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Jobs Act Autonomi: niente sussidiarietà dei professionisti

Jobs Act Autonomi: la Commissione Lavoro della Camera ha eliminato dal disegno di legge il riferimento al fascicolo del fabbricato e al supporto degli ordini professionali nelle procedure di sicurezza degli edifici

Brutte notizie per i professionisti. Dal disegno di legge Jobs Act Autonomi è stato infatti cancellato il riferimento alla sussidiarietà dei professionisti in merito alle procedure di sicurezza degli edifici, ruolo strettamente collegato al Fasciolo del Fabbricato.

Cosa è stato cancellato
L'articolo soppresso dalla Commissione Lavoro della Camera è il comma 1b dell’articolo 5 del ddl, che demandava agli iscritti l’assolvimento di compiti e funzioni finalizzati alla deflazione del contenzioso giudiziario e ad introdurre semplificazioni in materia di certificazione dell’adeguatezza dei fabbricati alle norme di sicurezza ed energetiche, anche attraverso l’istituzione del fascicolo del fabbricato”. Viene quindi eliminato ogni riferimento al Fascicolo del fabbricato e al supporto dei professionisti per la mappatura puntuale delle condizioni di sicurezza degli edifici in ogni Comune.
 
Per ridurre il carico amministrativo degli uffici, il Cni - tramite il presidente Zambrano - aveva infatti chiesto al Governo di ricevere una delega a svolgere alcune attività tipicamente proprie della pubblica amministrazione. Questa sussidiarietà da un lato avrebbe alleggerito gli enti locali e, dall'altro, avrebbe dato un ruolo più significativo ai professionisti, aprendogli nuovi spazi di mercato. Non se ne farà invece niente, col Fascicolo del Fabbricato che a questo punto verrà rinviato a data da destinarsi.

Il nuovo 5 contiene (al comma 1a) infatti soltanto la delega al Governo circa "l’individuazione degli atti delle amministrazioni pubbliche che possono essere rimessi anche alle professioni ordinistiche in relazione al carattere di terzietà di queste”. Inoltre, sono state inserite, sempre all'art.5, disposizioni per la tutela dei dati personali nella gestione degli atti rimessi ai professionisti e di vigilanza circa circostanze che possano determinare condizioni di conflitto di interesse nell’esercizio delle funzioni rimesse ai professionisti.

Jobs Act Autonomi: le misure principali

Le principali richieste inerenti il lavoro autonomo da parte della Camera riguardano:

  • la disciplina dei ritardi nei pagamenti (art.3), che estende le disposizioni relative alla lotta ai ritardi nelle transazioni commerciali tra lavoratori autonomi e imprese o pubbliche amministrazioni e tra lavoratori autonomi stessi;
  • la protezione delle professioni ordinistiche (art.6) con prestazioni sociali a favore di chi ha subito una riduzione significativa dei redditi professionali per ragioni indipendenti dalla propria volontà o di salute;
  • la deducibilità delle spese di trasferta (art.7) con totale deducibilità, dal periodo di imposta in corso, delle spese per prestazioni alberghiere e di somministrazione alimenti e bevande sostenute dall'autonomo per l'esecuzione di un incarico impartitogli dal committente;
  • la deducibilità delle spese di formazione (art.8) con deducibilità al 50% delle spese di partecipazione a “convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale”, inclusi viaggio e soggiorno;
  • l'indennità di maternità (art.12 e 13) con l'eliminazione di astensione dall'attività lavorativa per poter usufruire di tale indennità e introduzione di ulteriori misure a tutela.

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