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La bellezza misteriosa di e di Eulero, la base dei logaritmi naturali

Un articolo per approfondire il numero "e" di Eulero, una costante matematica chiave per l'analisi esponenziale, i logaritmi naturali e oltre. Dal suo ruolo fondamentale nelle equazioni differenziali alla modellazione di processi di crescita e decadimento esponenziale, "e" emerge come pilastro dell'analisi complessa, essenziale per ingegneri, fisici e matematici. Scopri come "e" facilita soluzioni a problemi complessi attraverso la sua intrinseca relazione con i fenomeni naturali e tecnologici.

Su Ingenio non è la prima volta che parliamo di numeri e matematica. Lo abbiamo fatto con i numeri perfetti,  di numeri arabi, greci, romani e indiani, di quadrati magici e, ora, riprendiamo un numero misterioso e fantastico, il numero di Eulero, il numero e, noto anche come base dei logaritmi naturali.

Il numero e è irrazionale, il che significa che non può essere espresso come una frazione di due interi, e il suo valore approssimato è circa 2,71828.

Ma la vera curiosità emerge quando consideriamo la formula di Eulero, una delle equazioni più belle e sorprendenti in matematica:

e+1=0

Questa formula, chiamata l'identità di Eulero, collega cinque delle costanti matematiche più importanti:

  • il numero e,
  • il numero π
  • l'unità immaginaria (che è la radice quadrata di -1),
  • il numero 1,
  • e lo 0.

La bellezza di questa identità sta nella sua semplicità e nella profonda connessione che stabilisce tra concetti matematici fondamentali, unendo l'analisi matematica, la trigonometria e l'algebra in un'unica, elegante formula.

Le prime 50 cifre di e 

Le prime 50 cifre del numero di Eulero e sono: 2.71828182845904509079559829842764884233474731445312

 

Chi era Eulero

Leonhard Euler (1707-1783) fu uno dei matematici più prolifici e influenti della storia. Nato a Basilea, in Svizzera, Euler trascorse gran parte della sua vita professionale a San Pietroburgo, in Russia, e a Berlino, in Prussia.

Contribuì a numerosi campi della matematica, tra cui la geometria, la trigonometria, l'algebra, la teoria dei numeri e l'analisi matematica. Euler è noto anche per i suoi lavori in meccanica, fluidodinamica, ottica e astronomia.

Euler era eccezionalmente produttivo, avendo scritto più di 500 libri e articoli nel corso della sua vita. La sua capacità di lavorare in diversi campi della matematica e di introdurre nuovi metodi e concetti lo ha reso fondamentale per lo sviluppo della matematica moderna.

Molte delle notazioni matematiche oggi in uso sono state introdotte da lui, tra cui la notazione per la funzione esponenziale e, il simbolo i per l'unità immaginaria, e fu tra i matematici a sviluppare l’uso della lettera π per indicare il rapporto tra la circonferenza e il diametro di un cerchio (introdotto da William Jones nel 1706).

Oltre alla famosa identità di Euler è ricordato per il suo lavoro sulle serie infinite, sulla teoria dei grafi (il problema dei ponti di Königsberg è un esempio classico) e per il suo contributo alla soluzione di equazioni di quarto grado. La sua opera ha gettato le basi per molti sviluppi successivi in vari rami della matematica e continua ad essere una fonte di ispirazione per matematici di tutto il mondo.

La prima comparsa di e

Anche se oggi associamo  e principalmente a Leonhard Euler, che ne fece un uso estensivo, la prima apparizione nota del numero e non è collegato direttamente al suo lavoro.
Il numero e  è stato identificato per la sua importanza nella matematica attraverso lo studio del calcolo degli interessi composti e del problema del calcolo del limite del tasso di crescita. In particolare, Jacob Bernoulli, nel 1683, studiò il problema del calcolo dell'interesse composto, portando alla scoperta della costante e.

 

La formula di Eulero

Torniamo all'identità di Eulero, che abbiamo già visto essere è una delle equazioni più affascinanti in matematica perché collega insieme cinque delle più importanti costanti matematiche utilizzando operazioni di base e concetti avanzati, e alla formula di Eulero.

Questa formula è un caso speciale della più generale formula di Eulero, che afferma che per ogni numero reale x, vale la seguente relazione:

eix = cos(x) + i sen(x)

La formula di Eulero mostra come l'esponenziale complesso eix possa essere rappresentato in termini delle funzioni trigonometriche seno e coseno.

L'identità di Eulero emerge ponendo x = π portando alla relazione:

e = cos(π) + i sen(π)

Poiché cos(π) = -1 e sin(π) = 0, otteniamo:

e = -1

e quindi l'identità di Eulero:

e + 1 = 0

Questa identità è sorprendente perché connette un numero trascendentale e, un numero irrazionale π, l'unità immaginaria i, lo zero (0), e l'unità (1) in un'unica, elegante equazione.

La formula di Eulero non solo dimostra una profonda relazione tra diverse aree della matematica, ma ha anche applicazioni pratiche in ingegneria, fisica, e altri campi scientifici, specialmente in contesti che coinvolgono fenomeni periodici e l'analisi dei segnali.

Perchè i logaritmi a base e sono detti naturali

I logaritmi naturali, identificati come logaritmi a base e sono definiti "naturali" non per una convenzione arbitraria, ma perché emergono spontaneamente attraverso vari principi e fenomeni naturali e matematici.

Questa "naturalità" si manifesta in diverse maniere significative.

Presenza in fenomeni naturali: I logaritmi naturali appaiono in contesti di crescita e decrescita naturale, come nella modellazione della crescita della popolazione, nel decadimento radioattivo, e nelle leggi che regolano le reazioni chimiche. Il fatto che la base e modelli così bene questi fenomeni deriva dalle sue proprietà uniche, rendendola una scelta "naturale" per queste applicazioni.

Calcolo infinitesimale
: Nel campo del calcolo, la funzione esponenziale ex è l'unica funzione che è esattamente uguale alla propria derivata. Questa proprietà rende le equazioni che coinvolgono ex (e, per estensione, i logaritmi naturali) particolarmente eleganti e semplici da trattare, soprattutto in contesti di differenziazione e integrazione. Per esempio, la derivata di ln(x) è 1/x, e l'integrale di 1/x è ln(x), dimostrando la naturalezza dei logaritmi naturali nel linguaggio del calcolo.

Semplificazione matematica
: I logaritmi naturali possiedono proprietà algebriche che semplificano l'analisi matematica, come nella risoluzione di equazioni differenziali o nella somma di serie infinite. La base e facilita queste operazioni, rendendo i calcoli più diretti e intuitivi.

Universalità e applicabilità
: Oltre alla matematica pura, i logaritmi naturali trovano applicazione in una vasta gamma di discipline scientifiche, dall'economia alla fisica, dove processi che esibiscono una crescita esponenziale o logaritmica sono meglio descritti utilizzando la base e. La loro presenza trasversale attesta la loro fondamentale "naturalità" nel descrivere il mondo.

 

Un esempio dell’uso di : il calcolo dell’interesse composto

Il numero di eulero è alla basa del calcolo dell'interesse composto, fondamento della finanza: l'uso si basa sulla formula esponenziale ert , dove r è il tasso di interesse e t il tempo, mostrando come investimenti e prestiti crescano nel tempo.

La relazione tra il numero e e il calcolo dell'interesse composto emerge quando si considera la capitalizzazione continua di un interesse su un prestito o un investimento.

La formula base per calcolare l'ammontare futuro A di un investimento iniziale P con un tasso di interesse annuale r capitalizzato n volte all'anno, dopo t anni, è data da:

Tuttavia, se si lascia che il numero di periodi di capitalizzazione n cresca all'infinito (ovvero, se l'interesse viene calcolato e aggiunto al capitale un numero infinito di volte all'interno di un anno, o capitalizzazione continua), si arriva a una situazione in cui si applica il numero e

In questo caso, l'equazione si trasforma nella formula per l'interesse composto con capitalizzazione continua:

Questa espressione può essere riscritta usando la definizione di e:

quando n tende all'infinito:

Questa formula mostra come il capitale P cresca esponenzialmente con un tasso di crescita su un periodo di tempo t dove e è la base della crescita esponenziale.

Vediamo un esempio pratico per chiarire.

Supponiamo di avere un prestito o un investimento di 1000€ (quindi P = 1.000 €) con un tasso di interesse annuale del 5% (quindi r = 0.05) per 10 anni (t = 10). Utilizzando la formula per l'interesse composto con capitalizzazione continua, possiamo calcolare l'ammontare futuro A.

A = 1000 e0,05x10

Calcoliamo il valore di A.

L'ammontare futuro del prestito o dell'investimento, con un capitale iniziale di 1000€, un tasso di interesse annuale del 5% e con capitalizzazione continua per 10 anni, è di circa 1648,72€.

  

Il numero di eulero e la bomba atomica

Il numero e, una delle costanti matematiche più fondamentali, si trova al cuore di uno degli sviluppi tecnologici più trasformativi e controversi del XX secolo: la bomba atomica.

La connessione tra e e questa potente arma deriva dalle leggi della fisica nucleare e dalle equazioni matematiche che governano sia la fissione nucleare sia le reazioni a catena necessarie per scatenare un'esplosione atomica. Nel contesto della fisica nucleare, e emerge con preminenza nella legge del decadimento radioattivo. Questa legge matematicamente elegante descrive come la quantità di un isotopo radioattivo diminuisca nel tempo, seguendo una curva esponenziale che dipende intrinsecamente da e.

In termini pratici, questa equazione permette agli scienziati di calcolare la velocità con cui un materiale radioattivo perde la sua radioattività, un concetto cruciale nella manipolazione dei materiali fissili.

Ancora più rilevante per la bomba atomica è il ruolo di e nelle equazioni che modellano le reazioni a catena. Queste reazioni sono il processo mediante il quale la fissione di un nucleo atomico induce la fissione di nuclei vicini, creando una cascata di eventi che può culminare in un'enorme liberazione di energia. La matematica delle reazioni a catena, che necessita di calcoli di precisione per predire quando una massa di materiale fissile raggiungerà la criticità (il punto in cui la reazione diventa autosostenuta), si avvale profondamente delle proprietà degli esponenziali basati su e.

La realizzazione della bomba atomica ha richiesto non solo una comprensione teorica di questi processi ma anche la capacità di applicare tali concetti in calcoli estremamente complessi. Gli scienziati dovevano determinare con precisione come vari fattori, come la massa e la forma del materiale fissile, influenzassero la probabilità di innescare una reazione a catena sostenuta. Questi calcoli, fondamentali per il design dell'arma, si affidavano alla matematica di e per descrivere comportamenti esponenziali in modo gestibile e prevedibile.

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