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Calcestruzzo per pavimentazioni industriali: analisi critica di un capitolato generato da ChatGPT

ChatGPT ha redatto un capitolato per una pavimentazione industriale in clima caldo: l’ing. Gian Luigi Pirovano ne ha analizzato a fondo contenuti, errori e potenzialità. Un esperimento che mette in luce le potenzialità e i limiti dell’AI e conferma il valore insostituibile della competenza professionale.

Esperienza umana vs Intelligenza Artificiale nel settore delle pavimentazioni industriali

Recentemente su Ingenio abbiamo lanciato una sfida insolita: abbiamo chiesto a ChatGPT-4 di redigere un capitolato tecnico per la realizzazione di una pavimentazione industriale in calcestruzzo, da eseguire in condizioni climatiche estive.

Per guidare l’intelligenza artificiale, abbiamo definito con precisione i vincoli progettuali, ovvero le “regole del gioco”:

  • Piastra in calcestruzzo spessore 20 cm, superficie complessiva di 20.000 m²
  • Assenza di giunti di contrazione (solo giunti di costruzione)
  • Planarità “superflat” per corsie VNA
  • Getto previsto in estate, con temperatura esterna di 32 °C, capannone aperto e ventilato
  • Destinazione d’uso: scaffalature logistiche ad alto carico

A partire da questi parametri, abbiamo chiesto a ChatGPT di definire:

  • il mix design del calcestruzzo,
  • l’organizzazione e la gestione dei getti,
  • le procedure di posa e stagionatura,
  • una voce di capitolato conforme alla normativa tecnica di riferimento (UNI EN 206, UNI 11104 e Codice di Buona Pratica Conpaviper).

Il risultato? Potete consultare il testo completo generato dall’AI in questo articolo dal titolo "Quale calcestruzzo per una pavimentazione industriale estiva: l'abbiamo chiesto a ChatGPT, ecco cosa è emerso".

Per valutarne la validità tecnica, abbiamo sottoposto il documento a un gruppo di professionisti esperti nel settore delle pavimentazioni industriali: progettisti e tecnologi del calcestruzzo.

Di seguito vi proponiamo l’analisi critica a cura dell’ing. Gian Luigi Pirovano, che ha esaminato nel dettaglio l’elaborato prodotto dall’intelligenza artificiale.

Redazione Ingenio

 


Pavimentazione industriale in calcestruzzo in estate: il capitolato di ChatGPT sotto la lente dell’ing. Pirovano

Accetto volentieri la sfida con l’IA, proposta dall’amico Andrea Dari.

Devo dire che questa verifica è stata molto utile anche per me, e dove, dopo la sorpresa della prima lettura di questo documento ampio e strutturato (che mi ha sorpreso per argomenti e articolazione) con una successiva attenta analisi mi sono tranquillizzato.

L’importanza del professionista e delle sue capacità rimane e rimarrà sempre alla base di un buon risultato.

Inizierò analizzando la risposta dell'AI evidenziando in giallo i punti deboli, dubbi o errori del documento prodotto, riportando di seguito e in carattere grassetto (o rosso in tabella) un mio sintetico commento.

Di seguito la mia analisi del documento prodotto dall'AI.

 



ANALISI DEL DOCUMENTO PRODOTTO DALL'AI

 

Premesse normative essenziali

Il progetto segue UNI EN 206, UNI 11104, le “Istruzioni CNR-DT 211”, il Codice di Buona Pratica Conpaviper, 4ª ed. 2024 e le tolleranze di planarità UNI 11146 (per requisiti “superflat” si adottano valori più restrittivi, es. TR34-FM1 o DIN 15185, da indicare in progetto).

 

Mix-design di riferimento (piastra 20 cm jointless)

Nota hot-weather – Se Ta ≥ 32 °C o vento > 5 km/h, attuare getti notturni, barriere frangivento, protezione immediata antievaporante, controllo tasso E < 1 kg/m²h Discutibile

 

Organizzazione dei getti (20 000 m²)

  1. Sequenza: lotti quotidiani 1.000–1.500 m² contigui, forma rettangolare 1 : 1,2 per minimizzare restrizioni (Conpaviper §4.6.2). Pericolo
  2. Costruzione joint only: bordi sagomati con corpi di trasferimento carico (dowel-plates Ø 22 mm L 450 mm @ 300 mm). Discutibili Superfici bagnate + emulsione epossidica antescarificata. Indecifrabile
  3. Laser screed su guide ad altezza fissa con controllo automatico; verifica altimetrica ogni 3 m. Errore
  4. Turno notturno/serale per T ≤ 28 °C, luci diffuse, personale addetto min 15 unità (Conpaviper §19.2). Errore
  5. Monitoraggio: termometri sonda + anemometro; soglia vento sospensione > 5 km/h se non protetto. Discutibile

 

Posa, finitura, planarità “superflat”

  1. Bleeding controllato: attesa primo luccichio; bull-float in magnesio; nessuna evaporazione < 0,5 kg/m²h prima di power-trowel. Discutibile
  2. Finitura meccanica: 2–3 passate elicottero ⌀ 120 cm a pale piatte → angolo progressivo; applicare dry-shake quarzo/corindone 4–5 kg/m² quando impronta scarpa 3–4 mm. Errore
  • Obiettivo planarità:
    • UNI 11146: ±4 mm su 1 m; ±5 mm su 2 m. Pericolo
    • Per corsie VNA: TR34-FM1 (FF ≥ 65, FL ≥ 45) o DIN 18202 riga 0; Errore obbligo di collaudo entro 72 h con profilografo o regolo UNI (metodo §13.1.1.1). Discutibile
  • Controllo curling: differenziale temp. superficie ≤ 10 °C; misurazioni agli spigoli. Indecifrabile

 

Stagionatura protetta (curing)

  • Finestra critica: < 15 min dalla finitura finale. Discutibile
  • Metodo combinato:
    1. Curing-compound all’acqua, efficienza ≥ 85 % (0,15 L/m²)
    2. Copertura con telo polietilene bianco + geotessile umido per 7 giorni minimo, mantenuto saturo. Errore
  • In caso di vento/t° elevate: nebulizzazione fine + barriere laterali; controllo differenza T < 1 °C/h nella prima giornata (tab. 2 Conpaviper). Indecifrabile
  • Messa in esercizio: traffico leggero ≥ 7 gg, carichi definitivi e scaffalature ≥ 28 gg salvo prove complementari (Conpaviper §7.5).

 

Voce di capitolato proposta

Calcestruzzo fibrorinforzato industriale “Superflat Jointless” – C40/50 XC1 – piastra 20 cm

  1. Norme: UNI EN 206, UNI 11104, CNR-DT 211, Codice Conpaviper 2024.
  2. Caratteristiche fresche – Classe consistenza S4 (slump 18 ± 2 cm), temperatura ≤ 30 °C; pompabilità garantita.
  3. Composizione: CEM II/A-L 42,5 R (≈ 350 kg/m³); w/c ≤ 0,45; aggregato continuo Dmax 20 mm LA ≤ 30; fibre d’acciaio 35 kg/m³ (fR,3 ≥ 5 MPa); Discutibile HRWR PCE, ritardante, SRA/espansivo 8 kg/m³; Errore aria fresca ≤ 2,5 %.
  4. Resistenze: fck,cube,28d ≥ 50 MPa; modulo elasticità ≥ 32 GPa; ritiro compensato εcs(180d) ≤ 500 µε. Errore
  5. Getto: lotti 1000–1.500 m², laser screed, costruzione joints con dowel-plates Ø22 L450 @300 mm, tolleranza quota ±5 mm. Pericolo
  6. Planarità: UNI 11146 grado “superflat” (±4 mm/1 m) e TR34-FM1 corsie VNA. Collaudo profilometrico entro 72 h. Errore
  7. Curing: compound classe A eff. ≥ 85 %, più copertura telo/geotessile bagnato 7 gg. Evaporazione controllata < 1 kg/m²h. Incongruo
  8. Messa in servizio: carrelli leggeri dopo 7 gg, carichi definitivi/scaffali dopo 28 gg salvo esiti prove su provini conservati in sito.
  9. Controlli: slump, T-fresco, fibre, cubetti 1-7-28 gg, planarità FF/FL, curling 28 gg, core‐test se richiesto. Errore
  10. Garanzia prestazionale: nessun giunto di contrazione ammesso, apertura joint di costruzione ≤ 0,3 mm a 28 gg; Errore planarità di servizio conforme; portata scaffalature verificate da calcolo FEM su piastra fibre-rinforzata.

 

Piano dei controlli e del collaudo

(da integrare nel Piano Qualità di cantiere e nel Capitolato Speciale d’Appalto)

* Norme citate a titolo di buona pratica internazionale quando le UNI non forniscono il metodo specifico.

 

Punti di “hold” (fermo lavori)

  1. Avvio getto: validazione provini di pre-qualifica.
  2. Cambio fornitore materiali: nuova prova preliminare.
  3. Planarità intermedia: se FF/FL fuori tolleranza, correzione immediata. Errore
  4. Superamento temperatura fresca > 30 °C: sospensione getto. Incongruo

 

Tracciabilità e gestione non-conformità

  • Registro digitale con QR-code per ogni lotto (batch ticket, risultati on-site, foto curing).
  • Non-conformità classificate NC1 minore (correzione locale) Indecifrabile o NC2 maggiore (ri-analisi strutturale o demolizione/ricostruzione). Pericolo
  • Azioni correttive certificate dal Direttore Lavori e annotate sul floor data book.

 

Collaudo prestazionale finale

Il pavimento sarà dichiarato conforme solo al soddisfacimento congiunto di:

  1. Resistenza caratteristica (cubi/carote) ≥ fck.
  2. Planarità entro limiti TR34-FM1 o DIN 18202 riga 0. Errore
  3. Apertura giunti/fessure ≤ 0,30 mm a 28 gg. Errore
  4. Curling ≤ 1,5 mm. Discutibile
  5. Prova di carico (facoltativa) col transtorck o scaffalatura campione: deformazioni elasto-lineari e assenza di fessurazioni.

Con questo piano di controlli la qualità del calcestruzzo, la regolarità geometrica e la durabilità della pavimentazione industriale sono verificati in ogni fase, assicurando le prestazioni richieste dal magazzino logistico intensivo e il rispetto delle normative UNI e delle linee guida Conpaviper.

L’impianto di produzione dovrà qualificare la miscela con prove iniziali, includendo verifica del ritiro libero e residuo post-curo. In cantiere, l’adozione di barriere frangivento, getti serali e stagionatura umida continua sono imprescindibili per evitare fessurazioni plastiche e curling in regime estivo. Con questi accorgimenti il pavimento “superflat jointless” soddisferà le elevate esigenze di logistica intensiva, minimizzando manutenzioni future.



 

Considerazioni generali sul documento prodotto dall'AI e del suo utilizzo

In primo luogo, devo evidenziare che anche se il capitolato è molto articolato e riporta informazioni maggiori di quelle che io stesso inserisco normalmente nei miei progetti, lo stesso, per alcuni aspetti, è anche molto generico e contiene errori e alcune contraddizioni.

La lettura critica del documento mi ha confermato come l’Intelligenza Artificiale sia uno strumento e non la soluzione.

Non solo per gli errori, ma perché la richiesta così come formulata della rivista Ingenio, sotto il profilo tecnico, era generica e incompleta, e di questo ChatGPT non si è accorta.

Pertanto, a domanda incompleta, risposta incompleta o errata.

Solo l’immissione di dati in input corretti produce un risultato accettabile.

Ecco il motivo delle mie correzioni in carattere rosso, perché analizzando il documento prodotto dall’intelligenza artificiale si troveranno molte imprecisioni, ma anche molti errori.

Errori, che probabilmente potrebbero essere scoperti solo da uno specialista, ma emergerebbero certamente in fase di esecuzione o, peggio, in fase di contenzioso.

Vanno evidenziati anche altri aspetti del documento:

  • Ad esempio vengono riportati indicazioni sia di dosaggio che prestazionali, lasciando confusione tra gli stessi, a volte anche con dati incongrui.
  • Mancano i dati relativi alle prestazioni rispetto alla resistenza all’abrasione, dato estremamente importante in un progetto (vedi DT 211)
  • I giunti, particolare progettuale ed esecutivo estremamente importante, nella fattispecie sono mal definiti e senza prestazioni chiare, a conferma che a domanda sbagliata o incompleta è scaturita una risposta sbagliata o incompleta, comunque rischiosa.
  • Nel progetto non sono considerate le deformazioni secondarie e gli accorgimenti del caso che trasformano un capitolato generico in un capitolato prestazionale, decisivo vista l’importanza della richiesta di Ingenio.

Quindi, riassumendo, direi che l'AI è intrigante, obbiettivamente utile, ma che andrà utilizzata in aiuto e non in alternativa alle capacità e conoscenze tecniche del progettista.

Inoltre, chi gestisce o gestirà le modifiche tra un capitolato e progetto ben fatto (ad. esempio, ipotizziamo che nel futuro si possa ottenere un progetto “perfetto”) e le problematiche realizzative, con le relative e necessarie correzioni in corso d’opera?

La D.L. avrà le necessarie conoscenze?

Chi produce documenti prodotti con IA è facilmente individuabile (in alcune ATP ne ho già scoperte diverse….) spesso sono presenti parti descrittive inutili, generiche o fuori contesto, evidentemente copiate senza valutazione critica.

È quindi probabile che l’utilizzo di questo strumento comporti il proliferare di nuovi “esperti”, o supposti esperti, con il rischio che la facilità di reperire facili informazioni possa comportare una minore conoscenza delle problematiche tecniche specifiche del professionista.

È prevedibile una probabile riduzione dei costi di progetto, ma potrebbero aumentare i costi della successiva verifica per individuare errori o incongruenze degli stessi.

Quindi l’AI resta certamente un utile strumento di appoggio (basti pensare all’utilità di un facile e aggiornato riferimento normativo in materia) mentre, al contrario, un uso facile e indiscriminato di tale strumento porterà a maggiori contestazioni.

 

Riassumendo: vantaggi e svantaggi dell'AI

VANTAGGI

Se la richiesta è di un capitolato o progetto di massima, non di un progetto esecutivo e della sua realizzazione il documento prodotto con AI contiene informazioni ampie, con voci di capitolato ampie e più adeguate e aggiornate rispetto alle descrizioni oggi presenti in molti programmi e software, spesso obsolete e direi anche pericolose.

Resta pertanto un ottimo appoggio per i professionisti che, conoscendo la materia, possono completare il loro capitolato o progetto arricchendolo con ulteriori particolari e con aggiornamenti normativi attualizzati.

L’elenco degli argomenti prodotto dall’IA costringe inoltre il professionista a individuare aspetti progettuali che potrebbe aver sottovalutato o ignorato.

SVANTAGGI

La risposta è la conseguenza diretta e automatica della domanda posta.

Non ha autonomia, a domanda sbagliata, risposta sbagliata. A domanda incompleta, risposta incompleta.

È ovviamente ipotizzabile che in un prossimo futuro l’AI possa indicare già dall’inizio un elenco di richieste che obbligheranno il professionista a inserire tutti i dati necessari (quindi molto utile), ma questo rimarrà sempre la parte iniziale e teorica dell’intervento complessivo.

Nella risposta dell’AI sono stati inseriti aspetti inutili o anche contraddittori (come può succedere a un essere umano quando inserisce tutto il possibile per far vedere che conosce tanto, anche se inutile nel caso specifico)

La confusione tra prescrizioni e prestazioni, causata dalla stessa confusione presente nei documenti di riferimento, non aiuta la comprensione e rischia di produrre rischi interpretativi e di risultato.

La D.L., se abbinata alla progettazione realizzata con IA, senza specifica conoscenza, potrebbe aumentare problemi ed errori in fase realizzativa.

Aumentando le specifiche e le prescrizioni ne deriverebbe una conseguente maggior attenzione e necessità di maggior verifica in fase esecutiva. E qui o si conosce il tema o potrebbero nascere grossi guai.

 

In conclusione, lo strumento è notevole e potente, e prevediamo futuri aggiornamenti sempre più puntuali, ma non sostituisce le conoscenze del professionista.

Il professionista lo potrà utilizzare come arricchimento del suo lavoro, non in alternativa, anche per non dimenticare la sua specifica responsabilità progettuale, al di là degli strumenti utilizzati.

L’aspetto etico, dovrebbe essere alla base del lavoro di ogni professionista. L’etica dell’uso della AI dovrebbe essere chiara, come lo sono le responsabilità civili e penali in carico al tecnico.

Per ultimo, ritengo che dovrebbe essere dichiarato un documento quando prodotto con AI.

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Gian Luigi Pirovano

Ingegnere – Master II° livello in Ingegneria Forense. Presidente e Direttore Tecnico STEMCO S.r.l.

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