Software strutturali: come NAMIRIAL risponde alle esigenze dei progettisti

Per conoscere trend, novità e sviluppi futuri nel campo della progettazione e dei software, Ingenio ha intervistato alcune tra le più importanti software house nel campo del calcolo strutturale.

Di seguito riportiamo l'intervista a l’Ing. Marco Albareti, ingegnere civile, consulente NAMIRIAL per lo sviluppo del software strutturale. 

Software strutturali più flessibili a casi non standard

INGENIO
Quali sono le tendenze più significative nel 2024 nell’ambito della progettazione strutturale e come stanno influenzando lo sviluppo dei software di settore ?

Ing. Marco Albareti

Già da qualche anno gli interventi sul patrimonio esistente hanno grande importanza. Dal nostro punto di vista anche i lavori infrastrutturali hanno importanza significativa.
Il software deve potersi adattare a casi non codificati, fornire strumenti che il progettista possa adattare alla situazione che di volta in volta deve affrontare.

INGENIO
L’evoluzione dei modelli di calcolo, l’introduzione di nuove tecnologie e le esperienze sul campo stanno influenzando lo sviluppo dei software di calcolo e modellazione strutturale? in che modo ne state tenendo conto?

Ing. Marco Albareti
L'introduzione di nuove tecnologie si riflette ovviamente sull'aggiornamento del software e sui nuovi sviluppi e costringe a un continuo lavoro di studio su nuove tecniche di calcolo e di messa in opera. Spesso il software è il primo strumento a cui il nostro cliente progettista si affida per approcciare nuove tecniche e nuovi metodi di calcolo.

INGENIO
Le esigenze di coniugare sostenibilità, sicurezza e durabilità oggi portano i progettisti a dover considerare nuovi parametri in fase di progetto di nuovi edifici, anche strutturale. Questa esigenza sta toccando il mondo del software strutturale? voi ne state tenendo conto?

Ing. Marco Albareti

Tutto ciò che influisce sul lavoro del progettista si riflette sulle scelte di sviluppo del software. Il tema del danneggiamento e della durabilità è sempre stato trattato nel software strutturale e ultimamente si sta estendendo anche alla valutazione della vulnerabilità al danno sismico e non sismico anche di elementi non strutturali.

Criticità nelle Norme Tecniche 

INGENIO
Tenendo in considerazione i quesiti e le richieste dei vostri clienti nonché le vostre analisi, esistono aspetti delle normative attuali, in particolare le norme tecniche, che dovrebbero essere rivisti o aggiornati?

Ing. Marco Albareti

A volte le normative sono molto dettagliate su schemi semplici e risulta difficile applicarle a casi concreti, soprattutto quando si interviene sul patrimonio esistente. In generale, non sempre è chiaro il principio da cui derivano le formule e questo può causare fraintendimenti, anche a discapito della sicurezza.

Per citare due argomenti, in particolare: le verifiche dei nodi trave-pilastro in c.a. e il concetto di capacità di rotazione alla corda su strutture in c.a. e acciaio in analisi di pushover.

Competenze progettisti

INGENIO
Qual è la vostra valutazione sulla preparazione dei tecnici italiani che si occupano di progettazione strutturale e la loro evoluzione nel tempo?

Ing. Marco Albareti

La situazione è disomogenea. Le normative hanno introdotto tecniche di calcolo avanzate e che necessitano di essere padroneggiate sia dal punto di vista teorico sia dal punto di vista applicativo.

Si trovano tecnici che desiderano comprendere e che spendono tempo in approfondimento e test quando devono applicare tecniche di calcolo complesse.

Si rilevano al contrario, altri il cui atteggiamento è di affidarsi in maniera abbastanza acritica alle formule o alle soluzioni proposte dal software utilizzato.
Anche l'offerta formativa non sempre offre le necessarie competenze per fronteggiare la complessità richiesta.

BIM strutturale? Ancora alcune criticità per essere di aiuto al progettista

INGENIO
Dal 1 gennaio 2025 ci sarà l’obbligo dell’applicazione del BIM in gran parte degli appalti pubblici. Parallelamente stiamo assistendo a una forte evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale. Quanto il BIM e l’AI stanno cambiando e cambieranno il mondo del software strutturale?

Ing. Marco Albareti

Si tratta di un cambiamento epocale. I due argomenti non necessariamente sono connessi. In ambito BIM, dal nostro punto di vista, anche in relazione a quanto rileviamo nel confronto con i nostri clienti, ancora sussistono difficoltà, non sempre imputabili all'inerzia degli operatori ad adottare nuove metodologie, che pure esiste.

In ambito strutturale non sono ancora disponibili strumenti che consentano un interscambio di dati in ambito BIM in formato aperto sufficientemente completi e adottati dai produttori di software.

Si rilevano ambienti operativi "chiusi" che alla meglio sono in grado di generare informazioni documentali, ma poco utilizzabili per l'interoperabilità.

Il rischio, almeno in ambito strutturale, è di avere una metodologia imposta prematuramente dall'alto che aggrava l'onere del progettista anziché fornirgli strumenti più efficienti e che migliorino la qualità del processo e dell'opera costruita.

Per quanto riguarda le metodologie AI, le prospettive sono di forte interesse, che necessitano di investimenti da parte dei produttori di software.

Attualmente i modelli più diffusi riguardano argomenti di largo utilizzo, come testi, immagini, ecc.. L'applicazione all'ambito dell'ingegneria strutturale al momento è ancora limitata, forse perché i dati per l'addestramento dei modelli necessari in questo ambito non sono così disponibili e codificati su larga scala, anche se non mancano applicazioni.

INGENIO
Quali novità tecniche e commerciali la vostra azienda sta pianificando per il 2024?

Ing. Marco Albareti

Vista la già citata importanza degli interventi sul patrimonio edilizio esistente, si prevedono nuove ricerche e implementazione nell'ambito dei rinforzi strutturali e dell'analisi degli edifici in muratura.

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