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Dalla Finanziaria 2017 una nuova opportunità per l’ingegnere: gli iper – ammortamenti

Accanto ai super o maxi ammortamenti, prorogati per il 2017 sebbene con alcune eccezioni, compaiono dal primo gennaio gli “iper - ammortamenti”, che rappresentano non un potenziamento dei maxi, bensì un’inedita e innovativa agevolazione alle imprese.

Le recenti manovre finanziarie di fine anno, in particolare il Decreto Fiscale e la Legge di Bilancio (Finanziaria 2017), hanno rivoluzionato le norme tributarie, specie quelle relative alle imprese.
 
Accanto ai super o maxi ammortamenti, prorogati per il 2017 sebbene con alcune eccezioni, compaiono dal primo gennaio gli “iper - ammortamenti”, che rappresentano non un potenziamento dei maxi, bensì un’inedita e innovativa agevolazione alle imprese.
 
Con questo incentivo il Governo italiano ha dimostrato la volontà di puntare sulle tecnologie digitali per aumentare la competitività delle imprese manifatturiere italiane, assegnando un ruolo chiave all’ingegnere a supporto dell’innovazione.
 
GLI IPER - AMMORTAMENTI
La grande particolarità di quest’agevolazione, consistente in un incremento pari al 150% dell’investimento deducibile in n anni secondo quote d’ammortamento in predeterminati beni materiali ed immateriali strumentali all’attività d’impresa, è il legame inscindibile con quella che è stata definita la Quarta Rivoluzione Industriale, il “Modello Industry 4.0”.
 
I beni agevolabili infatti devono essere finalizzati a favorire l’innovazione dell’impresa verso la trasformazione tecnologica e digitale dei processi aziendali.
Trattasi di beni individuati, con elencazione tassativa, negli allegati A e B alla Finanziaria 2017:
- all’allegato A i beni materiali, tra cui i macchinari il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite sensori ed azionamenti, i sistemi per l’assicurazione della qualità e sostenibilità, i dispositivi di interazione uomo-macchina e di miglioramento dell’ergonomia e sicurezza sul posto di lavoro;
- all’allegato B i beni immateriali, tra cui software, applicazioni, sistemi e system integration e piattaforme, connessi ai beni materiali dell’allegato A.
 
QUALI OPPORTUNITÀ PER L’INGEGNERE
La norma fiscale prevede che, per investimenti particolarmente ingenti la cui soglia di significatività è fissata forfetariamente in euro 500.000, sia obbligatoria la perizia tecnica giurata di un ingegnere (o di un perito industriale o di un ente certificatore).
Il professionista deve attestare, per ogni bene strumentale, due requisiti congiunti:
  • il possesso delle caratteristiche tecniche previste dall’elencazione tassativa degli Allegati A e B alla Finanziaria 2017;
  • l’interconnessione del bene al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
La novità, in vigore dal primo gennaio e per il momento valida per il solo periodo d’imposta 2017, rappresenta, oltre che un indubbio vantaggio fiscale per le imprese italiane (su un investimento di 1 milione di euro potranno dedurre in quote d’ammortamento costanti 2 milioni e mezzo di euro), un’opportunità professionale per l’ingegnere, che vedrà valorizzato il suo ruolo cruciale in questa Quarta e digitale Rivoluzione Industriale.

Ing. Debora Reverberi
Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia
Commissione Ingegneria Industriale
Laureata in Ingegneria Gestionale
Laureata in Economia – Consulenza aziendale e libera professione
Consulente d’impresa in materia economica, fiscale e societaria all’interno di uno Studio Commercialista.