L’obbligo di contribuzione per i professionisti iscritti agli albi vale anche per lavori occasionali
L’obbligo contributivo nel lavoro autonomo occasionale, caratterizzato da attività saltuarie e non professionali, si distingue da quello delle professioni abituali, le quali, anche se svolte in forma non continuativa, comportano l’iscrizione obbligatoria alla relativa cassa previdenziale. La sentenza della Corte di Cassazione n. 8825/2025 ha riaffermato che questa obbligatorietà deriva non dalla frequenza o dalla continuità dell’attività, ma dalla scelta volontaria di esercitare la professione e dall’iscrizione all’Albo, assumendo così obblighi di solidarietà e contribuzione minima.