Infrastrutture sostenibili: presentato il Rapporto AIS 2025 sul valore strategico della sostenibilità
L’Associazione Infrastrutture Sostenibili ha presentato il Rapporto AIS 2025, che dimostra come la sostenibilità applicata alle infrastrutture rappresenti oggi una leva per la crescita economica, l’innovazione e la resilienza, con ricadute concrete per progettisti, imprese e territori.
L’Associazione Infrastrutture Sostenibili (AIS) ha presentato a Milano il nuovo Rapporto 2025 “Il Valore della Sostenibilità – Finanza, Economia, Infrastrutture”, a cura del giornalista economico Marco Panara. Il documento fornisce un quadro analitico aggiornato che evidenzia come l’integrazione dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance) nella progettazione, realizzazione e gestione delle infrastrutture rappresenti un motore concreto di competitività per le imprese e un volano di sviluppo per i territori.
Il Rapporto, basato su fonti internazionali autorevoli e analisi economico-finanziarie, sfata l’idea che la sostenibilità costituisca un onere per il sistema produttivo. Al contrario, ne dimostra il valore in termini di ritorno sugli investimenti e di creazione di valore duraturo. Le aziende con alti standard ESG, ad esempio, registrano performance economiche superiori e maggiore capacità innovativa: un’indagine su 180 imprese ha rilevato una crescita del valore azionario del +46% rispetto ai competitor meno impegnati sul fronte della sostenibilità.
Anche i mercati finanziari premiano la transizione: nel primo semestre 2024, gli asset dei fondi green hanno raggiunto i 3.500 miliardi di dollari, con rendimenti medi superiori ai fondi tradizionali (1,7% contro 1,1%). Di contro, il costo dell’inazione è enorme: si stima che la mancata mitigazione dei cambiamenti climatici possa generare danni globali per oltre 5.000 miliardi di dollari l’anno, tra perdite economiche, infrastrutturali e produttive.
Il ruolo strategico della progettazione sostenibile
Il Rapporto sottolinea il valore delle infrastrutture progettate secondo principi ESG: esse non solo migliorano la resilienza dei territori agli eventi climatici estremi, ma riducono anche i costi ambientali e sociali nel lungo periodo, incrementando l’attrattività per gli investimenti pubblici e privati. Per i progettisti tecnici e gli operatori del settore infrastrutturale, emerge chiaramente la necessità di adottare una nuova cultura della progettazione, che consideri la sostenibilità come valore aggiunto, integrato sin dalle fasi iniziali del processo progettuale.
Sostenibilità e contesto internazionale
Nonostante un quadro geopolitico ancora disomogeneo, la spinta verso la transizione ecologica è forte:
L’Unione Europea continua a promuovere il Green Deal e nuovi strumenti di politica industriale;
La Cina investe massicciamente in energie rinnovabili;
L’India punta alla neutralità carbonica entro il 2070;
Preoccupano invece le recenti scelte degli Stati Uniti, dove l’amministrazione Trump ha limitato i principali programmi federali ambientali.
L’Italia e la sfida climatica
In Italia, l’esposizione al cambiamento climatico resta elevata, come testimoniato dagli oltre 9 miliardi di euro di danni provocati dall’alluvione in Emilia-Romagna nel 2023. La transizione ecologica offre un’opportunità strategica per rilanciare settori chiave come l’energia, le costruzioni, la mobilità e l’innovazione tecnologica. Tuttavia, permangono criticità normative e nella gestione delle risorse europee, che richiedono interventi urgenti per accelerare i processi.
La sostenibilità non è un elemento accessorio né una moda passeggera, ma un fattore centrale per creare competitività reale e durevole. Questo Rapporto lo dimostra con i numeri, andando oltre la retorica. Chi sceglie oggi la sostenibilità, investe nella solidità della propria impresa, nella resilienza dei territori e nella qualità del futuro. Il nostro compito come AIS è rafforzare questa consapevolezza e offrire strumenti concreti per agire, ora.
afferma Lorenzo Orsenigo, Presidente di AIS.
Lorenzo Orsenigo, Presidente di AIS
L’impegno di AIS
AIS si configura come un think tank tecnico-scientifico di eccellenza, con oltre 80 aziende aderenti tra stazioni appaltanti, società di ingegneria, imprese di costruzione e produttori di materiali e tecnologie. Insieme, queste realtà rappresentano oltre il 2% del PIL nazionale. Attraverso gruppi di lavoro specializzati, AIS sviluppa e promuove strumenti concreti per la valutazione della sostenibilità nelle infrastrutture, tra cui il Position Paper sul cantiere sostenibile, che introduce un sistema di rating per misurare il livello di sostenibilità delle opere.
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