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La problematica del Porto di Tremestieri vista dall'Ing. Carmelo Cascio

Ing. Carmelo Cascio e il Porto di Tremestieri

I più giovani con molta probabilità non lo conosco.

L'Ing. Carmelo Cascio è il "Don Chisciotte" degli Ingegneri, ma con tante vittore in campo professionale.

Persona buona, perbene e che crede fermamente nelle sue "convinzioni". Giuste per alcuni e opinabili per altri.

Nella Sua lunga carriera si è sempre confrontato e anche scontrato con realtà a Lui non consone.

"Il giusto" non è quello che si vede, ma è ciò che andrebbe fatto.

E' un "accanito" lettore di Ingenio Messina.

Ci ha chiesto di pubblicare una delle Sue tante lettere che rappresentano per Lui delle "battaglie" in virtù di un modo collettivo di agire "sbagliato".

Una tra queste è quella indirizzata ai Nostri governanti in relazione alle problematiche del Porto di Tremestieri.

Buona lettura .............

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Presidente del Consiglio dei Ministri 

                                                                                            Dr. Matteo  Renzi

                                                                                            Ministro delle Infrastrutture

                                                                                            Dr. Graziano del Rio

                                                                                            Ministro dell’Economia  prof. Carlo Padoan

                                                                         

Oggetto:   Porto  di Tremestieri - Attraversamento dello Stretto di Messina- Problematiche e Proposta  per  evitare “ulteriore”  sperpero ( 70 milioni di euro) di danaro Pubblico. Proposta di Commissariamento del Comune di Messina.

Con riferimento all’oggetto, nella qualità di cittadino e professionista (ingegnere), sottopongo all’attenzione  delle  Autorità in indirizzo  quanto segue:

premetto che il  Porto di Tremestieri di Messina, realizzato  con i  poteri speciali  governativi per motivazioni ovvie, a tutti  note,  ha mostrato la sua totale inadeguatezza.

La realizzazione di un’opera pubblica “strategica” richiede competenze  “specialistiche”, nel senso che, il curriculum professionale dei tecnici progettisti dovrebbe essere accompagnato da esperienza maturata sul campo.

Nel caso specifico, non sarebbe azzardato affermare  che si sarebbe dovuto ricorrere agli  Ingegneri navali della Marina Militare  che, quasi certamente, non avrebbero condiviso il progetto, che è stato realizzato. 

Ciò premesso, in  vista dell’ampliamento del Porto di Tremestieri, opera, peraltro, già finanziata, formulo le seguenti considerazioni e proposte.

1-    Tenuto conto degli eventi frequenti che ne bloccano il regolare funzionamento  (crollo di manufatti; insabbiamento, etc…..),  è improcrastinabile, valutata l’assoluta  inadeguatezza dell’attuale Porto, (a partire dalla scelta del sito), bloccarne il raddoppio, anche se è  in appalto.

Le navi della “CARTOUR”, tratta Salerno -Messina, attraccano al molo Norimberga; il mare, in prossimità delle due invasature del Porto di Tremestieri, ha una profondità di appena cinque ( 5 ) metri e, per l’effetto, le Navi con un pescaggio superiore ai 5 metri, non possono accedere alle banchine del Porto stesso !  

Le navi, con pescaggio superiore ai 5 metri come  le Cartour (della flotta Caronte Tourist ),-Messina- Salerno  - attraccano al molo Norimberga  e  per raggiungere l’Autostrada, percorrono la via S. Ranieri. 

Il Ponte che insiste sul cavalcavia ed immette il traffico sulla  via La Farina, a causa della   sua  vetustà, presenta  seri  problemi strutturali  sul piano della  sicurezza  e, ciononostante,   quotidianamente  deve  sopportare  il carico dei Tir. Quest’ultimi, sia quelli diretti al molo Norimberga (Cartour)  che quelli  diretti alla Stazione marittima (approdo utilizzato dalle navi delle Ferrovie dello Stato (con –inspiegabile- noleggio alla Società  privata Bluferries), per raggiungere lo svincolo autostradale Messina Centro , percorrono  il   viale Europa,  segmento viario cittadino i cui impalcati versano in pessime condizioni di sicurezza ,circostanza , ben nota , a chi di competenze  (Comune e Genio civile) .

Sembra ovvio evidenziare come la soluzione  definitiva, che si presenta  piu’ efficace e meno  costosa,  risieda  nella    realizzazione    di  via Don Blasco, opera strategica    per  questa   città ,   progettata da un ventennio  ma   abbandonata all’incuria  volontaria delle Amministrazioni .

Mediante questa opera, le Navi attraccherebbero al Porto storico e, attraverso la via Don Blasco in un primo momento, imboccherebbero   l’asse viario dello svincolo Messina- Gazzi , successivamente, ultimata  la stessa via Don Blasco, arriverebbero direttamente allo  svincolo di Tremestieri:  detto svincolo collegherebbe poi la  via Don Blasco con l’Autostrada Messina-Catania e con la tangenziale collegata  all’Autostrada Messina Palermo.

Per l’effetto, la città si libererebbe di autovetture e TIR, con benefici notevoli sia sul piano economico che sotto il profilo della   regolarità e continuità del servizio   di traghettamento in considerazione del fatto che il Porto storico non solo ha un pescaggio di oltre 12 metri ma trova riparo dalle sciroccate, attraverso la Falce naturale ed i Monti calabri.

Viceversa, il Porto di Tremestieri che è situato molto più a Sud del Porto storico, non essendo protetto dai Monti calabri è un porto “in mare aperto“ e , quindi , soggetto alle insabbiature  ad ogni sciroccata ,evento tragico che si riversa sulla già caotica viabilità cittadina,  senza  contare il carico economico del  dragaggio  per l’Autorità Portuale .        

Per i motivi esposti   dai quali ritengo che possa emergere non solo la realtà dei fatti che hanno fortemente penalizzato questa città, ma anche   la peculiarità  del  suo territorio ,  auspico,  per il bene della  collettività, che il  Governo  revochi  i Poteri speciali  trasferiti alle Autorità locali, affidandoli  direttamente allo stesso Ministero delle Infrastrutture.

Resto comunque a disposizione per ogni eventuale approfondimento. 

Ing. Carmelo Cascio

IN DATA SUCCESSIVA L'ING. CASCIO INVIAVA AL MINISTRO TONINELLI IN PROSECUZIONE DELLA PRIMA UNA SECONDA NOTA CHE SI RIPORTA

Ad integrazione della mia relazione tecnica,  datata 12 Dicembre 2015- facente parte integrante di questa nota-  inviata al  Governo,  riscontrata dal sig. Presidente del Consiglio dr. Matteo Renzi , preciso quanto segue:

 

-Nell’anno 2002 il Governo ha accolto l’istanza del Comune di Messina tendente ad ottenere un  finanziamento  straordinario  risolutivo alle problematiche causate, sia dalle  autovetture e, in modo particolare dai  TIR che attraversavano la Città, per recarsi agli imbarcaderi.

 

-Pero’, il sito  proposto  dal Comune al Ministero delle Infrastrutture , utile alla costruzione  del nuovo Porto, è stato Sonoramente bocciato dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici-Organo Tecnico Superiore dello Stato.

 

Per queste ragioni, l’Amministrazione comunale, ha nominato una commissione di esperti (ipotizzo pro domo sua!) che ha dichiarato  idoneo lo stesso sito .

Infine aggiungo che, dal sito   dell’Ufficio del Genio civile di Messina, ho prelevato dal link Opere strategiche n. 3 note inviate a varie Istituzioni: Soggetto Responsabile della O.C. D.P.C,  Impresa COEDMAR, Provveditorato Regionale Opere Pubbliche, Capitaneria di Porto, Autorità Portuale,  Direzione Generale per la Vigilanza sulle Autorita’ Portuali, note tutte a firma dell’ex Ingegnere Capo Leonardo Santoro, precisamente:

 

-15 dicembre 2015 prot. N. 116869/DAT

 

-16 dicembre 2015 prot. N.117319/DR

 

-14.02.2018, Prot. 35221

 

Queste tre note e, in modo particolare l’ultima, sono una bocciatura del Progetto stesso.

 

La circostanza che lo stesso Ingegnere Leonardo Santoro, sia stato trasferito successivamente all’emissione dell’ultimo parere, ad altro incarico (Direttore  generale del CAS- Consorzio siciliano autostrade) è soltanto una …..coincidenza..?

 

E’ allarmante inoltre  la circostanza che la Commissione Tecnica Regionale dell’Assessorato alle Infrastrutture che ha approvato il Progetto a maggioranza, abbia cassato la valenza strategica di questa Opera Pubblica…!

 

Infatti, una Opera pubblica strategica deve avere vita per almeno 100 Anni!

 

Domanda: un Porto (definito di importanza vitale per la Citta’) Finanziato con O.C.D.P.C. n. 133/2013, puo’ non essere strategico?

 

Auspico pertanto che S.E. il Prefetto e tutte le altre Autorita’ in indirizzo, VALUTINO  di fare rivisitare integralmente tutta la fase progettuale, ad iniziare dalla scelta del sito, a Tecnici con competenze “SPECIALISTICHE”, provenienti dall’Alta Italia, ipotizzo Ingegneri Ufficiali della Marina Militare, del Genio Militare e del Genio Militare della Marina.

 

Questa nota è formulata dallo scrivente come semplice cittadino che crede ancora nel dettato costituzionale, in particolare, l’Art. 97 della Costituzione che sostanzialmente afferma come l’attività della Pubblica Amministrazione debba essere ispirata ai criteri  del buon andamento, imparzialità, economicità, trasparenza.

 

Deferenti ossequi.

 

Sarteano 12 Novembre 2018                                  Ing. Carmelo Cascio