Pavimenti in Cemento naturale: una tecnica antica per l’architettura moderna
Intervista a Luca Coduri, titolare dell’azienda PCM – Pavimenti in Cemento naturale spatolato a mano, che si occupa di pavimentazioni in cemento per uso civile e commerciale.
Il Signor Coduri è titolare di una ditta artigiana Italiana che nel tempo ha sviluppato una particolare tecnica di posa per la realizzazione di pavimenti in cemento spatolato a mano, utilizzando esclusivamente cemento naturale, (senza utilizzare resine, malte cementizie, microcementi, resine cementizie, pavimenti cerati, cemento nuvolato /acidificato, ecc..).
La tecnica di posa messa a punto da PCM consente di realizzare non solo pavimenti in cemento, ma anche di rivestire pareti di bagni, cucine e rivestire mobili in legno e ripiani come i top delle cucine.
1. Signor Coduri, com’è nata l’idea di osservare gli antichi per mettere a punto una tecnica moderna?
L’idea è nata dal fatto che oggi si utilizzano troppi materiali chimici per le costruzioni e le ristrutturazioni degli edifici; ciò comporta aumenti dei costi e risultati non sempre soddisfacenti per molti aspetti. La tecnica utilizzata deriva da uno studio delle antiche arti costruttive; ispirato dai Romani e dalle loro grandi opere, come il Colosseo, sopravvissute nel tempo fino ad oggi. Furono loro ad inventare il primo cemento.
Ho studiato e approfondito; ho iniziato a sperimentare le tecniche antiche naturali per attualizzarle e riproporle ai giorni nostri. E' nato così il mio pavimento in cemento naturale spatolato a mano.
2. Quali sono le peculiarità della tecnica che lei utilizza nelle sue realizzazioni?
Una grande esperienza nel posare puro cemento e acqua con la spatola cercando di creare un pavimento materico e nello stesso tempo liscio, non essendoci componenti chimici che lo auto-livellano come i micro cementi o le resine. Il lavoro non è per semplici spatolatori. E’ necessario intuire gli effetti e le spatolate che usciranno al momento dell’asciugatura per rendere, nell’insieme, gradevole e omogeneo il pavimento in cemento naturale.
3. Su quali supporti possono essere realizzate le pavimentazioni in cemento, quando ad esempio parliamo di ristrutturazione?
Su massetti nuovi, anche con sistemi di riscaldamento a pavimento, su vecchie piastrelle o vecchi supporti in genere, muri e mobili in legno, top delle cucine o mobili da arredamento, in particolari tavoli.
4. Quali sono, sinteticamente, le fasi di posa di questa tecnica artigianale?
Non vi sono grandi segreti o particolari tecniche, solo grande esperienza nel valutare molti fattori ambientali e meteorologici. Il cemento naturale con acqua è molto influenzabile in fase di asciugatura. La tecnica è la stessa degli artigiani dei secoli passati.
5. Le pavimentazioni così realizzate hanno caratteristiche tali da poter essere utilizzate per esterni ed in ambienti aggressivi? Possono considerarsi pavimentazioni resilienti?
Il cemento si usa soprattutto per esterni e per il suo fascino può essere adattato anche all’interno di una abitazione con il vantaggio di non avere fughe, dove si annida lo sporco e soprattutto la facilità di riparazione in caso di caduta di oggetti pesanti a differenza ad esempio di altri prodotti a base resina.
Questa lavorazione unica nel suo genere nel panorama dei pavimenti, ha portato la nostra attività ad essere ricercata anche all’estero da importanti architetti o in particolari ambiti di recupero di beni culturali.
Per scoprire di più sui suoi progetti, su questa sua antica tecnica e su Luca Coduri visita i siti:
www.loftpavimenti.it
www.pavimenticemento.com