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Il Piano Nazionale della Prevenzione in Edilizia della Conferenza delle Regioni

Il Piano Nazionale di Prevenzione in Edilizia, scaricabile dal sito istituzionale www.prevenzionecantieri.it, è parte integrante del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, prorogato al 2020, ed ha impegnato tutte le Regioni e Province Autonome ad attuare precise azioni programmatiche per raggiungere gli obiettivi stabiliti per l’espletamento delle azioni di vigilanza, formazione ed assistenza finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza nei cantieri edili.

Obiettivi, Criteri, Strategie, Azioni

Il Piano Nazionale di Prevenzione in Edilizia, scaricabile dal sito istituzionale www.prevenzionecantieri.it, è parte integrante del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, prorogato al 2020, ed ha impegnato tutte le Regioni e Province Autonome ad attuare precise azioni programmatiche per raggiungere gli obiettivi stabiliti per l’espletamento delle azioni di vigilanza, formazione ed assistenza finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza nei cantieri edili. 

Il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2014-2018 prorogato al 2020, approvato con Intesa Stato Regioni del 13 novembre 2014, è il terzo piano quinquennale nazionale che fa seguito ai piani 2005-2009 e 2010-2013. All’interno di tale Piano, all’esito delle analisi dei risultati conseguiti con le attività poste in essere negli anni precedenti, è stata fatta la scelta di individuare gli obiettivi da conseguire in base a cinque priorità di intervento: Ridurre il carico di malattia, investire sul benessere dei giovani, rafforzare e confermare il patrimonio comune di pratiche preventive, rafforzare e mettere a sistema l’attenzione a gruppi fragili, considerare l’individuo e le popolazioni in rapporto al proprio ambiente. 

Uno dei macro obiettivi, del Piano Nazionale della Prevenzione, è la “Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali”. In attuazione di tale macro obiettivo, il Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro ha predisposto il “Piano Nazionale della Prevenzione in Edilizia 2014/2018 prorogato al 2020”, con la finalità di fornire alle Regioni precise indicazioni per l’espletamento delle attività di vigilanza, infrmazione, formazione ed assistenza finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza nei cantieri edili; a loro volta le Regioni hanno predisposto appositi Piani Regionali, in coerenza con il Piano Nazionale, con la finalità di contribuire alla realizzazione di un sistema diretto alla promozione ed alla tutela della salute che arricchisca il modello tradizionale di intervento, basato sull’obbligatorietà delle azioni, con azioni incentrate sulla volontarietà, in grado di realizzare un metodo di promozione della salute dei lavoratori che valorizzi il concorso e la collaborazione dei soggetti istituzionali, delle parti sociali, delle imprese e dei professionisti. 

Per il raggiungimento degli obiettivi è stata attivato il gruppo di lavoro interregionale “Piano Nazionale Edilizia” che funge da cabina di regia nazionale, con il ruolo strategico di coordinamento delle azioni del Piano e delle attività dei diversi Enti interessati e con la finalità di indirizzare, coordinare, manutenere, monitorare l’andamento del Piano, raccogliendo e diffondendo i dati di vigilanza, verificando le altre azioni previste (campagne informative e di comunicazione, iniziative di formazione, archivio delle buone pratiche ecc.), oltre a rispondere alle difficoltà, problematiche e dubbi interpretativi. La Cabina di regia ha inoltre il compito di promuovere specifici protocolli d’intesa con Istituzioni, Parti Sociali, Organismi paritetici, Ordini Professionali, su specifiche tematiche , con particolare riferimento ad attività di informazione e formazione e allo sviluppo di buone pratiche. 

Obiettivo generale del piano è la riduzione degli infortuni in edilizia, con particolare attenzione a quelli mortali e gravi. 

cause infortuni-2010-2014

Entrando nel dettaglio di quanto previsto ed in fase di attuazione nel “PNP Edilizia” , le azioni individuate sono raggruppabili nelle seguenti categorie:

  • vigilanza e controllo;
  • comunicazione/informazione;
  • formazione;
  • archivio delle soluzioni di sicurezza;
  • digitalizzazione del sistema informativo, notifiche preliminari on-line;
  • promozione della sorveglianza sanitaria:
  • Focus su specifici settori quali grandi opere, palchi e fiere, rischio di caduta dall’alto

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