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Finzi, Milano: Certificazione di Idoneità Statica fondamentale per comprendere sicurezza edificio

Quasi tutto questo patrimonio si trova privo di collaudo statico: fondamentale, ai fini della sicurezza della comunità, poter comprendere se la vita utile della struttura può continuare o meno senza interventi di manutenzione.

Ingenio ha intervistato il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Milano, l'ing. Bruno Finzi, a seguito della dichiarazione del Ministro Delrio di voler introdurre l'obbligo della certificazione statica degli edifici al momento di sottoscrizione di un contratto di natura immobiliare. Milano ha già una esperienza "similare" in quanto il Comune ha introdotto l'obbligo della Certificazione di Idoneità Statica (CIS) degli edifici che superano un certo periodo di vita.

 

Ing. Finzi, dopo la vicenda del crollo della palazzina di Torre Annunziata il Ministro Delrio ha ipotizzato la possibilità di inserire nella  prossima Legge di Stabilità l’obbligo della certificazione statica dell'edificio o dell'abitazione nei contratti di natura immobiliare. Cosa ne pensa?

Penso che la politica annuncia sempre dopo i sismi e dopo i crolli, ma speriamo che sia la volta buona. In Italia il 50% del patrimonio edilizio esistente è stato costruito tra il 1945 e gli anni 70 con materiali da costruzione di scadente qualità ed in assenza di normative adeguate ad esempio al carico sismico, alla duttilità ed alla durabilità. Quasi tutto questo patrimonio si trova privo di collaudo statico e di documentazione relativa alle strutture. In queste circostanze è fondamentale, ai fini della sicurezza della comunità, poter comprendere se la vita utile della struttura può continuare o meno senza interventi di manutenzione.

 

Milano è stata la prima città ad aver introdotto tale obbligo nel Regolamento edilizio e ad approvare le Linee Guida per l'obbligatorietà della Certificazione di Idoneità Statica (CIS) per gli immobili datati, quali sono i contenuti di queste Linee Guida?

L’articolo di Regolamento Edilizio, per come è scritto, avrebbe comportato un costo sociale sui proprietari immobiliari di Milano molto elevato ed peraltro ingiustificato per immobili le cui strutture si trovano in buone condizioni di manutenzione anche se con più di 50 anni di vita. Le Linee Guida predisposte dall’Ordine degli Ingegneri di Milano e adottate dal Comune hanno introdotto due livelli di certificazione: un primo livello dal costo limitato, che tuttavia richiede l’esperienza di un tecnico abilitato ad emettere collaudi statici, che consente mediante semplici indagini storiche e documentali accompagnate da sopraluoghi e rilievi di capire se le strutture dell’immobile in questione si possano trovare in stato di “sofferenza” ad esempio per intervenute manipolazioni sulle stesse nel corso degli anni ovvero aggiunte di corpi di fabbrica o sopraelevazione, ovvero ancora per cedimenti fondazionali. Nel caso la struttura in esame non passi il checkup di primo livello, solo in questo caso si deve passare al secondo livello che prevede analisi e indagini come previste dal capitolo 8 delle normative vigenti e dunque costi anche dieci volte superiori al primo livello.

 

Sono circa 27.000 gli edifici nel Comune di Milano che richiedono la verifica di idoneità statica, a che punto siamo?

Il Regolamento edilizio di Milano prevede che la prima scadenza di agibilità sia l’ottobre 2019 per gli immobili che non hanno collaudo statico ed hanno più di 50 anni. Solo quest’anno si è cominciato a vedere qualche CIS che tra l’altro sarà obbligatorio depositare presso l’Ordine di Milano ai fini statistici e di monitoraggio. I test per tale procedura informatica sono terminati e a fine luglio potranno iniziare i depositi. Si pensa a 200 CIS entro il 2017 e a 1000 CIS per il 2018; vedremo.

 

Chi sono i professionisti che possono redigere il CIS?

Per il primo livello è importante una persona di esperienza, come già detto, e pertanto il tecnico abilitato è solo un ingegnere o architetto con 10 anni di iscrizione all’Albo; per il secondo livello basta un ingegnere o architetto abilitato alla firma di un progetto secondo quanto richiesto dalla normative vigenti.