Soffitti radianti: sospesi e in aderenza. Aspetti normativi e destinazioni d'uso
Quali sono i vantaggi di questa tecnologia? Qual è la normativa di rifermento? Come si progetta e realizza un soffitto radiante? Qui un articolo di approfondimento di Clara Peretti
I vantaggi dei sistemi radianti a soffitto
I sistemi radianti a soffitto possono essere installati in aderenza oppure con un’intercapedine che spesso viene utilizzata per il passaggio delle tubazioni/condotti dei sistemi ad aria, elettrici, antincendio e di illuminazione.
Tra i vantaggi di questa tecnologia vi sono l’elevata resa in freddo, la bassa inerzia, l’assenza di stratificazione e nessun movimento dell’aria, il comfort omogeneo in tutti i punti dell’ambiente, la velocità di installazione, la perfetta integrazione architettonica e la massima silenziosità operativa.
Sistemi radianti a soffitto
Le normative sui sistemi radianti a soffitto
Le normative sui sistemi radianti a soffitto sono descritte nella tabella di seguito.
Norme di prodotto
- UNI EN 14240 (test di laboratorio per i soffitti radianti in freddo)
- UNI EN 14037-5 (test di laboratorio per i soffitti radianti in caldo)
Norme di sistema
- ISO 18566 (pannelli con intercapedine)
- UNI EN ISO 11855 (sistemi radianti annegati a soffitto)
Secondo la classificazione contenuta nelle normative UNI EN ISO 11855, UNI EN 1264 e ISO 18566 i sistemi radianti a soffitto possono essere:
- Sospesi (con intercapedine d’aria – open air gap)
- Annegati (senza intercapedine d’aria – embedded).
Le tipologie di sistemi radianti a soffitto
Le tipologie di sistemi radianti a soffitto sono molteplici. Queste sono descritte nelle norme UNI EN 1264-1 e UNI EN ISO 11855 per i sistemi in aderenza e nella norma ISO 18566 per i sistemi con intercapedine d’aria.
Tipologie di sistemi radianti a soffitto annegati
I controsoffitti radianti (rappresentati di seguito) sono costituiti da pannelli con tubazioni e una struttura metallica di sostegno.
Tipologie di controsoffitti radianti
Le tipologie di sistemi radianti con intercapedine d’aria secondo la norma ISO 18566-1
- Tipo A (cartongesso con un lato sul quale possono essere applicati intonaci o decorazioni);
- Tipo D (cartongesso a densità controllata);
- Tipo E (cartongesso con bordi di rivestimento);
- Tipo F (cartongesso con migliore adesione del nucleo ad alta temperatura);
- Tipo H (cartongesso con tasso di assorbimento d'acqua ridotto);
- Tipo P (pannelli che hanno un lato predisposto per intonaco di gesso o da combinare con collage con altri materiali in forma di pannelli o lastre);
- Tipo I (cartongesso con maggiore durezza superficiale);
- Tipo R (cartongesso con maggiore resistenza).
L’elenco delle tipologie descritte nella ISO 18566 non trova riscontro sul mercato, ovvero le tipologie elencate non sono richiamate dai produttori. È inoltre fondamentale evidenziare che queste tipologie non vanno confuse con le tipologie di sistemi radianti annegati riportati nelle norme UN EN ISO 11855 e UNI EN 1264.
La norma ISO 18566 sui controsoffitti radianti
La norma ISO 18566 è stata pubblicata nel 2014 (le prime 4 parti) e nel 2017 la parte 6 (la parte 5 che è un Report Tecnico è attualmente ancora in lavoro).
La norma è così strutturata:
- Parte 1: definisce a quali sistemi si applica la norma, le tipologie (Annex informativo), i criteri di comfort, i requisiti delle schede tecniche (Annex informativo);
- Parte 2: determinazione della potenza di riscaldamento e di raffrescamento (mediante test);
- Parte 3: progettazione;
- Parte 4: regolazione;
- Parte 5: report tecnico (bozza fase di scrittura);
- Parte 6: parametri di input per i calcoli energetici.
La norma contiene indicazioni per la progettazione, le condizioni di prova e i metodi per la determinazione della capacità di raffrescamento e riscaldamento e il controllo dei pannelli radianti di riscaldamento e raffrescamento con intercapedine d'aria. La norma si applica a tutti i tipi di pannelli radianti prefabbricati che installati all’interno degli ambienti a soffitto, parete e pavimento.
La norma si applica ai sistemi di riscaldamento e raffrescamento idronici (sospesi) in edifici residenziali, commerciali e industriali. La norma non si applica i pannelli inglobati nel soffitto, pareti o strutture del pavimento e pannelli a soffitto ibridi (radianti con combinazione di convezione forzata).
SPECIALE
Sistemi radianti: tutto quello che è importante sapere
Una raccolta di appunti tecnici dedicata alle caratteristiche principali, alla normativa e alla posa in opera della tecnologia radiante.
Con l'obiettivo di dare un supporto immediato ai nostri lettori interessati a capire di più sul tema, abbiamo realizzato questa pagina di collegamento a diversi articoli pubblicati sul nostro portale grazie al contributo di tecnici esperti ed in particolare dell'ing. Clara Peretti.
LINK allo Speciale a cura di Clara Peretti
La norma specifica le definizioni, i simboli, i criteri di comfort, le specifiche tecniche e i requisiti dei pannelli radianti montati a soffitto.
La parte 1 della norma descrive i requisiti dei sistemi a soffitto, quali:
- Se il materiale richiede protezione, devono essere fornite misure di protezione contro la corrosione;
- La vernice utilizzata per la protezione non deve contenere sostanze chimiche il cui uso non è consentito nei prodotti da costruzione;
- La conformità alle pertinenti normative nazionali deve essere dichiarata dal produttore del pannello radiante;
- La superficie di riscaldamento / raffrescamento radiante deve avere un'emissività non inferiore a 0,8;
- I produttori dichiarano i materiali utilizzati per la produzione dei pannelli radianti, inclusa la protezione delle superfici (cfr. Allegato B - informativo);
- Le tolleranze dimensionali devono essere rispettate;
- Deve essere presente l’isolante.
Sul tema degli isolanti, all’interno della norma sono riportate informazioni ripetute, ovvero:
- L'emissione termica nello spazio non occupato deve essere ridotta al minimo mediante isolamento (punto 6.1.2 della norma);
- Il lato non riscaldato o non raffreddato dei pannelli radianti deve essere provvisto di isolamento (punto 6.1.2 a) della norma);
- La resistenza termica dell'isolamento influisce in modo sostanziale sulla potenza termica emessa verso l’ambiente retrostante;
- Non vi sono limiti, suggerimenti, indicazioni sui valori;
- Dovranno essere riportate nelle schede tecniche i valori di:
- resistenza termica in m2K/W e massa specifica in kg/m3 a 40 °C;
- materiale per la copertura dell'isolante;
- reazione al fuoco.
La progettazione dei sistemi radianti a soffitto
Nella parte 3 della norma ISO 18566 viene descritto l’iter per la progettazione. Si riporta un estratto di seguito:
(A) Determinare la temperatura a bulbo secco di progetto dell’ambiente, l'umidità relativa e il punto di rugiada. Inoltre, specificare le condizioni esterne;
(B) Calcola gli apporti di calore sensibile e latente.
(C) Stabilire la minima portata d’aria di mandata per la ventilazione. Calcola la potenza latente e sensibile disponibile rispettivamente dall'aria di mandata. Successivamente, determinare il carico di raffrescamento sensibile rimanente che dovrà essere coperto dal sistema radiante a soffitto;
(D) Determinare AUST (temperatura media superficiale incondizionata);
(E) Determinare la temperatura superficiale minima consentita effettiva del pannello che non causerà condensa superficiale e disagio termico in condizioni di progetto.
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