La progettazione per l’ammissibilità al finanziamento e per il raggiungimento degli obiettivi.
PO-FESR Sicilia 2014-20 - Azione 4.2.1 - Incentivi alle imprese
PO-FESR Sicilia 2014-20 - Azione 4.2.1 - Incentivi alle imprese
Premesse
L’Autore ha elaborato in sintesi tecnica l’esegesi della misura di finanziamento in favore delle imprese, esplicitando, nell’ambito del contesto normativo regionale e, più ampio, della regolamentazione europea, i requisiti e le modalità che guidino nella scelta strategica per la composizione del progetto degli interventi di miglioramento energetico.
Tale elaborazione ambisce, altresì, ad essere di impulso per l’ampia platea di Ingegneri e Imprenditori che riconoscono nell’efficientamento energetico una opportunità, con l’intento di facilitare il dialogo e di orientare l’interesse, comune alle due categorie, nella direzione dei nobili obiettivi dell’UE.
Generalità
Il Bando regionale emesso dal Dipartimento dell’Energia con decreto del Dirigente Regionale n. 870 del 17/10/2018 rappresenta l’attuazione della misura di sostengo prevista dall’Azione 4.2.1 del Programma operativo FESR Sicilia 2014-20, Asse prioritario 4 “Energia Sostenibile e Qualità della Vita”; è stato pubblicato su S.O. della GURS del 26 Ottobre u.s.
È conforme all’Approccio strategico e coopera al raggiungimento degli Obiettivi tematici per i Fondi SIE previsti nelle disposizioni sui Fondi europei indicati dal Regolamento (UE) n. 1303/2013.
L’oggetto del bando è la concessione di incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese, compresa l'installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l'autoconsumo.
Si tratta di una occasione unica, nel suo genere, in favore delle imprese siciliane (ad esclusione di alcune categorie meglio appresso specificate) sotto forma di contributo a fondo perduto, che funzionerà da motore di sviluppo e di opportunità professionali e riduzione degli impatti ambientali dovuti agli usi energetici.
L’Azione 4.2.1 riguardante “Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa l'installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l'autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza”, già nella Programmazione Operativa 2016-2018, ha trovato una prima applicazione nella Scheda di preinformazione dell’avviso e successivamente nella Bozza di Avviso del giugno 2018.
Infine il decreto del Dirigente Generale del Dip. Reg. dell’Energia n 870 del 17 ottobre ha dato approvazione all’Avviso con pubblicazione in GUSR il giorno 26 ottobre.
Le finalità e gli obiettivi
L’azione regionale è finalizzata all’ammodernamento energetico del sistema produttivo siciliano, partendo da quello delle PMI.
Si tratta, nel dettaglio, dell’ammodernamento infrastrutturale ed impiantistico delle imprese coinvolte (secondo i criteri di ammissibilità di cui si dirà in seguito), attraverso l’efficientamento sia delle strutture sia dei cicli produttivi. Per il raggiungimento degli obiettivi è finanziabile anche l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile da sfruttare esclusivamente per autoconsumo.
L’efficacia degli interventi di efficientamento deve essere subordinata alla realizzazione di audit energetici atti a certificare la situazione ante-operam e a definire il riferimento per la valutazione dei risparmi conseguiti post-operam.
I risultati che si intendono ottenere sono, pertanto, relativi alla riduzione dei consumi energetici (secondo requisiti quantitativi minimi) e delle emissioni climalteranti; è atteso un risparmio complessivo in termini di energia primaria pari almeno al 20%.
L’ammodernamento tecnologico delle strutture e dei cicli produttivi delle PMI contribuirà ad una sostanziale riduzione dei loro consumi a vantaggio sia delle performance ambientali che della riduzione dei costi di produzione, con evidenti ricadute in termini di competitività del sistema produttivo nel suo complesso.
Le stesure dell’Avviso
La Scheda di preinformazione (di giugno) riportava una sintesi della misura di sostegno, senza alcuna indicazione della valutazione dei punteggi utili all’ammissibilità al finanziamento.
La prima stesura, Bozza di Avviso, invece, delineava tutti gli aspetti concernenti le modalità e i requisiti qualitativi e quantitativi per l’ammissibilità al finanziamento, con relativi calcoli e punteggi.
Contestualmente veniva innalzata la soglia minima di finanziamento da 20.000 a 50.000 euro (costo totale ammissibile di progetto).
Le modalità di calcolo dei punteggi, tuttavia, sembrava rendessero particolarmente difficile l’accesso alle micro e piccole imprese data l’oggettiva difficoltà delle stesse ad ottemperare ad uno dei requisiti previsti, anche in virtù dell’innalzamento del costo totale ammissibile di progetto minimo: l’incidenza del risparmio energetico in termini di energia primaria, alla luce della soglia di 50.000 euro del costo totale di progetto, risultava svantaggiosa per le imprese di piccola taglia […].
Tale circostanza è stata dall’Autore eccepita e le perplessità trasmesse al Servizio 4 del Dipartimento Regionale dell’Energia che ne ha preso atto, tant’è che nella versione definitiva dell’Avviso verrà modificato il “peso” nel calcolo dei punteggi, tentando di riequlibrare le probabilità di accesso al finanziamento per le categorie di impresa ammesse.
In definitiva nell’Avviso nella stesura finale del 17 ottobre sono riportati i requisiti quantitativi di accesso al finanziamento sotto forma di punteggi relativi ai “criteri oggettivi di valutazione” sostanziali e premiali.
Imprese ammesse
Le imprese ammesse al finanziamento sono quelle rientranti nelle categorie di micro, piccole e medie imprese (PMI) definite nel Regolamento (UE) 651/2014 e sono, pertanto, escluse le categorie disciplinate dal Regolamento (UE) 1379/2013 nei settori: pesca e acquacoltura, produzione primaria dei prodotti agricoli, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (in alcuni casi) e carbonifero; sono inoltre vigenti le limitazioni previste dal Regolamento (UE) 1303/2013 riguardanti gli investimenti finalizzati alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, di cui alla Direttiva 2003/87/CE, nei casi di industria dei prodotti minerali, produzione e trasformazione di metalli ferrosi ed altre di entità particolarmente rilevante.
I liberi professionisti (senza distinzione tra la loro iscrizione ad albo o meno) sono equiparati alle imprese come esercenti attività economica, sicché ai sensi del Regolamento (UE) 1303/2013 e ss.ii. è loro garantito l’accesso ai Fondi Strutturali e di Investimento Europeo.
In particolare i beneficiari devono esercitare attività economica classificata (cod. ISTAT ATECO 2007) nei settori:
- estrazione di minerali da cave e miniere,
- fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, esclusivamente per il codice 35.30,
- fornitura di acqua, reti fognarie, gestione dei rifiuti e risanamento,
- costruzioni,
- commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli,
- trasporto e magazzinaggio, esclusivamente per i codici 52.10.10, 52.10.20 e 52.29.22.
- attività dei servizi di alloggio e ristorazione,
- servizi di informazione e comunicazione,
- attività Immobiliari,
- attività professionali, scientifiche e tecniche,
- noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese,
- istruzione,
- sanità e assistenza sociale,
- attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento,
- altre attività di servizi, con esclusione dei codici 94.
La dotazione finanziaria e i massimali di finanziamento
La dotazione finanziaria complessiva disponibile è pari a 37 Milioni di euro, spendibili negli esercizi finanziari 2019, 20 e 21, di cui il 75% riservati alle PMI (27.750.000 euro). Tuttavia, previo provvedimento, potranno essere, in futuro, integrate risorse per aumentare l’efficacia finanziaria.
Ciascun Soggetto proponente può presentare una sola domanda di partecipazione.
Il costo totale ammissibile del progetto presentato non può essere:
- inferiore a euro 50.000,00 euro, IVA esclusa;
- superiore a euro 3.000.000, al netto di IVA, nel caso di soggetti proponenti PMI non-energivore (DM 5.4.2013),
- superiore a euro 5.000.000, al netto di IVA, nel caso di soggetti proponenti PMI energivore (DM 5.4.2013) e grandi imprese.
Requisiti di ammissibilità generale
È richiesto alle imprese il possesso di una serie di requisiti di ammissibilità; in particolare le stesse devono:
· essere in regola con:
- gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali,
- con la normativa antimafia;
· possedere:
- la capacità economico-finanziaria, comprovata nella misura minima relativa alla quota di investimento non coperta da contributo, documentata mediante l’esibizione di attestazione bancaria,
- capacità di contrarre con la pubblica amministrazione;
· avere sede o unità produttiva locale ubicata nel territorio della Regione Siciliana;
· non essere stato destinatario, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione dell’Avviso, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni;
· osservare gli obblighi dei contratti collettivi di lavoro e rispettare la normativa in materia di:
- prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali;
- salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
- inserimento dei soggetti con disabilità;
- pari opportunità;
- contrasto del lavoro irregolare e riposo giornaliero e settimanale;
- tutela dell’ambiente.
Requisiti tecnici
È inoltre richiesto il possesso, alla data di presentazione, di:
- Diagnosi energetica realizzata in conformità ai criteri espressi all'allegato 2 al D.lgs n.102 del 2014, predisposta da soggetti di cui all’art. 8 del D. lgs. 102/2014, quali: Esperti in Gestione dell’Energia, Auditor Energetici, Energy Service Companies, certificati da Organismi accreditati ai sensi dell’art.8, comma 2 del D. lgs. 102/2014;
- un Piano di monitoraggio e valutazione in itinere/ex-post in grado di dimostrare l’efficacia degli interventi rispetto agli obiettivi energetico-ambientali (alla conclusione dell’operazione di monitoraggio di almeno 12 mesi dovrà essere predisposta una relazione finale che evidenzi i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati, corredata da idonea comprovante documentazione).
Interventi ammessi:
Sono agevolati, con riferimento al Reg. UE 651/2014:
A. gli investimenti a favore di misure di efficienza energetica (art. 38),
B. gli investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (art.41) esclusivamente per l’autoconsumo,
C. la diagnosi energetica (art.49 del Reg.),
con le seguenti limitazioni:
- gli interventi della tipologia B e C sono ammessi se abbinati all’intervento di tipologia A.
- non sono ammissibili i programmi di investimento che prevedono il solo intervento della tipologia C o il solo intervento della tipologia B.
- nel caso in cui l’intervento proposto preveda l’efficientamento energetico di un’unita produttiva articolata su più siti, tali condizioni varranno per ogni sito oggetto di intervento.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono quelle relative a:
Investimenti Tipologia A
- fornitura dei componenti necessari alla modifica dei processi o che mirano all’efficientamento di impianti già esistenti;
- installazione di nuove linee di produzione che mirano all’efficientamento di impianti già esistenti (in sostituzione degli stessi);
- sistemi intelligenti di automazione e controllo per l’illuminazione e la climatizzazione interna sempre che siano utilizzati i sensori di luminosità, presenza, movimento, concentrazione di umidità, CO2 o inquinanti;
- fornitura e installazione di nuovi impianti produttivi e/o macchinari ad alta efficienza energetica e/o di hardware che mirano all’efficientamento energetico degli impianti produttivi e/o dei macchinari già esistenti;
- fornitura e installazione di software necessari al funzionamento degli impianti produttivi e/o dei macchinari e/o dell'hardware di cui ai precedenti punti. Tali spese sono ammesse nel limite massimo del 3% dell’investimento complessivamente ammissibile a finanziamento.
Investimenti Tipologia B
- Installazione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile destinati all’autoconsumo nel limite di potenza nominale non superiore a 1 MWe.
Investimenti Tipologia C
- Audit energetico (ante-operam), per le micro, piccole e medie imprese (escluse le grandi imprese e le imprese a forte consumo di energia, di cui al D.Lgs 102/2014 e ss.mm.ii), fino a un massimo di euro 10.000, predisposte da soggetti di cui all’art.8 del D. Lgs. 102/2014, ovvero: società di servizi energetici (ESCO), esperti in gestione dell’energia (EGE) o Auditor energetici, certificati da Organismi accreditati ai sensi dell’art.8 comma 2 del D. Lgs. 102/2014.
Spese non ammissibili:
Non sono ammesse a finanziamento le spese sostenute:
- per consulenze di qualsiasi genere ad eccezione degli audit energetici;
- per opere murarie di qualunque genere e opere ad esse assimilate (es. sostituzione infissi, scavi, tracce per impianti), escluse quelle necessarie per gli impianti a FER;
- relative a beni (compreso il suolo) e servizi erogati da persone fisiche o giuridiche collegate, a qualunque titolo diretto o indiretto, con il richiedente;
- riferite a investimenti di mera sostituzione, senza risparmio energetico.
Misura massima del contributo, a fondo perduto:
Tipologia |
Descrizione investimenti |
Micro e Piccola impresa |
Media impresa |
Grande impresa |
A
|
a favore di misure di efficienza energetica |
65% |
55% |
45% |
B |
volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili – costo di investimento FER individuabile come “distinto” all’interno dell’investimento complessivo o riferibile ad analogo investimento rispettoso dell’ambiente |
80% |
70% |
60% |
|
volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili – costo di investimento FER non riferibile ad analogo investimento rispettoso dell’ambiente |
65% |
55% |
45% |
C
|
studi ambientali (audit energetici) |
70% |
60% |
/ |
Documentazione tecnica
Il Progetto, oltre alla documentazione economica e di verifica amministrativa, deve comprendere la documentazione tecnica.
In fase di istanza, pertanto, dovranno essere prodotti, fra gli altri, i seguenti documenti/elaborati tecnici:
- la diagnosi energetica (nelle modalità e a firma dei soggetti prima detti);
- progetto di efficientamento energetico, redatto da un Tecnico competente per materia, abilitato e iscritto all’Ordine professionale, dotato di tutti gli elaborati tecnici e grafici connessi alla tipologia di investimento (per es.: le caratteristiche tecniche dei sistemi e delle tecnologie attraverso schede tecniche, manuali tecnici, ecc.; gli schemi d’impianto; la strumentazione di misura; la sintesi dei bilanci di materia e di energia che interessano il processo produttivo; i costi di realizzazione strettamente riconducibili al progetto; i calcoli illuminotecnici nella situazione ante/di riferimento e post intervento, ecc..);
- la relazione tecnica avente ad oggetto il Piano di monitoraggio e valutazione in itinere/ex post, in grado di dimostrare l’efficacia dell’intervento in termini di maggiore risparmio energetico e riduzione delle emissioni climalteranti, assicurando una normalizzazione delle condizioni che influiscono sul consumo energetico a parità di servizio reso;
- la dettagliata analisi dei prezzi (perizia giurata in Tribunale), relativa ai beni e servizi oggetto del programma d’investimento proposto, attestante la congruità degli stessi prezzi e con indicazione dettagliata di beni e servizi (quantità, marca e modello, prezzi unitari e prezzi totali), redatta da un Tecnico abilitato esterno all’impresa, iscritto a un Ordine o Albo professionale competente per materia, accompagnata da almeno tre preventivi per ogni tipologia di bene e/o servizio;
- la perizia giurata, redatta da un Tecnico abilitato esterno all’impresa, iscritto a un Ordine o Albo professionale competente per materia, attestante il livello di progettazione nonché le autorizzazioni, i N.O. e i pareri di cui il progetto tecnico è dotato e quelle ancora da ottenere per completare l’iter autorizzativo, l’eventuale cantierabilità, nonché l’esistenza o meno di vincoli normativi di qualsiasi natura.
Procedura e tempi
La procedura di valutazione è a sportello (prenotazione) e dovrà essere effettuata entro la finestra temporale che si aprirà il 75° giorno a decorrere dalla data di pubblicazione su GURS e si chiuderà il 90° giorno.
La prenotazione darà luogo al rilascio di un ticket che consentirà di presentare la domanda e la documentazione prevista a partire dalle 24 ore successive al rilascio del ticket stesso ed entro le ulteriori successive 48 ore.
Entro ulteriori cinque giorni dovrà essere trasmessa la documentazione integrale a mezzo supporto digitale, all’indirizzo del Dip. Regionale dell’Energia.
Le domande saranno finanziate fino ad esaurimento delle risorse disponibili, in ordine di prenotazione, fermo restando il raggiungimento del punteggio minimo di ammissibilità che viene fissato in 50 punti su 100 (50/100), secondo i criteri sostanziali e premiali di cui si è detto.
L’erogazione dei contributi avverrà mediante:
- anticipazione (circa il 40%),
- acconti (circa il 50%),
- saldo finale (circa 10%).
Conclusioni e suggerimenti dell’Autore
Il soddisfacimento dei “criteri oggettivi di valutazione”, che determina tra l’atro il superamento della soglia minima di accesso, è strettamente relazionato alle caratteristiche dell’impresa con particolare riferimento alla varietà di vettori energetici in uso ed al livello di efficientamento già in essere presso le strutture e gli impianti in esercizio.
È inoltre rilevante il tipo di intervento di miglioramento energetico che si intende operare, considerando che il risultato numerico relativo al calcolo dei punteggi dipende da un mix di:
- risparmio energetico in fonti primarie,
- ricorso a FER per l’autoconsumo
- riduzione di emissioni di CO2
- costo specifico di progetto, cioè il costo dell'investimento rapportato al risparmio di energia primaria conseguibile con il progetto.
In parte, generano punteggio utile interventi che ricorrano a strumenti elettronici di modellazione per edifici e infrastrutture e l’adozione di sistemi di regolazione e della gestione tecnica degli edifici oppure sistemi di gestione dell’energia.
È da sottolineare, infine, che un livello di progettazione “cantierabile” garantisce un bonus di punteggio importante.
Si può pertanto affermare che l’approccio alla partecipazione alla misura di finanziamento deve avvenire attraverso ponderazioni tecniche ed economiche delicate, che permettano equilibri tali da soddisfare al contempo le esigenze dell’impresa ed i requisiti del Bando.
La scelta strategica tecnico/economica è, quindi, di fondamentale importanza e non può essere subordinata a valutazioni esclusivamente di carattere tecnologico o commerciale.
La progettazione tecnica (il design) strutturale, infrastrutturale, impiantistica che ne deriva dovrà essere condotta, verosimilmente, nel livello esecutivo e dovrà abbracciare le più innovative applicazioni strumentali di modellazione progettuale e contemplare le più attuali ed efficienti tecnologie impiantistiche da implementare, sia dal punto di vista costitutivo che gestionale.
Ing. Guido DONATO MOZER
Energy Manager - Esperto in Gestione dell’Energia Civile & Industriale UNI11339