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Legge sulle Professioni tecniche: suddivise le competenze, stop alle sovrapposizioni, Ok all tariffe

Presentato un progetto di legge per il riordinamento delle professioni tecniche, che tenga conto della Direttiva UE in materia di Professioni Regolamentate, e del Jobs Act in discussione alle camere.

Ecco la sintesi delle novità più importanti:

  • Professionisti non laureati: (Geometri, Periti) la competenza esclusiva sulla normativa amministrativa (pratiche edili, catasto, urbanistica, …).
  • Professionisti con laurea triennale: non potranno più operare come liberi professionisti, mentre sarà favorito il loro inquadramento nell’ambito dei lavoratori dipendenti, per favorirne il riconoscimento e la valorizzazione.
  • In ambito edile e civile la Progettazione e la Direzione Lavori - ristrutturazione e nuovi lavori - dovranno prevedere sempre la presenza di due figure che avranno delle competenze esclusive: ingegnere: per la parte energia (quindi anche efficientemente energetico), strutturale, impiantistica e geotecnica - architetto: rilievo, progettazione architettonica.
  • La figura del responsabile di cantiere sarò riservata ai geometri con almeno 10 anni di attività (albo speciale).
  • Agli agronomi l’esclusiva sulla paesaggistica.

In sostanza gli architetti non potranno più firmare i calcoli strutturali o la progettazione di interventi energetici (o la certificazione energetica), perchè sarà riservato agli ingegneri. Ai Geometri è riservata un'attività più normativa. Sorpresa per il passaggio agli agronomi della parte paesagistica. Per gli edifici vincolati il coordinamento progettuale degli interventi di recupero e conservazione va agli architetti, ma deve essere prevista la presenza di un ingegnere per la parte statica ed e

  • Per gli altri settori industriali si evidenzia la parte dedicata all’ICT: ogni sito, ogni banca data, ogni sistema digitale dovrà avere un responsabile delle security che sia un ingegnere iscritto all’ordine. Tutti i professionisti tecnici dipendenti nella PA che si occupano di progettazione, direzione lavori, collaudo dovranno essere iscritti all’ordine.
  • Prevista anche la fusione tra matematici, chimici e fisici.il riordino consentirà di poter tornare alle tariffe minime professionali.

Sintetico il commento di Armando Zambrano, coordinatore della Rete delle professioni: "Finalmente si fa chiarezza: e la rete delle professioni dovrà assorbire i consigli. Fondamentale tornare alle tariffe.”

 

 


Sì, è un pesce d'aprile, ma come gli anni scorsi abbiamo voluto "scherzare" per lanciare una riflessione su un tema serio. Insieme all'ing. Gianluca Oreto di Lavori Pubblici abbiamo deciso di pubblicare questo articolo (in versioni diverse, ma con gli stessi contenuti) non perchè condividessimo quanto abbiamo scritto ma perchè vi è la certezza che occorre mettere mano al sistema delle professioni tecniche.

Io ho ho già cinquantanni, sono ingegnere chimico, le mie scelte le ho fatte e il mio destino me lo sto giocando con le mie mani. Ma mia figlia che ha sei anni e le piace disegnare case, ponti, scuole, ... che futuro potrà avere ? abbiamo un sistema universitario che prevede la possibilità di dare lauree triennali e magistrali su una miriade di specializzazioni per poi ... dopo la laurea con un imbuto metafisico cancellarle tutte e consentire a tutti di fare tutto. Che senso ha specializzarsi in trasporti se poi della stessa materia si potrà occupare chi non ha seguito lo stesso percorso di studi.

Lo stesso sistema di formazione obbligatoria ha lo stesso errore di fondo:  io devo fare 30 crediti, se poi li prendo per una materia afferente la mia specializzazione o andando in una fiera non frega niente a nessuno. Trovo veramente obsoleto tutto il sistema attuale, che come unico risultato ha una concorrenza trasversale al massimo ribasso, resa drammatica poi dalla ignobile abolizione delle tariffe. Si, con il nostro pesce di aprile abbiamo scherzato, ma occorre che qualcuno si faccia carico di questo enorme problema, e superando il concetto della difesa del passato, provi a ridefinire un quadro che possa aiutarci nel futuro.

Anche perchè mentre noi ci occupiamo del passato ci sono interi settori che avrebbero bisogno di una legge che obblighi "la firma" di un professionista iscritto all'ordine a garanzia. Penso ai gestionali delle banche dati, penso all'amministrazione dei condomini ... Dobbiamo far capire a chi ci governa che non basta essere uno "smanettone" per poter garantire la privacy dei dati gestiti da un soggetto terzo. Dobbiamo far capire a chi ci governa che non basta un corso di 40 ore per amministrare un immobile che oggi peraltro rappresenta il principale committente edile attivo nel mercato.

Mi scuso quindi con i nostri lettori, che spero abbiano compreso il "buon fine" che ci ha animato.

Andrea Dari

PS: a proposito, Carlo Lorenzini è il vero nome di Collodi, l'autore di Pinocchio