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POS obbligatorio per i professionisti: le indicazioni del Consiglio Nazionale dei Geometri

Con l’entrata in vigore della Legge di Stabilità (n. 280/2015), dal 1° gennaio 2016 è scattato anche per i professionisti l’obbligo di accettare pagamenti in moneta digitale - bancomat o carte di credito - anche per importi inferiori a 30 euro fino all’importo minimo di 5 euro.

L’obbligo è scattato il 1 gennaio ma ancora manca un Dm attuativo del Ministro dell'Economia.
 
Con l’entrata in vigore della Legge di Stabilità (n. 280/2015), dal 1° gennaio 2016 è scattato anche per i professionisti l’obbligo di accettare pagamenti in moneta digitale - bancomat o carte di credito - anche per importi inferiori a 30 euro fino all’importo minimo di 5 euro.
 
Come più volte ribadito dal Governo e dal Parlamento il provvedimento mira a coniugare la necessità di aumentare la tracciabilità dei pagamenti con l’opportunità di favorire la diffusione della moneta elettronica, cercando di ridurre quel gap che separa l’Italia dagli altri Paesi occidentali.
 
In realtà perchè diventi operativo (o meglio le sanzioni diventino “operative” e vengano chiariti altri aspetti) manca ancora la pubblicazione di un decreto attuativo del Ministro dell’Economia e delle Finanze recante appunto le indicazioni sulle sanzioni per gli inadempienti e la cui uscita è prevista per i primi giorni di febbraio.
Tra le altre cose il decreto dovrà dettagliare anche i casi di "oggettiva impossibilità tecnica" nei quali è consentito dribblare gli adempimenti e indicare i tetti massimi per le commissioni interbancarie da applicare alle operazioni fatte con questa modalità, per tutelare professionisti e commercianti.
 
In attesa di tale decreto il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati ha provveduto, con un documento inviato ai propri iscritti, a fare il punto della situazione e fornire alcune indicazione su come procedere.
 
Nel documento innanzitutto il CNGeGL ricorda che l’attività del geometra, per sua stessa natura e finalità, è tracciabile in ciascun ufficio destinatario della prestazione professionale e che le parcelle dei professionisti – corrispettivo di una prestazione d’opera – possono essere pagate con modalità alternative: contanti sino a 3 mila euro, assegno bancario, bonifico bancario.
 
LE INDICAZIONI DEL CNGeGL. Detto ciò il CNGeGL raccomanda ai propri iscritti di adottare comportamenti massimamente ispirati all’etica e alla trasparenza, al fine di tutelarsi da eventuali denunce della committenza, magari a fronte dell’interpretazione errata di norme entrate in vigore solo di recente.
Importante inoltre – sottolinea il CNGeGL – sarà indicare, all’atto del conferimento dell’incarico, – oltre quanto già previsto – la modalità di pagamento della prestazione d’opera concordata con il committente, che può avvenire secondo quanto indicato sopra.