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Porte blindate: ok al Bonus Ristrutturazioni

Il montaggio di porte blindate o rinforzate rientra tra i lavori sulle singole unità immobiliari e sulle parti comuni finalizzati alla prevenzione del rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi agevolabili col Bonus Ristrutturazioni

Anche il montaggio di porte blindate o rinforzate rientra nel perimetro del Bonus Ristrutturazioni, con la possibilità di scaricare le spese in dichiarazione dei redditi, per i costi sostenuti nel 2025, al 50% (se abitazione principale) o al 36% (per altri immobili).

Lo ricorda l'Agenzia delle Entrate in una recente risposta pubblicata sulla Posta di FiscoOggi, dove si evidenzia che il montaggio di porte blindate o rinforzate rientra tra i lavori sulle singole unità immobiliari e sulle parti comuni finalizzati alla prevenzione del rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (art. 16-bis, comma 1, lett. f), del Tuir), per i quali il proprietario o il detentore dell'immobile sul quale è effettuato l'intervento può richiedere la detrazione di un importo pari al 36 per cento delle spese documentate, per una spesa non superiore a 96 mila euro.

 

Bonus Ristrutturazioni 2025: come funziona?

In virtù di quanto stabilito dall'art.16-bis del TUIR, chi effettua spese per alcune tipologie di interventi edilizi può beneficiare di una detrazione fiscale del 30%, 36% o 50% sull'imposta lorda (in funzione dell'anno di sostenimento della spesa e del tipo di immobile).

La legge di Bilancio 2025 ha previsto una riduzione della detrazione in via definitiva al 30% con tetto di spesa a 48.000 € già a partire dal 2025. Poi, però, il successivo comma 55 lett. b) ha modificato l'art. 16 del DL 63/2013 prevedendo in via transitoria per gli stessi interventi di recupero del patrimonio edilizio una detrazione pari a:

  • 36% e spesa massima di 96.000 € per il 2025;
  • 30% e spesa massima di 96.000 € per il 2026 e 2027.

Nel caso in cui le spese siano sostenute per interventi relativi all'abitazione principale (prima casa), la detrazione sarà pari a:

  • 50% e spesa massima di 96.000 € per il 2025;
  • 36% e spesa massima di 96.000 € per il 2026 e 2027.

Dal 2028 si passerà al 30% con tetto di spesa a 48 mila euro.

 

Porte blindate e interventi di prevenzione dagli atti illeciti: tutte le possibilità

L'installazione di porte blindate e rinforzate rientra a tutti gli effetti nel Bonus Ristrutturazioni, che prevede, appunto, la possibilità di agevolare fiscalmente gli nterventi volti a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.

Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti).

In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza.

A titolo esemplificativo, rientrano tra queste misure:

  • rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
  • apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
  • porte blindate o rinforzate;
  • apposizione o sostituzione di serrature,
  • lucchetti, catenacci, spioncini;
  • installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
  • apposizione di saracinesche;
  • tapparelle metalliche con bloccaggi;
  • vetri antisfondamento;
  • casseforti a muro;
  • fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
  • apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.

 

Come ottenere il Bonus

L'agevolazione - continua l'Agenzia delle Entrate - si ottiene in fase di dichiarazione dei redditi con la presentazione del modello 730 o del modello Redditi persone fisiche.

La detrazione va suddivisa in 10 quote annuali di pari importo.

Come anticipato sopra, il Bonus Ristrutturazioni è elevato al 50 per cento delle spese sostenute nell'anno 2025 nel caso in cui le medesime siano sostenute dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi sull'unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

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