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Efficientamento energetico dei condomini: il sistema di incentivazione messo in pratica dalla Provincia di Trento

Il ruolo della PA nella riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. In questo articolo una presentazione di ciò che la Provincia di Trento ha messo in campo sul tema della riqualificazione energetica dei condomini.

Nella Provincia Autonoma di Trento circa 15 mila condomini hanno a disposizione risorse, sotto forma di agevolazioni, per oltre 2 milioni di euro, relativamente a tre tipologie di interventi di miglioramento energetico: diagnosi energetica; progettazione ed assistenza tecnica; abbattimento degli interessi sui mutui per le spese degli interventi.

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Il ruolo della PA nella riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente: il caso della Provincia Autonoma di Trento

Il patrimonio immobiliare privato nella Provincia Autonoma di Trento pesa sul Bilancio Energetico Provinciale per quasi il 40% dei consumi.

Mentre per gli immobili di nuova realizzazione gli orientamenti normativi spingono sempre di più verso edifici passivi, con consumi vicini allo zero, per quanto riguarda gli edifici esistenti, e in particolare quelli costruiti tra gli anni ’60 e gli anni ’90 senza alcun criterio di risparmio energetico, gli interventi di efficientamento risultano complessi e onerosi. D’altro canto per quest’ultima categoria di immobili risultano anche rilevanti i benefici a seguito di un intervento di riqualificazione energetica con un miglioramento sostanziale in termini di consumi di combustibile; il tutto a vantaggio dell’ambiente e del portafoglio di proprietari e inquilini.

Nella Provincia Autonoma di Trento un Tavolo dedicato al miglioramento energetico dei condomini 

Dal 2016 la Provincia Autonoma di Trento ha attivato un tavolo di concertazione sui Condomini con tutti gli operatori del territorio e nel 2017 ha messo in campo una specifica misura incentivante denominata "Il tuo Condominio Green" con la volontà di stimolare l'attivazione dei condomini lavorando sinergicamente con le detrazioni fiscali in essere.

Al “Tavolo Condomini” hanno aderito tutti i soggetti economici coinvolti nel processo dei condomini: ordini professionali, associazioni degli amministratori, rappresentanza delle imprese, Habitech e istituti di credito del territorio.

Il Tavolo, oltre a ratificare ulteriori incentivi dedicati a interventi di riqualificazione energetica ha lavorato molto per definire una serie di semplificazioni dal punto di vista tecnico e burocratico e per rendere il condominio un soggetto unitario e non solo un’assemblea litigiosa di condòmini, motivo questo che ha frenato negli scorsi anni l’avvio di questa tipologia di interventi.

Il Tavolo Condomini promosso dalla Provincia ha inoltre contribuito allo sviluppo di diversi strumenti divulgativi: il Vademecum contenente le procedure di verbalizzazione rivolto agli amministratori di condominio, il tool condomini, uno strumento elettronico in grado di rappresentare i tempi di ritorno dell’investimento e un depliant informativo destinato a tutti i cittadini con la spiegazione delle diverse procedure e fasi di intervento del processo di riqualificazione.

I progettisti, le imprese artigiane e gli amministratori sono stati formati in diversi incontri e anche in specifici corsi di formazione.

I primi risultati del Tavolo "Il tuo Condominio Green"

I risultati sono incoraggianti: a fronte di circa 4 milioni di investimenti pubblici in forma di contribuzione, si registrano ad oggi 24 milioni di euro di lavori di riqualificazione e 16 milioni di euro in mutui erogati. I contributi sono garantiti per tutto il 2020 e si prevedere di confermarli anche negli anni a venire.

Nel tempo si è inoltre riscontrata una positiva evoluzione delle domande pervenute (si veda il grafico). Nel 2016, primo anno di incentivazione, si sono registrate molte domande relative alle spese per le diagnosi, ma solo di 1 su 10 veniva seguita da richieste di rimborso per le spese di progettazione e per gli interessi sul mutuo, indice che i lavori venivano effettivamente realizzati.

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Ora ci si sta invece stabilizzando su una buona proporzione tra le tre diverse richieste, con quasi 2 diagnosi su 3 che danno seguito a lavori di riqualificazione energetica.

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La stessa positiva evoluzione è stata riscontrata anche nelle tipologie di domande pervenute: nel 2016 quasi l’80% dei finanziamenti era per lavori sul solo impianto termico, e solo poco più del 20% riguardava l’involucro o interventi combinati.

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Nel 2019 le percentuali si sono invertite, e solo poco più del 20% dei lavori finanziati riguarda il solo impianto termico. L’obiettivo è di spingere ulteriormente su una qualificazione sempre migliore della tipologia di interventi finanziati, in modo da incidere in maniera sempre più forte sulla riduzione dei consumi attribuibili al settore privato.


ndr. Quanto qui riportato è stato presentato in occasione del convegno dal titolo “Efficientamento edifici esistenti: tecnica e finanza” organizzato da GBC Italia a Key Energy di Rimini il 07 novembre 2019. Il convegno è stata l'occasione per approfondire il tema della riqualificazione profonda degli edifici come opportunità per un rilancio del settore e degli strumenti di finanziamento evoluti per avviare la riqualificazione a larga scala, come per esempio i mutui verdi.

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