Prestazione energetica degli edifici: in Emilia-Romagna si cambia
Tante le novità della nuova normativa regionale dell'Emilia Romagna sulla prestazione energetica degli edifici: riguardano edifici a energia quasi zero, pompe di calore, contabilizzazione del calore, fonti rinnovabili
La Regione Emilia Romagna interviene decisa sulla normativa di riferimento della prestazione energetica degli edifici modificando, con la deliberazione di giunta 1715 del 24 ottobre 2016, l'atto di coordinamento tecnico regionale per la definizione dei requisiti minimi di cui alla DGR n. 967/2015.
Le modifiche più importanti riguardano:
- alcune definizioni ("edificio ad energia quasi zero", "rete di teleriscaldamento e teleraffrescamento", "superficie utile energetica");
- la metodologia per la determinazione della quantità di energia da fonti rinnovabili per le pompe di calore;
- l’integrazione da fonti energetiche rinnovabili (Fer) nel caso di interventi di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione degli stessi in edifici esistenti;
- l’adozione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.
Nella deliberazione si sottolinea che le nuove costruzioni dovranno conformarsi a partire dal 1 gennaio 2017 per gli edifici occupati da pubbliche amministrazioni e dal 1 gennaio 2019 per tutti gli altri edifici, anticipando di due anni le corrispondenti previsioni nazionali.
Inoltre è stata inserita, nel caso di installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore e secondo quanto previsto dal d.lgs 141/2016, la possibilità di ricorrere a metodi alternativi per la suddivisione degli importi volontari e involontari nel caso in cui la normativa tecnica UNI 10200 non sia applicabile.