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Massimo ribasso negli Appalti: l'ANAC da l'ok per i piccoli lavori

Massimo ribasso negli Appalti sotto al milione: l'ANAC risponde positivamente al MIT, confermando l'interpretazione secondo cui la procedura è applicabile per l'assegnazione dei cd. piccoli lavori (fino a un milione di euro)

Alle procedure negoziate sotto al milione di euro (cd. piccoli lavori) si può applicare il criterio del massimo ribasso. Lo ha confermato l'ANAC, 'sollevando' i dubbi di stazioni appaltanti e MIT, che aveva inviato di recente una richiesta di interpretazione all'autorità di Cantone sul tema.

Nel parere - di prossima pubblicazione sul sito ANAC -, 'confezionato' in risposta all’interpretazione da date alla norma del Correttivo sul massimo ribasso, viene sbloccata di fatto la possibilità di tornare ad appaltare al massimo ribasso (con metodo antiturbativa) anche gli appalti di importo inferiore al milione di euro assegnati con procedure negoziate, e quindi snellendo iter e tempi di aggiudicazione rispetto a una gara formale.

Nella risposta inviata al MIT l'Anac giudica l'interpretazione mirata a semplificare le micro-assegnazioni da 150mila a due milioni di euro come "l'unica rispondente a criteri di ragionevolezza e dunque pienamente condivisibile". Si evidenzia che "la modifica apportata dal correttivo all'innalzamento della soglia per l'utilizzo del criterio del minor prezzo" esclude "qualsiasi ricaduta sulle procedure di scelta del contraente". In virtù di ciò, "deve ritenersi possibile l'utilizzo del criterio del minor prezzo anche nelle procedure negoziate da 150mila euro e fino a 1 milione di euro".

In definitiva, l'ANAC conferma l'interpretazione del MIT e va incontro a stazioni appaltanti e imprese sulla semplificazione delle piccole gare. Da oggi - ricorsi al TAR a parte - gli enti locali non dovrebbero più aver alcun dubbio sulla possibilità di assegnare questi appalti con le formule semplificate utilizzate finora.