Impianti di videosorveglianza: come accedere al credito di imposta
Il decreto attuativo del MEF, recentemente pubblicato in Gazzetta, definisce i criteri e le procedure per l'accesso al credito d'imposta per i sistemi di videosorveglianza introdotto dalla Legge di Stabilità 2016
Dopo pià di nove mesi, ecco 'spuntare' il decreto del MEF che definisce regole, criteri e modalità per accedere al credito di imposta per le spese, sostenute dalle persone fisiche NON nell'esercizio di attività autonome o d'impresa, ai fini dell'installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o di sistemi di allarme.
Il decreto del 6 dicembre, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.290 del 22 dicembre e attuativo dell'art. 1, comma 982, della Legge di Stabilità 2016, indica che il credito di imposta per gli impianti di videosorveglianza andrà prenotato a inizio 2017 e poi inserito nelle dichiarazioni dei redditi dell'anno appena iniziato (relative, quindi, al periodo di imposta 2016). Sui tempi, però, c'è ancora 'nebbia' in quanto per completare tutti gli adempimenti ci sarà tempo fino alle dichiarazioni dei redditi del 2017, anche perché ancora manca il relativo provvedimento dell'Agenzia delle Entrate che dovrà fissare il livello di sconto fiscale che sarà possibile richiedere.
Cosa è ammesso nell'agevolazione
Le spese per l'installazione dei sistemi di videosorveglianza sopracitate sono ammissibili al credito d'imposta a condizione che siano sostenute in relazione a immobili NON utilizzati nell'esercizio dell'attivita' d'impresa o di lavoro autonomo. Per le spese sostenute in relazione all'immobile adibito promiscuamente all'esercizio d'impresa o di lavoro autonomo e all'uso personale o familiare del contribuente, il credito d'imposta è ridotto del 50 per cento.
Riconoscimento e misura del credito di imposta
Il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate (da emanarsi entro il 31 marzo 2017) definirà, come già preannunciato, il livello massimo di credito di imposta spettante a ciascun soggetto. Tramite apposita istanza, i soggetti richiedenti indicheranno l'importo delle spese agevolabili sostenute nel corso dell'anno 2016. Importante: il credito d'imposta non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale aventi ad oggetto le medesime spese.
Fruizione del credito di imposta
Il credito d'imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta 2016 ed è utilizzabile in compensazione, ai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 241/1997, a decorrere dalla data di pubblicazione del sopracitato provvedimento delle Entrate. A livello operativo, il modello F24 dovrà essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici offerti dall'Agenzia delle Entrate, pena il rifiuto dell'operazione di versamento.