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EXPO2015 vista da un ingegnere: la certificazione del progettista al posto del collaudo ?

Visto che è stato accumulato un ritardo terribile (anche se, è bene ricordarlo, sappiamo dell’EXPO dal 2008), I PADIGLIONI NON SARANNO COLLAUDATI. La procedura che si sono inventati è una certificazione DA PARTE DEL PROGETTISTA.

L'ing. Andrea Barocci ha recentemente visitato il cantiere di EXPO 2015 e dopo aver saggiato lo stato delle cose ci ha inviato un articolo con un suo punto di vista, anzi due: da cittadino e da ingegnere. Punto di vista di cui diamo un saggio con questo breve estratto. Per chi volesse l'articolo è riportato in allegao in modo completo. Buona lettura.

" ... Ultimo aspetto: la sicurezza. Visto che è stato accumulato un ritardo terribile (anche se, è bene ricordarlo, sappiamo dell’EXPO dal 2008), I PADIGLIONI NON SARANNO COLLAUDATI. La procedura che si sono inventati è una certificazione DA PARTE DEL PROGETTISTA. Come dire, anni e anni di sentenze e leggi per la tutela della pubblica incolumità buttate nel cesso.

L’impianto normativo italiano è abbastanza chiaro in merito: ogni opera va collaudata. Vogliamo fare gli italiani fino in fondo? Ok, dichiariamo che tutta la manifestazione è temporanea e assoggettiamola alle attrezzature di pubblico spettacolo; bene, però ci vuole per lo meno un certificato di idoneità statica! Con il Decreto del 2012 quest’ultimo viene richiesto anche per il palco della fiera di paese.

In più, ad EXPO2015, la dichiarazione dovrà essere redatta dal Progettista, nemmeno dal Direttore dei Lavori: viene a mancare non solo la garanzia della terzietà del collaudatore, ma anche il doppio controllo del Direttore Lavori. Come dire: compro una macchina da un concessionario, la uso, e quando devo andare a fare il collaudo mi basta la dichiarazione del venditore che mi ha dato le chiavi all’inizio. Speriamo che non mi capiti un incidente …"