Sicurezza delle facciate in caso di incendio
La Regola Tecnica Verticale n. 13 “Chiusure d’ambito degli edifici civili” contiene le soluzioni conformi che consentono di raggiungere i necessari livelli di sicurezza della facciata in caso di incendio.
Sicurezza antincendio delle facciate: per la RTV 13 è necessario utilizzare, almeno in parte, isolanti con Euroclasse A1 o A2-s1,d0
La Regola Tecnica Verticale n. 13 “Chiusure d’ambito degli edifici civili” contiene le soluzioni conformi che consentono di raggiungere i necessari livelli di sicurezza della facciata in caso di incendio.
Il rispetto di tali soluzioni conformi è possibile solo utilizzando, almeno in parte delle facciata, isolanti termici con Euroclasse A1 o A2-s1,d0 di reazione al fuoco. Infatti, tali isolanti devono essere utilizzati almeno nelle fasce di separazione (da realizzarsi in corrispondenza dei solai e delle proiezioni sulla facciata di altre compartimentazioni interne – cfr. Figura 1), nelle zone di protezione da combustibili (primi metri della facciata, balconi e terrazzi – cfr. Figura 2) e impianti energetici (zone attorno a caldaie, condizionatori, impianti solari, fotovoltaici – cfr. Figura 3).
Come mostra la Tabella 1, gli isolanti in possesso di tale reazione al fuoco sono molto pochi.
Ciononostante, le indicazioni della RTV 13, sebbene siano il punto più avanzato della progettazione antincendio delle facciate italiane, risultano ancora non adeguate se confrontate al resto del panorama europeo.
Nel resto dei Paesi Europei, infatti, nelle facciate degli edifici di altezza più elevata, è ammesso l'utilizzo di soli isolanti in Euroclasse A1 o A2-s1,d0.
La presenza di isolanti con peggiore reazione al fuoco è infatti considerato un rischio non ammissibile, a causa della loro capacità di contribuire alle fiamme e di emettere gas tossici.
La motivazione di tale indicazione progettuale risiede non solo nell'osservazione degli incendi avvenuti, ma anche dell’esito di specifici test, come quello effettuato dall’Università di Zagabria (cfr. Figura 4).
- Campione A (a sinistra): Cappotto termico in kit con reazione al fuoco Euroclasse B-s2,d0;
- Campione B (al centro): Cappotto termico in kit con reazione al fuoco Euroclasse B-s2,d0 + Fascia di separazione;
- Campione C (a destra): Cappotto termico in kit con reazione al fuoco Euroclasse A2-s1,d0.
Alla fine della prova, il campione C è il meno danneggiato di tutti (anche del campione B che prevede la presenza di fasce di separazione). Ciò perché per il campione C non si sono utilizzati materiali combustibili ma esclusivamente prodotti/materiali isolanti in Euroclasse A1 e A2-s1,d0.
La legislazione attribuisce grandi responsabilità al progettista, che deve comunque valutare quali soluzioni progettuali applicare, soprattutto per gli edifici più critici (edifici alti, scuole, ospedali).
Al di là del rispetto degli obblighi, si ricorda che per gli operatori dell’edilizia vale il principio del “buon padre di famiglia”, ovvero si deve evitare di recare danno alla controparte, anche se non sono stati previsti specifici obblighi.
In accordo a tale principio, la progettazione e la realizzazione di interventi sulle facciate dovrebbe perseguire il minor rischio possibile, anche qualora ciò significhi implementare misure ulteriori rispetto a quanto richiesto dalla RTV n. 13 o da qualsiasi altra normativa in essere.
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