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I file IFC e la struttura dell’edificio

I file IFC e la struttura dell’edificio

Articolo pubblicato: 17/07/2015

In questo appuntamento vogliamo focalizzare la nostra attenzione sull’importanza di una corretta impostazione del progetto BIM ai fini di una ottimale interoperabilità con altre piattaforme di authoring. 

Progetto di esempio
Nel caso in oggetto ci basiamo su una struttura piuttosto semplice composta da un piano interrato e tre piani fuori terra.
Nella maggior parte dei programmi BIM di authoring sono presenti dei comandi in grado di generare queste tipologie di struttura con procedure assistite che semplificano le impostazioni.
Bisogna tener presente però che ai fini di una corretta interoperabilità e compatibilità con altre piattaforme di progettazione BIM, bisogna verificare di utilizzare solo voci compatibili con quanto permesso nel formato IFC ( acronimo di Industry Foundation Classes[1]).
Nella codifica IFC 2x3 CV2.0 (la più diffusa attualmente nei software di BIM authoring) esistono elementi costruttivi, definizioni di piani nello spazio, componenti particolari. Come si può vedere dal listato di entità riconosciute[2] vediamo che per la gestione del Progetto e delle strutture le entità codificate sono ben precise, vedi tabella contenuta nel PDF.
 
Quando il modello viene creato nel software di authoring BIM (in questo caso Allplan®[3] di Nemetschek) in formato IFC 2x3 CV 2.0 gli elementi componenti la struttura vengono correttamente definiti secondo gli standard citati.
 
[1] http://www.buildingsmart-tech.org/specifications/ifc-overview
[2] http://www.buildingsmart-tech.org/specifications/ifc-view-definition/coordination-view-v2.0/concepts
[3] http://www.allplan.com/it

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