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Progettazione e manutenzione delle scale: nuovi orientamenti estetici e progettuali

Le scale verso quali finiture e attenzioni progettuali

Introduzione al Dossier SCALE: finiture, isolamento acustico e impermeabilizzazione

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Victor Vasilev, casa in Toscana, gradini a sbalzo rivestiti  in travertino

Le scale rappresentano sempre un punto cruciale della progettazione sia per gli aspetti tipicamente esecutivi che per quelli meramente estetici.
Occorre valutare quale sarà la forma migliore, più funzionale o scenografica a seconda delle esigenze, ma acquista sempre più importanza anche la corretta progettazione dell’isolamento acustico e  dell’impermeabilizzazione nel caso di scale in esterno. 

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Carlo Donati,  una scala scenografica composta da una serie di gradini rivestiti in pietra che conducono alla rampa in ferro  valorizzata dalla  vetrata che ne costituisce il parapetto, la composizione del volume si chiude con un setto strutturale rivestito con lastre di onice pink.

Se consideriamo le scale interne alle unità residenziali sicuramente diventa importante la loro capacità di conferire carattere all’ambiente oppure di non essere in contrasto con lo stile scelto; attualmente il trend che va per la maggiore è quello di avere scale minimali, dove il parapetto scompare (o è in vetro o estremamente essenziale) o ancora è una sottile lastra metallica.

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scala in metallo autoportante

Da qui l’utilizzo di scale con gradini a sbalzo direttamente dalla parete (ma occorre avere a disposizione una parete portante) oppure di scale autoportanti, in genere in metallo, che si appoggiano ai solai di partenza e di arrivo o ancora l’utilizzo del vetro strutturale che diventa contemporaneamente parapetto ed elemento portante per i gradini.
Nel caso di ristrutturazioni, quando la scala è esistente ma magari piastrellata o con un rivestimento lapideo o in legno ormai obsoleto e assolutamente fuori moda, la soluzione più rapida ed indolore è il rivestimento con una finitura continua che consente di rinnovare completamente la scala senza dover ricorrere a demolizioni.

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A sinistra la vecchia finitura piastrellata durante la preparazione, a destra la scala dopo l’applicazione della finitura continua Spaziocontinuo

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Nel dossier  scale, di cui quest’ articolo costituisce un’introduzione, vengono riportati diversi esempi di scale con rivestimento continuo, sia per destinazioni residenziali che commerciali, in interno e in esterno.
Tra l’altro i rivestimenti continui sono estremamente personalizzabili sia per la scelta del colore che per l’effetto più o meno uniforme, nuvolato, spatolato eccetera, presentano elevate resistenze al calpestio e all’abrasione e, non avendo fughe, sono estremamente facili da pulire, insomma sono una soluzione estremamente pratica e contemporaneamente risultano eleganti ed essenziali.
All'interno del dossier anche rivestimenti continui particolari e suggestivi in ciottoli di marmo e resina (proposta di Bernardelli Group) adatti sia per l'esterno che per l'interno e anche questi, grazie agli spessori ridotti, utilizzabili per rivestire scale esistenti. 

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isolamento acustico vano scala: rampe e pianerottoli sono disaccoppiati tra  loro e rispetto alle pareti 

Nel caso invece dei vani scala condominiali oltre all’aspetto estetico, alla resistenza al calpestio e all’abrasione dei materiali adottati, occorre considerare anche l’aspetto del comfort acustico e quindi progettare le rampe e la stratigrafia della scala  in modo da neutralizzare i rumori da calpestio determinati da chi sale e scende le scale.
Esiste una normativa in materia, nel caso specifico, in base al DPCM del 5 dicembre 1997 (Requisiti acustici passivi degli edifici),  l’isolamento acustico deve rispettare certi limiti, espressi in decibel (dB). In particolare i valori limite massimi richiesti dal Decreto per la valutazione del livello di rumore da calpestio normalizzato (L’nT,w.) variano in base alle diverse tipologie di ambienti abitativi: il valore è minore negli edifici destinati ad uffici e attività ricreative (55 dB) e maggiore nelle abitazioni (63 dB).

Nel dossier sono inseriti due articoli che presentano nel dettaglio le soluzioni per l’isolamento acustico del vano scala: fondamentalmente si tratta di disaccoppiare (separare) le rampe e i pianerottoli dalle pareti (vedi immagine sopra) per evitare che il rumore da calpestio venga trasmesso dalle rampe alle pareti quindi all’interno delle diverse unità immobiliari.  Inoltre occorre, sempre per lo stesso motivo, creare dei gradini “galleggianti” cioè disaccoppiare il rivestimento dalla struttura del  gradino.

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esempio di posa  "gradino galleggiante”

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Il dossier affronta anche un altro tema molto delicato relativo alla progettazione delle scale in esterno: l’impermeabilizzazione.
L’impermeabilizzazione è ovviamente fondamentale se al di sotto della scala è previsto un locale (garage, lavanderia ecc.) ma lo è anche nel caso in cui la scala sia “su terra” o “indipendente”.

Occorre infatti ricordare che l’acqua stagnante è il nemico numero uno delle scale esterne, produce efflorescenze e danni da gelo/disgelo; fondamentale quindi prevedere una pendenza del gradino verso l’esterno e inserire, oltre allo strato impermeabilizzante vero e proprio, uno strato drenante  posto sotto la malta utilizzata per la posa del rivestimento. Questo sistema è spiegato nel dettaglio nell’articolo “Scale perfette in esterno, missione impossibile?” scritto da Marcello Canuri.
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Il dossier inserisce anche due esempi di ripristino di scale/gradonate  esterne;  il ripristino è diverso dal rifacimento in quanto non si demoliscono e/o sostituiscono gli elementi che costituiscono la struttura danneggiata. 

Per procedere al ripristino occorre valutare le condizioni del manufatto e se, nonostante il degrado determinato dai fattori atmosferici,  la struttura non è fortemente compromessa e le pedate presentano la opportuna pendenza, si procede scrostando gli intonaci, lavando accuratamente alzata e pedata e quindi impermeabilizzando direttamente sulla pavimentazione  esistente curando in modo particolare il risvolto sulla muratura laterale.

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In pratica si ricorre a sottili strati di impermeabilizzante di tipo polimerico, applicati su superfici  adeguatamente preparate e trattate con primer quindi rifinite con trattamenti pigmentati (colorati) e antiscivolo.

Il procedimento di ripristino appena descritto è chiaramente esemplificato nei due articoli del dossier  presentati da Volteco.

 


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Il dossier non ha assolutamente la pretesa di essere esaustivo,  vuole rappresentare uno spunto di riflessione su quanto sia importante affrontare la progettazione delle scale valutando a 360° tutti gli elementi  e i fattori che incideranno sull’utilizzo della scala stessa - agenti atmosferici in esterno, esigenze di comfort acustico, praticità, resistenza  e/o eleganza negli interni – si è inoltre posto l’accento sugli interventi di ripristino/manutenzione in esterno e in interno individuando tipologie di intervento che consentono di rinnovare e ripristinare senza procedere a demolizioni.

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