpr 380/2001, e cioè:
- manutenzione ordinaria;
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia.
Sono esempi di interventi di manutenzione ordinaria: le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage.
Anche per i condomini sono agevolabili tutti i lavori 'alternativi' già visti per le case singole.
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