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DVR sismico: metodologia di valutazione sismica di grandi insediamenti industriali

La memoria propone una metodologia utilizzata per la valutazione del rischio sismico di grandi siti produttivi industriali presenti su territorio nazionale e in diverse regioni, finalizzata alla redazione di un Documento di Valutazione del Rischio Sismico (DVR Sismico).

La memoria propone una metodologia utilizzata per la valutazione del rischio sismico di grandi siti produttivi industriali presenti su territorio nazionale e in diverse regioni, finalizzata alla redazione di un Documento di Valutazione del Rischio Sismico (DVR Sismico).
La generale complessità di tali siti rende infatti necessario mettere in atto un approccio integrato che, in termini di danneggiamenti dovuti ad un sisma di progetto, tenga conto non solo dei numerosi fabbricati esistenti e della loro diversa destinazione d’uso, ma anche delle interazioni tra di loro e con i diversi impianti posti al loro interno e destinati ai processi produttivi. La valutazione dei rischi in ambito industriale è basilare per garantire una adeguata sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/2008, e il recente evento in Emilia richiede oggi sempre più urgentemente un adeguamento del Documento di Valutazione dei Rischi anche con quello Sismico.


Introduzione
La memoria presenta le attuali novità e gli indirizzi in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro. Viene proposto, in maniera sintetica, un approccio metodologico per la valutazione del rischio sismico in applicazione del D.Lgs. 81/2008 “Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” art. 17, comma 1, lettera a) e art. 28 e s.m.i. ed in particolare sulla sicurezza dei luoghi di lavoro da prevedersi nell’ambito dell’aggiornamento continuo del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) di siti produttivi industriali.
La procedura tecnica di indagine, che trova coerenza nella normativa attualmente in vigore, consiste in una classificazione dei fabbricati dal punto di vista sismico tramite un censimento che, oltre a valutare la vulnerabilità sismica propria della struttura “esterna” (intesa come fabbricato edile, vedi la Figura 1), tiene in conto anche le numerose strutture “interne”, quali le quelle staticamente indipendenti (soppalchi) e/o accessorie ai fabbricati (pensiline, scale esterne), le scaffalature (pesanti e leggere) e gli impianti a servizio del fabbricato stesso o della produzione.

Parole chiave
Documento di Valutazione dei Rischi, impianti, insediamenti industriali, luoghi di lavoro, protezione civile, rischio, sicurezza, sisma, terremoto.