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PROFESSIONISTI con PASSAPORTO EUROPEO: Favorire la mobilità dei professionisti in Europa

Favorire e promuovere la mobilità dei professionisti in Europa

Con questa   finalità  ai blocchi di partenza la Tessera Professionale Europea (EPC), il nuovo strumento elettronico in vigore dal 18 gennaio 2016, che consentirà ai professionisti  una più agevole circolazione nel mercato europeo.

In sintesi una procedura  che permetterà  al professionista di esercitare all’interno della UE semplicemente con una richiesta da sottoporre online alle autorità nazionali del paese membro in cui  intende svolgere temporaneamente la propria attività. 

Una novità estremamente interessante per il mondo professionale  che viene introdotta dalla  direttiva  2013/55/UE   entrata in vigore il 17 gennaio 2014  e che  quindi  sarà ora attiva in tutta la UE  e ciò indipendentemente dall’avvenuto  recepimento o meno da parte degli stati membri.

Ovviamente riguarderà sia i professionisti europei che intendono esercitare in Italia sia i professionisti italiani che ambiscono a svolgere l’attività  anche solo temporaneamente in un altro Paese europeo facilitandone il trasferimento. 

Va colta tutta la notevole portata di questa novità soprattutto valutandola in un quadro economico di riferimento pesantemente depresso  da una lunga  crisi in cui diventa prioritario allargare il mercato agevolando  i trasferimenti e la mobilità dei servizi anche professionali ed altamente specializzati.

E' chiaro che per agevolare questo obbiettivo occorreva  provvedere non soltanto  al riconoscimento dei titoli fra i vari stati dell’unione ( come avvenuto con  la precedente direttiva 2005/36/CE)  ma anche  procedere ad una semplificazione delle procedure amministrative in modo da rendere  concreta la mobilità dei professionisti europei. Trattandosi però di settori che riguardano aspetti di rilevante interesse pubblico quali la salute, l’ambiente e la sicurezza lo snellimento burocratico deve coniugarsi con una assoluta garanzia per lo stato ospitante della qualifica e della competenza dei professionisti che chiedono l’autorizzazione ad esercitare nel suo territorio.

La Tessera Professionale Europea,  che non sarà una  tessera  fisica ma  un certificato elettronico,  sarà in grado di  testimoniare  rapidamente come il professionista abbia superato ogni procedura per ottenere il riconoscimento della qualifica professionale nel Paese ospitante.  

In un momento di forte difficoltà per tutto il mondo professionale la EPC costituisce  certamente una possibilità ma anche uno stimolo per i professionisti ad allargare il proprio orizzonte di lavoro aprendo ad un mercato unico europeo in cui fino ad oggi solo in  pochi hanno potuto confrontarsi molto spesso a causa anche di difficoltà burocratiche.