GUERRA ARCH. LUCA
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Come ottenere un computo metrico suddiviso per singoli interventi con Revit

Un file BIM, è un insieme di informazioni visualizzate in forma di modello tridimensionale, architettonico, strutturale e impiantistico o ancora meglio l’insieme dei tre.

Di ogni componente vengono fornite la posizione nello spazio, le caratteristiche geometriche, fisiche, oltre a quelle in genere disponibili su altri documenti quali il costo, oppure la settimana in cui si presume verrà realizzato (rintracciabile in un cronoprogramma), e naturalmente, vien da dire, anche la eventuale fase di demolizione o realizzazione nel caso di un intervento sull’esistente.

Questa mole di informazione trova poi varie modalità di espressione, quali disegni abachi o tabelle. Tra queste ultime rientra anche la determinazione del costo di un insieme di interventi localizzati, piuttosto che per categoria di lavoro omogenee.

Come gli altri “racconti” anche questo nasce dalla nostra esperienza professionale, dove in questo caso, utilizziamo come riferimento una proposta progettuale finalizzata alla di ristrutturazione di una casa di riposo e articolata in una serie di interventi localizzati e interventi diffusi.

Grazie al modello BIM, ricavato dai file DWG che ci sono stati inviati, possiamo ottenere gli elementi necessari alla definizione di una stima delle lavorazioni previste per ogni area di intervento così come richiesto dal committente, in tempi contenuti.
Il livello di accuratezza del nostro computo sarà comunque correlato a quella del modello che andremo a creare, che in questo caso era pari a quella di uno studio di fattibilità.

Nel nostro modello Revit abbiamo così potuto assegnare ad ogni elemento un parametro, che chiameremo “area di intervento o più sbrigativamente intervento”, cui corrisponderà un valore alfabetico progressivo (A, B, C, …) mediante la creazione di un parametro di progetto, denominato “interventi” dalla scheda Gestici, che abbiamo assegnato a tutte le categorie di famiglie. Potremo così velocemente attribuire a porte, finestre, muri, solai e via dicendo, i valori A, B, C,… corrispondenti alla loro ubicazione.


Abbiamo poi creato una pianta di riferimento, inserendo semplici note di testo in una copia della tavola degli interventi, per evidenziare le aree di intervento.

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