Ecobonus condomini: ok alla cessione degli incapienti alle banche
Cessione dell'ecobonus condomini alle banche: approvato emendamento alla Manovra correttiva, gli incapienti potranno cederlo non solo a soggetti privati, ma anche a banche e intermediari finanziari
Gli incapienti potranno cedere l'ecobonus condomini non solo ai soggetti privati ma anche alle banche e agli altri intermediari finanziari. Lo prevede un emendamento - approvato dalla Camera - alla cd. Manovra correttiva, il DL 50/2017.
La cessione del credito fiscale del 65% direttamente alle banche consentirebbe agli incapienti di incassare subito il denaro (o almeno gran parte). Gli incapienti propriamente detti sono i contribuenti che percepiscono un reddito fino a 8mila euro lordi all'anno, e che quindi hanno l’Irpef già azzerata dalle attuali detrazioni per lavoro dipendente e non possono aggiungere altri crediti fiscali (tradotto: non pagano le tasse).
"L'approvazione dell'emendamento - ha dichiarato il primo firmatario Antonio Misiani (Pd) - può far definitivamente decollare un mercato gigantesco: l'efficientamento energetico di oltre un milione di condomini, per oltre quattro quinti immobili vecchi e ad alto consumo di combustibile. Per la nostra edilizia, martoriata dalla crisi, si apre una grande opportunità di rilancio. Per l'ambiente i benefici sono rilevantissimi: meno consumo di energia, meno inquinamento, meno emissioni. Da ultimo, ma non meno importante, si estende il bonus fiscale anche alle famiglie più povere. Un doveroso atto di giustizia sociale".
L’emendamento accolto configura le sostituzioni integrali dei commi 2-ter e 2-quinquies dell’articolo 14 del decreto-legge 63/2013 convertito, con modificazioni, dalla legge 90/2013.