I-ZEB: laboratorio a energia zero come infrastruttura di ricerca per le aziende
Il progetto I-ZEB ha lo scopo di fornire soluzioni tecnologiche funzionali alla riqualificazione energetico-ambientale in ottica ZEB
Il consumo energetico degli edifici rappresenta il 20% del totale dell'energia fornita a livello mondiale ed è uno dei principali problemi da affrontare in relazione all'inquinamento globale. Al fine di ridurre i consumi si sta diffondendo in tutto il mondo il concetto di Zero Energy Building (ZEB) come soluzione praticabile e sempre più conveniente. Le istituzioni europee e mondiali stanno definendo regole e principi per affrontare questo scenario di contenimento dei consumi energetici degli edifici e del loro impatto ambientale. A partire dalla Direttiva Europea 2002/91/UE sono stati definiti criteri specifici per la riduzione dei consumi energetici; la Direttiva Europea 2010/31/UE (la cosiddetta recast EPDB) ha confermato con forza i principi stabiliti nella Direttiva precedente, introducendo il concetto di Edifici a Energia quasi Zero (nZEB), i cui requisiti sono stati rivolti principalmente agli edifici pubblici dal 2019 e, successivamente, a tutti i nuovi edifici a partire dal 2021.
Verso edifici ad elevata efficienza all’intelligenza
Il nuovo obiettivo introdotto dal recente aggiornamento della Direttiva Europea (2018/844/UE) è la predisposizione degli edifici ad elevata efficienza all’intelligenza.
Gli edifici a energia zero sono energeticamente neutri, vale a dire forniscono alla rete di distribuzione tanta energia quanta ne consumano. Questi edifici non hanno alcun debito di combustibili fossili per il riscaldamento, il raffreddamento, l'illuminazione o altri usi energetici, anche se talvolta attingono energia dalla rete e la forniscono con energia prodotta da tecnologie rinnovabili.
In questo quadro, Regione Lombardia ha anticipato al 2016 l’applicazione dei requisiti nZEB, spostando di fatto l’obiettivo verso edifici ZEB. La definizione di un sistema in cui gli edifici siano attuatori dell’efficientamento energetico globale della città, contribuendo ognuno in funzione delle proprie potenzialità mediante tecnologie mirate, rappresenta la chiave di volta.
Il progetto I-ZEB
Il progetto I-ZEB, avviato nell’ambito dell’Accordo Quadro CNR-Regione Lombardia a cui partecipano 11 istituti CNR coordinati da ITC (capofila), ha lo scopo di fornire soluzioni a tali esigenze attraverso la realizzazione di un dimostratore a energia zero localizzato a San Giuliano Milanese presso ITC-CNR, struttura che simula una piccola unità immobiliare ad uso terziario di circa 45 m2 con struttura in travi e pilastri e tamponamenti in laterizio. La copertura è in latero-cemento piana. Internamente il laboratorio è organizzato in due ambienti riscaldati e dedicati alle sperimentazioni e un ambiente più piccolo, assimilabile ad un ambiente di servizio, dedicato agli impianti tecnologici e gestione delle FER.
Il laboratorio destinato alla sperimentazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla riqualificazione energetico-ambientale in ottica ZEB prevede l’equipaggiamento con strumentazione di monitoraggio delle diverse grandezze energetico-ambientali e il controllo e gestione dei flussi all’interno dell’edificio sia delle sue interazioni con l’ambiente esterno per le seguenti tematiche:
- consumo e produzione di energia relativa a sistemi HVAC e illuminazione;
- confort termoigrometrico indoor;
- qualità dell’aria indoor;
- comfort visivo indoor;
- comfort acustico indoor;
- building automation.
L’edificio sperimentale, attualmente in fase di riqualificazione, è realizzato con la partecipazione di aziende che operano nel settore delle costruzioni e che hanno manifestato interesse a proporre e sperimentare materiali e soluzioni tecnologiche innovativi.
MAGGIORI INFO >>> PROGETTO I-ZEB