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Sono passati due anni dal congresso CTA di Salerno

editoriale di Mario De Miranda su Congresso CTA

Due anni passati in fretta, densi di avvenimenti:
 
• Abbiamo, innanzitutto, celebrato il 50° Anniversario della nostra Associazione. Mezzo secolo di attività culturale, volontaria, per molti di noi appassionata, ricca di iniziative e di produzione scientifica e tecnica a favore dello studio e del perfezionamento della costruzione metallica.
In questi cinquant’anni abbiamo visto nascere e morire, e rinascere in altre forme, altre entità orientate allo sviluppo della costruzione metallica, e con esse abbiamo dialogato e continuiamo a dialogare.
E tuttavia la nostra continuità, la nostra indipendenza ed il rigore tecnico e scientifico che vogliamo preservare, garantiti dal carattere volontario e disinteressato, rappresentano a nostro modo di vedere, un valore e un punto di riferimento per il mondo della costruzione in acciaio.
 
• Abbiamo ripreso ad organizzare, nel periodo tra i due congressi, eventi di informazione, formazione e cultura tecnica, sulla ricerca, sulle innovazioni in saldatura, sui nuovi acciai, ed altri che sono in cantiere…
 
• Abbiamo riavviato il sito internet, diventato strumento di informazione e organizzazione delle iniziative e degli eventi, oltre che punto di riferimento e di visibilità.
Al suo interno si sta integrando anche un utile archivio delle pubblicazioni tecniche provenienti da 25 congressi CTA, disponibile per gli associati.
 
• Abbiamo acquisito la rivista, Costruzioni Metalliche, pubblicazione storica: ormai la più antica rivista italiana di ingegneria, ma che allo stesso tempo risulta moderna, aggiornata e interdisciplinare; uno strumento indispensabile per l’aggiornamento tecnico-culturale e per la conoscenza e la diffusione delle principali realizzazioni ingegneristiche italiane e dei migliori lavori scientifici, una voce per i tecnici dell’acciaio della Professione, dell’Università e dell’Industria.
 
• Abbiamo anche assistito, in questi due anni, pur in una congiuntura economica ancora non facile, ad un nuovo interesse della Costruzione Italiana ed anche della Costruzione Metallica Italiana per l’Estero, certo più vivo di ieri, aprendosi a tanti paesi che stanno costruendosi uno sviluppo importante, dall’America Latina all’ Asia, all’Africa.
 
Siamo convinti che il mondo sia una risorsa ed una opportunità per la carpenteria metallica italiana in grado oggi di mettere in campo una elevata efficienza produttivaed ingegnosi procedimenti esecutivi.
 
Il CTA seguirà questa apertura con informazioni ed eventi, e con scambi di esperienze attraverso il Sito e la Rivista.
 
Il Congresso CTA di Venezia sigilla questo biennio fornendo innanzitutto una ampia panoramica della costruzione metallica italiana: delle recenti realizzazioni in Italia e all’estero, di cui Roberto Di Marco ci racconta lo stato dell’arte, e delle recenti ricerche, di cui Oreste Bursi ci presenta lo sviluppo e le innovazioni. E lo sigilla anche volendo ricordare e ribadire l’importante ruolo dell’acciaio nel proteggere il patrimonio edilizio dai danni e dai lutti provocati dal sisma. È un ruolo che può risultare di fondamentale utilità per il Paese e la nostra collettività: la leggerezza e la tenacità delle strutture in acciaio ne fanno una costruzione resiliente ed assolutamente capace di resistere all’azione del terremoto e quindi molto adatta ad essere impiegata in aree sismiche, come sono la maggior parte delle aree del nostro Paese.
È questa una verità semplice, incontrovertibile e di forte valenza sociale; ed è stata fatta propria dall’esperienza giapponese, con il 40% di costruzioni in acciaio sull’intero parco costruito - a fronte del nostro 4% - che ci viene illustrata in questo congresso da Masayoshi Nakashima mostrando nella pratica le modalità di applicazione e le possibilità di una efficace prevenzione utilizzando il sistema strutturale più efficiente e dando concreta dimostrazione della conseguente elevata protezione sismica ottenuta con questa scelta.
 
La prevenzione dal rischio sismico si può ottenere soltanto con una buona progettazione, non solo strutturale ma anche architettonica.
E l’interazione tra Ingegneria e Architettura, ancora con riferimento alla progettazione sismica, con i vincoli e le opportunità che i criteri ingegneristici in zone sismiche impongono e propongono alle scelte compositive è infatti il tema del primo Seminario della terza giornata del Congresso, orientata alla formazione, coordinato da Paolo Foraboschi.
 
E tuttavia la prevenzione dal rischio sismico si può ottenere oggi con differenti strategie di progetto, anche alternative tra loro. Con o senza dissipazione di energia, con elementi dissipatori o filtranti specializzati, o utilizzando gli stessi elementi strutturali destinati a sopportare i carichi di servizio. Ed ancora nella terza giornata del Congresso, questo importante tema viene affrontato, illustrato, esaminato e discusso nel Seminario coordinato da Vincenzo Piluso.
Ma oltre alla prevenzione, come i recenti eventi ci hanno ricordato, l’azione e soprattutto la reazione post sismica sono di grande importanza dal punto di vista sociale e di solidarietà, oltre che tecnico.
 
Le tattiche e le strategie d’intervento che sono state messe in atto a seguito dell’evento del Friuli del 1977, ed in occasione degli eventi successivi, vengono affrontate in questo Congresso in una lettura storica propostaci da Michele Mele: il tema di come il nostro Paese, partendo dall’evento del Friuli, ha reagito ai numerosi sismi che lo hanno messo alla prova negli ultimi cinquant’anni, di quali strategie sono state messe in campo per far fronte alle ricostruzioni e per evitare di ricadere nei consueti drammi e distruzioni, e di come queste strategie abbiano funzionato, è occasione utile e preziosa per valutare gli interventi passati e calibrare al meglio quelli futuri.
 
E fanno parte delle strategie di intervento post-sisma anche gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e monumentale, estremamente efficaci utilizzando sistemi ed elementi strutturali in acciaio, oggetto di una interessante riflessione di Federico Mazzolani.
Il nostro Paese è unico per ricchezza e qualità del patrimonio artistico e storico, ed è per questo particolarmente vulnerabile; ma questa ricchezza e vulnerabilità congiunte rappresentano una sfida avvincente, e che non può essere lasciata cadere, per il contributo prezioso che la costruzione in acciaio può dare per vincerla.
 
La novità, le sfide e le opportunità dell’Università Telematica, argomento recente e stimolante, ci vengono proposte da Enzo Siviero, e lo stato e l’evoluzione dell’ultima generazione di normative europee ci vengono rappresentati da Raffaele Landolfo.
Le opportunità strutturali e compositive che offrono i profilati piegati a freddo e le moderne tecniche di protezione dell’acciaio, vengono affrontati nei Seminari della terza giornata coordinati da Claudio Bernuzzi ed Emanuele Maiorana.
 
Che l’Ingegneria abbia un ruolo sociale lo mostrano chiaramente i temi multidisciplinari appena richiamati, oggetto del nostro Congresso.
Ma un intervento che ci mostra esplicitamente tale ruolo è quello di Hannis Whittam di Bridges to Prosperity (B2P) che ci racconta, continuando il discorso iniziato a Salerno, le esperienze di un’associazione di giovani volontari, tecnici, ingegneri e architetti, che portano tecnologia e ingegneria no-profit nel mondo, ed in particolare nelle aree e nei siti ove la popolazione ha più bisogno di un ponte.
 
Il ponte diventa evidente simbolo di utilità sociale, di collegamento tra genti, di sviluppo economico e sociale; e l’esperienza e l’esempio di B2P vengono qui raccontati sia per l’interessante informazione tecnico-culturale che ci viene regalata, ma anche e soprattutto, nei nostri auspici, con lo scopo di dare e costruire anche un nostro contributo, di CTA e di ingegneri italiani, per ampliare e magari arricchire questa esperienza!
In conclusione, due anni densi e ricchi, che questo nostro Congresso nell’atmosfera della splendida e sempre sorprendente Venezia elabora e conclude, ma che vuole anche essere solida base sia per i futuri sviluppi della nostra Associazione che, soprattutto e auspicabilmente, per un rilancio del ruolo dell’acciaio per la protezione dal rischio sismico delle nostre comunità, e per nuovi progressi e traguardi della migliore Costruzione in Acciaio.

 

SCARICA IL PROGRAMMA

INFO SU >> www.collegiotecniciacciaio.it/cta2017

Allegati

Mario de Miranda

Ingegnere progettista di Ponti – Studio DE MIRANDA Associati Ingegneria Strutturale - Professore Università IUAV di Venezia

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