Puglia: un nuovo protocollo per la sostenibilità
Giovedì scorso è stato Siglato il Protocollo d’intesa per la definizione delle norme di attuazione del sistema di formazione e di accreditamento come certificatori di sostenibilità degli iscritti agli albi professionali
Notizie sostenibili per l’edilizia in Puglia. Giovedì scorso è stato Siglato il Protocollo d’intesa per la definizione delle norme di attuazione del sistema di formazione e di accreditamento come certificatori di sostenibilità degli iscritti agli albi professionali.
È stato condiviso dagli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri, dalle Federazioni Regionali degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali e degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati, dai Collegi dei Geometri e Geometri Laureati della Puglia, dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati, dei Periti Industriali, degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati.
Si definiscono i requisiti per l’accreditamento dei certificatori della sostenibilità degli edifici, i contenuti e i moduli del corso di base e di quello qualificante per i professionisti privi della necessaria esperienza e competenza in materia di sostenibilità, la composizione delle commissioni di valutazione.
Un’intesa che lascia trasparire l’intenzione della Regione di riaffermare l’importanza del rigore e della competenza nell’attuazione del Protocollo Itaca Puglia: innalzamento delle capacità professionali dei tecnici che garantiscano livelli di qualità ambientale previsti dal Protocollo e creazioni di nuove opportunità lavorative nel settore edilizio.
Una sottoscrizione che segna un passo verso l’armonia, dopo il contenzioso avviato dagli Ordini degli Ingegneri di Foggia, Bari, Taranto e Lecce presso il TAR della Puglia contro la Regione riguardo al sistema di certificazione della sostenibilità degli edifici a destinazione residenziale, e del Regolamento 10 del 10 febbraio 2010. Contenzioso che poi si finì con l’annullamento delle norme regionali e con la conseguente sospensione dell’elenco dei Certificatori Energetici.
Si aspetta, dopo la delibera di attuazione del Protocollo, una maggiore diffusione in Puglia di piani e progetti che rispettino i criteri dell’edilizia sostenibile approvati dalla Regione.