Riflessioni sul BIM nel progetto strutturale

BIM e struttura: la ricerca di un modello unico informativo

La B di BIM sta per building, cioè costruzioni, e parte fondamentale delle costruzioni è la struttura. Il BIM ha dedicato poco spazio a questo aspetto nonostante sia fondamentale. Un serio impegno per trovare finalmente un modello informativo unico per il problema strutturale sarebbe fondamentale per l’interoperabilità, per l’informazione operativa, per i controlli da parte della pubblica amministrazione. 

Prima di usare il termine “digitalizzare” come parola magica capace di risolvere tutti i problemi, sarebbe indispensabile una definizione ragionata e completa di modello strutturale.

Ripensare il BIM strutturale

Il BIM è sempre esistito. Da quando gli esseri umani realizzano delle opere devono: definirne l'organismo, descriverlo in termini realistici, consentire le valutazioni sulla fattibilità ed opportunità, produrre le informazioni per l'esecuzione, determinare i tempi e i costi di realizzazione, conservare le informazioni necessarie a successivi interventi. Il BIM è soltanto la idea di esprimere queste informazioni in modo che possano essere trattate in modo automatico.

Affinché delle informazioni possano essere trattate in modo automatico devono essere organizzate in modo opportuno e non è possibile impiegarle fattivamente senza una trasformazione diretta della struttura delle informazioni pensate per un altro contesto e per dei diversi strumenti: devono essere ripensate nella loro struttura.

Un accenno di glossario

Si trovano difficoltà di comunicazione nel parlare del BIM per il progetto strutturale in quanto non c’è una terminologia consolidata. Nel seguito useremo banalmente:

•  “modello solido” per la descrizione di un oggetto secondo i criteri della geometria solida e
• “modello di calcolo” il modello astratto dell’organismo strutturale atto a descrivere la geometria “stilizzata” del percorso delle forze, diciamo così in mancanza (cercate pure su Internet) una definizione più “scientifica”. Il modello di calcolo viene chiamato anche schema di calcolo, schema statico o modello analitico, ma sconsigliamo l’ultima espressione, perché conduce spesso a malintesi anche perché IFC contiene la formalizzazione di un modello analitico.

Il BIM e il modello architettonico

Il BIM in campo architettonico si giova della esperienza maturata da anni nel settore meccanico, si giova di metodologie rappresentative studiate da secoli, si basa per la gran parte su la necessità di rappresentare dei solidi, cioè ha un contesto molto preciso, molto consolidato, già ampiamente supportato da sofisticati metodi geometrico-matematici di rappresentazione. Inoltre il CAD architettonico si è avvalso degli sviluppi informatici legati al mercato dei videogiochi.

Il BIM strutturale

Ora, nel caso del costruito, esiste una componente strutturale che si discosta dalle metodologie di rappresentazione cui si è fatto cenno e, in più, costituisce un elemento critico ed essenziale del progetto e dell'opera.

Pertanto un “bim” strutturale richiede un profondo ripensamento delle procedure. Attenzione, semplicisticamente quando si pensa al problema strutturale, si pensa solo al calcolo, ma il progetto strutturale è costituito da attività piuttosto disparate che non vi è stata finora la necessità di formalizzare in modo unitario. Si tratta di procedure e di ambiti piuttosto eterogenei.

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Nel pdf viene fatto un esempio essenziale per capire il modello di calcolo e il rapporto del BIM e interoperabilità.