Il BIM nella progettazione architettonica: un efficace supporto creativo
Come utilizzare il BIM in modo creativo per la progettazione
Lo studio Paolo Chiappero architetto ha adottato la metodologia BIM per la progettazione, dalla piccola ristrutturazioni al grande intervento edilizio, a partire da 2014 trovandovi non solo un valido strumento di ingegnerizzazione del processo costruttivo, ma anche un potente mezzo creativo e progettuale. La possibilità di interagire facilmente con il modello 3D dell'opera, consente al progettista di verificare con immediatezza le scelte architettoniche, l'inserimento ambientale e gli impatti sul paesaggio circostante. "Il BIM ci ha quindi fornito un nuovo strumento nella fase creativa del progetto senza necessariamente sconfessare il “vecchio” schizzo su carta e la manualità".
Il fatto poi di poter costruire virtualmente l'opera già in fase progettuale, così come la tecnologia BIM richiede, comporta per il progettista anche adeguate conoscenze tecniche e cantieristiche riportandolo così al centro del processo costruttivo. (In molti casi eccessivamente sbilanciato verso l'impresa.)
Nel presente articolo si vuole presentare un piccolo ma significativo intervento di edilizia residenziale, progettato nel nostro Studio con il software BIM EDIFICIUS di Acca Software, per il quale la componente architettonica ha richiesto notevoli approfondimenti per l'inserimento ambientale e l'individuazione delle tecniche costruttive più appropriate.
Si tratta di una villa per una coppia collocata in un contesto boschivo soggetto a tutela paesaggistica ubicato in provincia di Torino. La principale scelta progettuale, concordata con la committenza, è stata quella di realizzare un'opera con il minor impatto possibile sulla vegetazione esistente che si mimetizzasse nel tempo nell'ambiente.
Si è quindi optato per un volume semplice e compatto di 500 mc, su due piani (terreno e mansardato) e senza sporti della copertura, rivestito di listelli di legno locale con la facciata a sud interamente vetrata, non solo per cogliere gli effetti positivi dell'esposizione solare ma anche per “compenetrare” la casa nell'ambiente boschivo.
Dopo la prima fase di ideazione e di costruzione del relativo modello BIM tridimensionale si sono potuti valutare gli aspetti di inserimento ambientale, simulare le esposizioni solari durante l'anno calibrando gli sporti e le schermature necessarie, verificare l'impatto di scelte di dettaglio della facciata e di sistemazione dell'area esterna, l'architettura degli interni e gli arredi, la compatibilità delle componenti strutturali ed impiantistiche con il progetto architettonico.
Molto interessante e costruttivo è stato il confronto con la committenza facilitato dalla visione fotorealistica del modello BIM 3D e dalla possibilità di mostrare in tempo reale gli effetti delle scelte o delle modifiche proposte sia nei prospetti che negli interni. Particolare cura è stata posta nello studio della facciata ventilata con la simulazione di diverse essenze lignee, tecniche e costi, portando alla scelta di utilizzare listelli di larice non trattati di sezione 3x7 cm, posati in orizzontale con un interspazio di 2,5cm su sottostruttura verticale ancorata alle pareti protette da telo impermeabile e traspirante. Dalla trama della facciata, attraverso simulazioni su modello 3D, si sono di determinate le dimensioni in altezza e la posizione delle aperture già nella fase di costruzione muraria, per evitare tagli o disallineamenti antiestetici dei listelli nel momento finale del rivestimento.
Terminata la fase di studio ed arrivati alla costruzione del modello BIM definitivo, divengono immediate le successive fasi di redazione della progettazione municipale (per l'ottenimento delle autorizzazioni paesaggistiche e del permesso di costruire) ed esecutiva architettonica portata al livello LOD 350 (implementata su alcuni aspetti con l'intervento dell'AUTOCAD.)
Le tavole di progetto (piante, prospetti, sezioni e particolari) vengono generate con semplici automatismi e aggiornate anche con eventuali modifiche in corso d'opera.
Le simulazioni fotorealistiche del fabbricato, inserite nel paesaggio esistente, sono state determinati per l'ottenimento dei pareri di compatibilità paesaggistica.
Qualche difficoltà è stata riscontrata viceversa sull'interazione con le altre professionalità coinvolte, strutturali ed impiantistiche, a causa della scarsa conoscenza del BIM negli studi professionali di piccole e medie dimensioni che abbiamo riscontrato nella fase di ricerca delle collaborazioni.
Si è quindi necessariamente attuato un livello di progettazione BIM 1, in cui la valutazione delle interferenze e delle componenti strutturali ed impiantistiche è stata realizzata nel nostro Studio, non tramite l'interscambio di file IFC, ma con la simulazione sul BIM architettonico dei relativi ingombri costruttivi.
Tale limitazione si è ripercossa anche sulla computazione a preventivo dell'opera, attuata tramite il programma PRIMUS BIM di ACCA, in quanto si è potuta rendere dinamica (collegata in automatico al modello BIM) solo per la parte architettonica.
La fase cantieristica, che la tecnologia BIM anticipa e simula virtualmente, si è svolta di conseguenza con regolarità, senza particolari difficoltà e varianti, nel pieno rispetto progettuale e dei costi di appalto affidato a corpo e non a misura.
Confronto rendering e immagine fotografica
Molto soddisfacente è stata anche la corrispondenza visiva tra le simulazioni foto-realistiche di progetto e l'opera terminata.
BIM MANAGER: arch. Paolo Chiappero
BIM OPERATOR: geom. Federico Caon
>>> in allegato planimetrie di progetto e spaccati assonometrici realizzati con il software BIM EDIFICIUS di Acca Software
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